Capitolo 7 Ritorno a casa

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  1. sisterchris88
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    Capitolo 7

    Un via vai di servi stava portando tutti i bagagli di Agnese e Andrea sulla carrozza che li avrebbe ricondotti a Rivombrosa… Agnese stava salutando Angelica e molti altri membri della servitù hai quali ormai si era affezionata, Andrea aveva preparato tutto perché fosse perfetto, aveva preso tutti i suoi ricordi d’infanzia e li aveva caricati insieme ai bauli. Stava per avvicinarsi ad Agnese quando vide comparire suo padre.
    Alberto:”Andrea! Sei ancora qui per fortuna…”
    Andrea:”Si stavamo per partire in questo momento…”
    Agnese:”Volete sedervi vi vedo affannato…”
    Alberto:”No grazie cara… sono contento di potervi salutare come si conviene… di nuovo…” si avvicinò ad Agnese abbracciandola… e sorprendendola… “Grazie per avermi riportato mio figlio…”
    Agnese:”Sono felice che vi siete ritrovati…”
    Alberto:”Andrea ho portato una cosa per te…” così dicendo chiamò un servo che lo seguiva che aveva con una spada riposta in una guaina… Alberto la prese e la passò nelle mani di suo figlio un gesto che commosse tutti per prima cosa Angelica che conosceva il marchese Casalegno…
    Alberto:”La dono a te figliolo di certo non mi servirà più c’è lo stemma dei Casalegno come vedi… sono certo che ne farai buon uso…” Andrea era commosso la strinse a se e vide in quel gesto improvviso un altro segno del destino…
    Andrea:”Ieri sera mi avete già fatto uno splendido dono stamane un altro non posso dirvi altro che grazie… il tempo che ci è stato concesso è poco ma sento di volervi già molto bene padre…” così dicendo lo abbracciò sotto lo sguardo felice di Agnese…
    Andrea:”Prima di partire un ultima cosa… vorrei che tornaste a vivere qui nel vostro palazzo… ve lo chiedo come un favore personale…” Alberto guardò fieramente suo figlio… annuendo…
    Alberto:”Buon viaggio…” Agnese e Andrea felici salirono in carrozza e si avviarono verso il sentiero che conduceva a Rivombrosa… Alberto indietreggiò fino ad avvicinarsi ad Angelica e si mise a guardare commosso la carrozza con suo figlio che si allontanava…
    Angelica:”Bentornato a casa signore…” Alberto la guardò felice…

    Parigi.
    La stanza era grande e luminosa di quelle che di certo ogni aspirante fanciulla di buona famiglia vorrebbe vedere. Le pareti coronate da intarsi d’oro e splendidi dipinti, il soffitto altissimo con scene campestri disegnate… e le finestre ampie e luminose… uno spettacolo da favola se non fosse stato per le guardie che dietro di lei non la lasciavano un secondo…
    Ducroix:”Andate!” entrò di soprassalto sorprendendo tutti per prima Vittoria. “Siete pronta a partire?”
    Vittoria:”oggi?”
    Ducroix:”Oggi, in questo momento non c’è bisogno di ritardare oltre… il prefetto di Parigi ha cose ben urgenti di cui occuparsi useremo questi impegni per far si che non si accorga di ciò che potrebbe accadere a Torino, in un modo o nell’altro tornerete alla libertà…”
    Vittoria:”Grazie.”
    Ducroix:”Avete un aria impertinente… dovete giurare che non andrete più ad importunare la vita dei Ristori…”
    Vittoria:”Non è più li il mio posto…” disse con voce seducente… sorrise maliziosamente e si avviò alla carrozza che l’avrebbe portata tanto vicino alla sua vendetta…

    Nei boschi di Rivombrosa Saval e i suoi uomini parevano dileguati… e Ettore e Primo non sapevano più che sentieri percorrere pur di arrivare a scovare la prigione di Dorina e Maria… tornarono per l’ennesimo giorno senza novità sulle loro ricerche… le ore passavano interminabili senza che nessuno potesse dire o fare qualcosa per trovarle…
    Emilia:”Notizie?” chiese la marchesina vedendo entrare Martino nella sua stanza…
    Martino:”Nessuna su di loro, ma spero che Andrea e Agnese stiano tornando presto… non so più che fare…”
    Emilia:”Sta tranquillo… andrà tutto bene…”
    Martino:”Quando mio padre era il signore di queste terre nessuno aveva timore di nulla lui era la sicurezza la realtà è che non sono degno di lui…” Emilia costrinse Martino a guardarla…
    Emilia:”Non è solo questo che rende degne le persone agli occhi di un genitore… ma ci pensi a tutto quello che hai fatto per Agnese le hai regalato una vita piena di serenità e tranquillità e se lei è così serena è merito tuo, perdere entrambi i genitori in tenera età non è facile ma con te lei è riuscita ad essere forte…. Fabrizio ti è grato di questo stanne certo…” Martino accarezzò il volto di Emilia… e la baciò teneramente…
    Martino:”Come potrei vivere senza di te riesci sempre a risollevarmi…. Ti amo… ”
    Emilia:”Anche io Martino… amo te e nostro figlio e la nostra vita così com’è…”
    Martino:”Sicura anche con il mio matrimonio con Vittoria…” Martino notò lo sguardo di Emilia… “Perdonami frase infelice…”
    Emilia”Abbiamo molto altro a cui pensare ora….” Così dicendo prese la sua mano e la portò sul suo ventre… furono però interrotti dall’arrivo di Bianca che bussò alla loro porta…
    Bianca:”C’è il dottore di là con la principessa di Carignano…”
    Martino:”Arriviamo subito…”
    Aiuto Emilia ad alzarsi e andarono a salutare gli ospiti….
    Luisa:”Come state Emilia? Vi trovo molto meglio…”
    Emilia:”Decisamente… vivere qui tranquillamente mi ha aiuta…”
    Luisa:”Avete notizie di Andrea e Agnese?”
    Martino:”Si stanno trascorrendo piacevoli momenti ma presto saranno di ritorno…”
    Luisa:”Li avete avvisati di ciò che è accaduto al borgo?”
    Martino:”Come lo sapete?”
    Luisa:”La notizia è arrivata ben presto a Torino e al mio palazzo è stato il marchese Le Mirie…Sembrava molto interessato a tutto ciò che riguarda le vostre terre…”
    Martino:”Non mi è mai piaciuto quell’uomo dopo quello che mi ha raccontato Andrea su come l’ha trattato quella volta a corte…”
    Emilia:”Martino non roviniamo la nostra conversazione con la principessa… e il dott. Persini”
    Dottore:”Conte la principessa mi ha informato che volevate parlarmi…”
    Martino:”Io e tutti gli abitanti di Rivombrosa in realtà avremmo bisogno di un nuovo medico che possa aiutarci e visto che voi sareste ripartito vorremmo chiedervi di venire qui nelle nostre terre…”
    Dottore:”La vostra richiesta mi lusinga molto sono felice…”
    Luisa:”Ero sicura che vi sareste intesi…”
    Emilia:”Ecco è arrivato il dottor Ceppi permettete che ve lo presenti…” Antonio acciaccato stava entrando nel salone ma prima che Emilia potesse fare gli onori di casa Antonio resto stupito da vedere lì Luigi…
    Antonio:”Luigi!”
    Luigi:”Antonio!!! Ma com’è possibile?”
    Emilia:”Vi conoscete!!!”
    Antonio:”Certo lui ha studiato all’università di Bologna è stato mio allievo uno dei migliori allievi…” Emilia era divertita quanto stupita…
    Emilia:”Ecco perché l’avevo già visto…” disse bisbigliando a Martino…
    Martino:”Direi di festeggiare invitandovi a cena con noi… così saremo lieti di brindare a questa ritrovata amicizia e all’arrivo del dotto Persini a Rivombrosa!!!” Tutti felici acconsentirono…

    Il viaggio di Agnese e Andrea continuava tranquillamente… La carrozza proseguiva molto velocemente più dell’andata e la cosa non era di certo passata inosservata ad Agnese… ma non disse nulla vedendo Andrea già molto pensiero… stare accanto a lui ascoltare il suo respiro lasciarsi cullare dal calore del suo corpo era qualcosa di così perfetto che rimediava a ogni dubbio…
    Quella notte si fermarono in una locanda di passaggio… ma Andrea aveva già avvisato Agnese che l’indomani sarebbero ripartiti prestissimo… Quando tornò su dopo aver pagato il locandiere per la cena Andrea trovò Agnese avvolta in uno scialle fissa davanti alla finestra… le andò vicino abbracciandola e baciandole il collo…
    Andrea:”Cosa guardi con tanta gioia…”
    Agnese:”La stella Elisa…” disse in tono semplice e innocente… indicandogliela…
    Andrea:”Brilla molto…”
    Agnese:”Mio padre la regalò a mia madre per il loro primo Natale…”
    Andrea:”Regali impegnativi!” disse ridendo… “Non so se sono capace questi gesti ma di certo mi fanno ammirare molto tuo padre…”
    Agnese:”Tu sei capace di fare gesti anche più importanti o più semplici ma comunque stupendi…”
    Andrea:”Per esempio…” chiese malizioso…
    Agnese:”Non dimenticherò mai il giorno in cui sei arrivato in Chiesa per impedire il mio matrimonio con Loya… sei stato il mio eroe quel giorno… e quando hai salvato Martino… senza parlare del sacrificio che eri disposto a compiere per il bene dei contadini di Rivombrosa… ma sai qual è il gesto più bello… la cosa più bella che tu mi abbia mai fatto…” Andrea scrollò la testa ansioso di sentire la risposta…
    Agnese:”Il tuo amore… ” Andrea la baciò… a lungo felice… “Forse è il caso che ci spostiamo fa freddo…”
    Agnese:”Abbiamo passato un intera notte in un bosco scaldandoci l’uno con l’altra quando eravamo in fuga non sarà questa poca aria a farci arretrare…”
    Andrea:”Uhm… interessante quindi sei pronta a combattere…”
    Agnese:”Con te contro tutto e tutti… lo sai… nulla al mondo mi spaventa… non al tuo fianco…”
    Andrea:”Agnese…”
    Agnese:”Dimmi…”
    Andrea:”Forse non potrò regalarti un intera stella come tuo padre ma ti prometto che per il tuo compleanno avrai un regalo molto importante e speciale…”
    Agnese:”Non ho bisogno di nulla… non devi preoccuparti…”
    Andrea:”Invece ci tengo perché ti amo… perché voglio rendere la tua vita più bella ogni giorno, voglio che questo sorriso non si spenga mai, voglio che questa luce che vedo ora nei tuoi occhi non vada mai via… ma soprattutto voglio che tu sia felice, con me… perché solo vedendoti felice il mio cuore si sentirà bene…” Agnese come sempre era commossa dalla romanticità delle parole di Agnese…
    Agnese:”Ti ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati nel nostro posto per la prima volta?”
    Andrea:”Il torrente certo…”
    Agnese:”Promettimi che appena tornati a Rivombrosa ci torneremo… sento che quel posto appartiene a noi, è una parte del nostro amore…”
    Andrea:”E’ un appuntamento?” chiese scherzando ricordando il loro secondo incontro quando Andrea chiese ad Agnese se forse avevano un appuntamento….
    Agnese:”Certo…”
    Andrea:”Te lo prometto amore mio…Ora andiamo a letto…Qualche ora di sonno e sogni felici ci aiuteranno ad affrontare l’ultima parte del viaggio…”
    Agnese:”Non ho bisogno di dormire per vivere il mio sogno…” Andrea felice più che mai l’abbracciò e la baciò insieme si adagiarono sul letto, l’uno sull’altro felici di poter vivere il loro amore, si perdevano l’uno nelle braccia dell’altro… La finestra quella notte restò aperta e la stella Elisa la stella che brillava più delle altre alimentata da un grande amore illuminò quei candidi gesti d’amore…

    L’indomani la giornate era tranquilla in tutto il borgo e anche a castello… Andrea e Agnese arrivarono con largo anticipo grazie ad una serie di scorciatoie che il cocchiere prese su suggerimento di Andrea che conosceva i boschi meglio di chiunque altro…
    Giunti quasi vicino Rivombrosa però sentirono dei rumori alquanto strani e lo stesso cocchiere i fermò… Andrea insospettito scese a controllare si guardò intorno pronto a prendere un arma in caso di difesa…
    Agnese:”L’ultima volta che sono tornata da un viaggio c’era uno Sparviero ad aspettarmi…” disse divertita non pensando che Andrea era davvero in ansia…
    Andrea:”Questa volta invece torni con lo Sparviero…credo sia un bel traguardo…”
    Agnese:”Certo un traguardo e l’inizio di tutto…” disse avvicinandosi a lui “Credi ci sia qualcuno…?”
    Andrea:”Forse no…” disse non molto convinto… In effetti qualcuno li stava spiando da dietro alcuni cespugli ma loro non se ne accorsero…
    Andrea:”Andiamo a Rivombrosa…”
    Agnese:”Ma come non passiamo prima dal castello…”
    Andrea:”No, andremo da tuo fratello amore mio è da molto che non ti vede sarà felice…” in realtà Andrea aveva bisogno di parlare con Martino…

    A Rivombrosa Martino ed Emilia erano nel giardino che si riposavano nel gazebo insieme ad Antonio che gli teneva compagnia, quando videro entrare una carrozza dal cancello nessuno ci poteva credere…
    Emilia:”E’ lo stemma del Marchese Van Necker!!!Sono tornati!” disse avvisando tutti insieme si precipitarono davanti al grande scalone che faceva entrare a Rivombrosa… Antonio pensò a quanto ancora fosse assurdo sentire il nome dei Van Necker così tranquillamente pronunciato da Martino ed Emilia… E infine la carrozza arrivò… Andrea da buon cavaliere scese per aiutare Agnese a scendere… subito la giovane si fiondò verso suo fratello…
    Agnese:”Martinooo!!!”
    Martino:”Agnese! Sei in splendida forma!” disse lasciandola per ammirarla… Andrea salutò Emilia e tutta la servitù venuta ad accoglierli… Agnese abbracciò anche Emilia…
    Emilia:”Com’è andato il viaggio dalla vostra lettera era stupendo…”
    Agnese:”Meraviglioso, con esiti anche imprevisti…” disse guardando Andrea…
    Andrea:”Agnese si è innamorata di Venezia…”
    Agnese:”E’ vero dovreste andare anche voi…” Emilia guardò divertita Agnese… videro poi Antonio salire dalle scale del giardino con l’aiuto di Titta Agnese era molto stupita dalla sua presenza… e gli corse incontro prima ancora che finisse le scale…
    Agnese:”Antonio!!!! Ma sei qui! A Rivombrosa! Martino non mi ha detto nulla! Che bello rivederti!” non faceva che abbracciarlo… e lo aiutò a salire…
    Antonio:”Sei bellissima sempre più uguale a tua madre… e hai una luce negli occhi…”
    Agnese:”Vieni devo presentarti mio marito…”
    Andrea:”Dottor Ceppi… ho sentito molto parlare di voi…”
    Antonio:”Bene spero!”
    Agnese:”Antonio lui è il marchese Andrea Van Necker, è lui che mi ha rapito il cuore…” disse in modo dolce e spontaneo…
    Antonio:”Si nota mia cara… marchese è un piacere conoscerla…” Andrea restituì il saluto…
    Emilia:”Perché non vieni a sederti nel soggiorno devi raccontarmi ogni cosa…”
    Agnese:”Certo!” Andrea la vide allontanarsi insieme ad Emilia e Antonio e qualche altro membro della servitù…
    Martino:”Grazie per non averle detto nulla…”
    Andrea:”Non potevo turbarla tanto senza sapere prima cosa accade…” Andrea si fece accompagnare da Martino nelle scuderie per parlare liberamente con lui di tutto quello che stava succedendo…
    Al piano di sopra Agnese era in fermento nel raccontare tutte le feste e gli avvenimenti…
    Emilia:”Quindi Andrea ha ritrovato suo padre…”
    Agnese:”Si è un buon uomo.. molto buono è stato anche lui succube di Lucrezia…”
    Antonio:”E non è stato il solo disse scherzando….”
    Agnese:”Qui ci sono state novità?”
    Emilia:”Non ti preoccupare nulla…” disse dopo uno sguardo d’intesa con Antonio…
    Agnese:”Vorrei fare una cosa… però ho bisogno del vostro aiuto…”
    Emilia:”Certo…” disse ridendo…. E suggerì il suo piano ad Antonio e Emilia…
    Andrea nel frattempo era sconcertato dall’apprendere la verità i due stavano salendo dal retro per arrivare nel salone di Rivombrosa…
    Andrea:”Ma perché? Non ha nessun senso chi mai rapirebbe due contadine e perché poi?”
    Martino:”Andrea non lo so ma proprio perché è strano non sono tranquillo i boschi sono fonte di pericoli da parte di questi banditi, e Corsini non riesce ad individuare il loro posto… sono preoccupato… per Rivombrosa ma per tutti noi…”
    Andrea:”Credi che sia qualcuno che voglia fare del male a noi?”
    Martino:”Alla nostra famiglia forse… “gli mise una mano sulla spalla “della quale tu ormai fai parte….” Andrea sorrise… “pensaci… tutto è legato a Rivombrosa certo eccetto l’esplosivo…”
    Andrea:”Andrò a parlare con gli altri più tardi…” disse rassegnato… entrarono nel salone.. ma trovarono solo Emilia e Antonio…
    Andrea:”Dov’è Agnese?”
    Emilia:”Mi ha detto di dirti che aveva una sorpresa per te…” disse felice…
    Andrea:”Bene… e sarebbe?”
    Emilia:”Questo è il messaggio che dobbiamo riferirti che ti aspetta per l’appuntamento…”
    Andrea:”Che cosa?!?” Andrea di colpo si scurì in volto… “E voi l’avete lasciata andare…?”
    Emilia:”Perché che c’è di male…?ha detto solo questo…”
    Andrea:”E’ andata sola….?da quanto è andata…?” chiese preoccupato più che mai…
    Emilia:”Da qualche tempo… ha preso in prestito un cavallo..”
    Martino:”Andrea che succede?”
    Andrea:”Agnese è sola sta andando sola nel bosco!!!lo stesso bosco che tu descrivi così pieno di pericoli!!!! Agnese è in pericolo…” Agnese galoppava felice versi il torrente ignara di ogni pericolo…

    Andrea in preda ad una forte ansia sfuggì alla conversazione esce nelle scuderie a prendere un cavallo, Martino anch’egli preoccupato salì in sella e lo seguì… cavalcarono velocemente per uscire dal castello e proseguire nel bosco… Andrea sapeva benissimo dov’era Agnese così si indirizzo per il sentiero del ruscello deciso più che mai… Arrivati lì scesero di corsa dai cavalli ma non vedevano nessuno neanche il cavallo di Agnese…
    Andrea:”Agnese!!!”
    Martino:”Perché sei così sicuro che sia venuto al torrente?”
    Andrea:”E’ una lunga storia molto lunga…” Andrea sentiva che se non trovava Agnese al più presto si sarebbe agitato ancor di più eppure quel luogo era tranquillo come sempre… non sembrava che quei boschi avessero tanti pericoli… Di colpo Andrea la vide camminare da lontano dall’altra parte del torrente con dei fiori in mano… subito senza pensarci le andò incontro abbracciandolo…
    Andrea:”Grazie al cielo stai bene…” Agnese non capiva le parole di Andrea ma si lasciò abbracciare e stringere…
    Agnese:”Perché dici questo? E poi perché Martino è qui? L’appuntamento era solo per noi mi sembrava ovvio…” disse divertita… Andrea le sistemò i capelli senza badare alle sue parole…
    Martino:”Agnese! Ci siamo presi un tale spavento!!!!”
    Agnese:”Ma perché? Io non capisco non è la prima volta che cavalco sola per venire nel bosco e Andrea sapeva che sarei venuta qui…”
    Martino:”Vedi Agnese…”
    Andrea:”Martino… lascia le spiegherò io tutto a casa con calma…”
    Martino:”Come preferisci…” si avvicinò a sua sorella abbracciandola… “Ci vediamo presto sorellina…” tranquillo nel lasciarla con Andrea tornò in sella per Rivombrosa…
    Agnese:”Cosa devi spiegarmi?”
    Andrea:”Abbiamo un problema anzi più di un problema…”
    Agnese:”Sapevo che il nostro rientro improvviso aveva motivi ben più seri…”
    Andrea:”Coraggio andiamo a casa…a palazzo ti racconterò tutto…”

    Lungo la strada nessuno dei due si parlò… Agnese era molto agitata perché voleva capire cosa stesse succedendo arrivati a palazzo Van Necker videro che l’atmosfera non era di certo delle più allegre nonostante tutti guardassero con gioia il rientro dei padroni…
    Agnese:”Non intendo aspettare un secondo di più… coraggio…”
    Andrea:”Vieni siediti… non so da dove cominciare…”
    Agnese:”Andrea mi fai preoccupare…”
    Andrea:”Ricordi quando sei caduta da cavallo noi siamo partiti ma tuo fratello l’ha fatto cercare l’ha trovato morto…” disse dosando bene le parole sapendo quanto Agnese fosse legata all’animale…
    Agnese:”morto?” disse sconvolta e quasi in lacrime…
    Andrea:”E’ stato ucciso…”
    Agnese:”Cosa? Ma come? Andrea ma è assurdo… no no non ci credo…”
    Andrea:”Invece è la realtà amore mio… e non è finita dopo pochi giorni una banda di briganti a cominciato a muoversi per i boschi ma pare ce l’abbiano solo col borgo di RIvombrosa… hanno portato via dell’esplosivo e hanno rapito due donne…”
    Agnese:”Ma non è possibile… Andrea guardami…” disse riportando il suo viso perfetto davanti a lei…. “Chi hanno rapito?”
    Andrea:”Maria, la moglie di Ettore e Dorina…” Agnese spalancò gli occhi sconvolta….
    Agnese:”Loro!!! No Andrea dobbiamo fare qualcosa…. Non può succedere tutto questo Rivombrosa deve avere la pace che merita…”
    Andrea:”Tu non farai nulla sia chiaro oggi ho già rischiato di perderti!!! Te ne sei andata sola per il bosco sapendo che ci sono quei briganti…”
    Agnese:”Io non lo sapevo!! E non pensare che resterò a guardare te che rischi la vita…”
    Andrea:”Non devi dire questo…. Ho riflettuto bene su cosa fare durante il viaggio e la soluzione per ora è solo una…”
    Agnese:”Andrea ho paura… non posso rischiare di…” Andrea gli portò un dito sulla bocca per zittirla…
    Andrea:”Non dire più una cosa del genere… non mi perderai mai…”
    Agnese:”Perché ogni volta che sono felice succede sempre qualcosa che mi sconvolge…”
    Andrea:”Non sarà questo il caso… stasera ci vedremo con gli altri al solito posto, ho avvisato Primo… e riporteremo Dorina e Maria a casa…te lo prometto… cercherò di agire più velocemente possibile perché Ducroix non deve sapere che ho ripreso le armi…detesto infrangere una promessa ma questa situazione è più importante e va’ risolta…”
    Agnese:”Sono orgogliosa di te…”
    Andrea:”Non esserlo se ci fosse un'altra soluzione sarebbe meglio…”
    Agnese:”Andrea non fai nulla di male… Lo sparviero fa parte di te… ed è eccezionale… è un eroe per tutti… è vero ormai tutti sanno che sei tu ma vedrai nessuno scoprirà niente…e Ducroix non lo verrà mai a sapere e nel caso accadesse troveremo una soluzione puoi contarci…”
    Andrea la baciò…
    Agnese:”Vai già?”
    Andrea:”Si è meglio non voglio lasciarti nelle ora più buie sola a palazzo dopo…”
    Agnese:”Vengo con te!!!!”
    Andrea:”Agnese! Ne abbiamo già parlato sono più al sicuro sapendoti qui…”

    Andrea però non sapeva che ormai la carrozza che portava Vittoria e Ducroix stava ormai rientrando a Torino, rischiava molto più di quanto lui osasse immaginare…
    Quella sera tutti si ritrovarono dopo moltissimo tempo al covo dello Sparviero Andrea arrivò col suo cavallo e il mantello rosso come sempre… e la maschera in mano… era come se non avesse mai smesso di difendere la giustizia e la libertà i suoi valori più profondi… si ritrovò la banda al completo davanti… Cesare, Primo, persino Ettore era li pronto a fare di tutto per ritrovare sua moglie, e Frate Quirino era lì per la solidarietà verso quelle brave persone… Si sedettero tutti intorno al focolare…
    Cesare:”Bentornato…”
    Andrea:”Grazie ma siamo qui per faccende non belle purtroppo, vi avverto che cercherò di fare il massimo senza espormi troppo se Ducroix dovesse saperlo rischio il carcere… avevo dato la mia parola… ma vi ho anche giurato tempo fa che queste terre avrebbero sempre contato sulla mia presenza per ogni ingiustizia… e dopo Loya siamo qui per questa nuova minaccia, per ridare pace a queste terre dobbiamo agire…”
    Martino:”Ben Detto…” all’insaputa di tutti Martino sbucò in sella al cavallo avendo sentito le parole di Andrea…
    Andrea:”Martino…”
    Martino:”Potrebbe esserci posto per un vecchio soldato?” disse ridendo…
    Andrea:”Certo…Ma se lo sapesse Agnese…. Sii prudente…”
    Martino:”Lo sarò… anche tu dovrai esserlo per lei per tutti noi e per Rivombrosa…”
    Andrea:”Allora questi banditi agiscono nei boschi bene… ognuno di noi si occuperò di una zona appena scovate il minimo indizio avvisateci cercate vicino a vecchie case abbandonate le due donne non possono essere troppo lontane… quando capiranno che la banda dello Sparviero gli è alle costole vedrete che si avvicineranno a noi, sanno qual è il nostro covo e sarà così che riusciremo a prenderli e farci dire dove le tengono nascoste… e infine andremo a riprenderle…Tutto chiaro?”
    Primo:”Certo marchese…”
    Andrea:”Bene… cominciamo ora… dividetevi in gruppi da due… e andate i boschi sono dalla nostra parte non dimenticatelo mai!!! Nel giro di un mese non ne sentiremo più parlare….”
    Tutti si dileguarono per eseguire gli ordini di Andrea….
    Martino restò con Andrea…
    Martino:”Hai detto tutto ad Agnese?”
    Andrea:”Si ed è piuttosto scossa…”
    Martino gli mise una mano sulla spalla “Torna da lei allora stasera qui hai dato una speranza a tutti che le cose potessero sistemarsi come sempre…”
    Andrea:”Lo spero davvero è che un tempo sapevamo di aver a che fare con un infame come Loya ma ora? È il non sapere che mi angoscia…”
    Martino:”Ti capisco… Ah… Andrea… il tuo pittore… Giacomo…”
    Andrea:”E’ arrivato? ”
    Martino:”Si e sono certa che sarà una sorpresa stupenda… grazie per quello che fai per lei…”
    Andrea:”Renderla felice è ciò che più conta per me non potrei vivere senza di lei ormai…”
    Andrea salutò Martino e in sella al suo cavallo rientrò a palazzo Agnese lo aspettava a braccia aperte… passo tutta la sera accanto a lui fra le sue braccia era agitata nervosa non riusciva a dormire… infatti quando chiudeva gli occhi faceva solo incubi…. Sognava di Andrea che rischiava la vita che veniva colpito a morte…
    Agnese:”Andrea!!!” disse svegliandosi di soprassalto da uno dei suoi incubi…
    Andrea:”Sono qui amore mio…. Va’ tutto bene…brutti sogni?”
    Agnese:”Decisamente…è che… davvero non pensavo di ritrovare tutto questo al nostro ritorno…”
    Andrea:”Lo so ma sta tranquilla ci sono io con te…e non ti lascio… sei al sicuro…” disse stringendola al suo petto, e trasmettendogli tutto il calore del loro amore… “Ora chiudi gli occhi e cerca di dormire pensa a qualcosa di felice… come il nostro primo incontro o le fortunate coincidenze che ci hanno aiutati a farci innamorare l’uno dell’altra…” Andrea parlava e Agnese si lasciò cullare dal suono melodioso della sua voce…

    Passarono alcuni giorni ormai il mese di Giugno era iniziato c’erano due grandi avvenimenti la festa di San Giovanni per l’inizio dell’estate e il compleanno di Agnese… le ricerche di Dorina e Maria procedevano bene perché ogni giorno venivano escluse alcune zone e la cerchia si stava chiudendo, Andrea si divideva fra gli incontri con il gruppo e con la sua bellissima moglie…
    A Torino Ducroix stava preparando tutto per ridare una libertà a Vittoria… quel giorno però la lasciò sola ad attendere nel palazzo dove risiedevano molti dei nobili francesi arrivati con l’occupazione dopo la guerra… e fu allora che si incontrarono due persone che avrebbero causato molto male sia ad Agnese che ad Andrea…
    Vittoria stava tranquillamente passeggiando per le sale quando si ritrovò davanti il marchese Le Miriè un bell’uomo di certo nonostante non fosse più molto giovane, dallo sguardo accattivante ma ciò che interessava a Vittoria erano soprattutto i suoi averi…
    Marchese:”Voi dovete essere la contessa Ristori… esatto?”
    Vittoria”In persona…”
    Marchese:”il generale mi ha parlato di voi…” disse ridendo sotto i baffi…
    Vittoria:”La cosa vi diverte…”
    Marchese:”Si conosco le donne come voi… povero generale che si è lasciato incantare pende dalle vostre labbra cosa che non vi è riuscita col capitano Loya…” Vittoria si sentì toccata in una ferita ancora aperta per lei…
    Vittoria:”Non capisco a cosa vi riferiate…”
    Marchese:”Io credo di si invece… vedete forse il vostro aiuto mi sarà prezioso…non credete che il mio e il vostro sia un incontro casuale… voi avete eliminato un uomo davvero eccezionale ma a volte le vendette dei grandi uomini sopravvivono alla morte… ”
    Vittoria:”Continuo a non capire..”
    Marchese:”Il capitano Lorenza Loya ha scritto una lettera a un suo sottoposto fidato che non sa ancora che è solo una pedina è troppo stupido per capirlo… in questa lettera dice che ci sono tre cose che vuol veder finire… schiacciate dalla vendetta… ”
    Vittoria:”E di cosa si tratta?”
    Marchese:”Dello Sparviero… che come sappiamo è ancora a piede libero… dell’amore fra la contessina Ristori e il marchese Van Necker e la fine del borgo di RIvombrosa… e dei suoi conti ovvio…il capitano l’ha scritta dopo aver ricevuto l’umiliazione più grande la sera dopo che fu abbandonato all’altare… ma capite io e voi lo conoscevamo bene sono certo che anche al momento della sua morte tutto questo era ciò che voleva…” Vittoria era allettata dalle parole del marchese…
    Vittoria:”Perché mi dite questo?” faceva finta di non essere interessata…
    Marchese:”Perché insieme a Saval l’altro nome sulla lettera è il vostro… sapete cosa vuol dire essere riempiti dal brivido della vendetta sapeva benissimo che voi vi rodevate dalla gelosia…”
    Vittoria:”Non vedo come potrei aiutarvi io… e perché la cosa dovrebbe interessarmi e a voi poi…” il marchese scoppiò in una risata diabolica…
    Marchese:”Io e voi siamo simili… non farei tutto questo solo per una vecchia amicizia… ma come ben sapete il capitano Loya prima di diventare militare a portato a termine molti furti… uno a danni di alcune famiglie tedesche ebbene è un vero patrimonio… nella lettera il capitano dice che la ricompensa per aver portato a termine la sua vendetta saranno quei soldi… che ovviamente terremo noi… Saval non li vedrà di certo…”
    Vittoria:”Perché dovrei fidarmi?”
    Marchese:”Perché veder soffrire Agnese Ristori e la sua famiglia è la cosa che più desiderate nei vostri occhi c’è il fuoco della vendetta…Ci sono molti modi per separare due persone anche senza esporsi…” Vittoria finalmente sorrise alle parole del marchese… l’intesa fra i due si era ben creata e tutti i piani erano venuti a galla…

    Fu qualche giorno dopo quell’incontro che Agnese e Andrea si recarono a palazzo Carignano dalla principessa Luisa c’era un ballo fra amici e essendo invitati e felici di potersi divertire insieme avevano accettato l’idea con gioia.. anche Martino e Emilia erano andati alla festa…
    Sulle dolci note di un minuetto Agnese e Andrea ballarono ammirati da tutti… ormai nessuno osava dire nulla a una coppia così bella… e poi essendo fuori dalla corte tutto era più semplice…
    Agnese:”Ho bisogno di una boccata d’aria…”
    Andrea:”Certo…” disse conducendola fuori su una panchina…
    Agnese:”Hai visto com’è raggiante mia cugina Emilia… non può mostrarsi pubblicamente con Martino ma solo un ceco non vedrebbe il loro sguardo d’intesa…”
    Andrea:”Presto potranno venire insieme e godersi insieme queste serate…”
    Agnese:”Esatto… allora notizie su…”
    Andrea:”No amore mio! Avevi promesso… niente discorsi di questo tipo dovevamo distrarci giusto!!!”
    Agnese:”Hai ragione… però caro il mio marchese van Necker ancora non avete mantenuto l’appuntamento preso con me…”
    Andrea:”Che vuoi dire?”
    Agnese:”Non siamo ancora stati soli al torrente…”
    Andrea:”Perdonami amore mio vedrai che andremo presto ora ci sono molti problemi purtroppo…sai benissimo che se dipendesse da me trascorrerei li ogni giorno con te… ogni minuto…io non riesco più ad immaginare neanche un giorno senza te…”
    Agnese:”Nemmeno io…”
    Andrea:”Coraggio è ora di tornare a danzare…”
    Agnese:”Ora sei tu l’instancabile…”
    Andrea:”Se vuoi concedo un ballo a Luisa e torno da te se preferisci riposare…”
    Agnese:”Mi sembra una buona idea…” si diedero un bacio e Andrea si allontanò fra la folla Agnese lo guardava distrattamente tra la folla… quando fu disturbata da un servo che le porto una lettera la ragazza era alquanto stupita… non le era mai capitato per un attimo pensò che fosse uno scherzo di Andrea… ma quando la aprì sui suoi guanti bianchi cadde della polvere grigia, subito Agnese si soffermò per capire cosa fosse… quando lo capì era sconvolta… polvere da sparo… allora aprì la lettera…
    “Sarebbe un vero peccato se qualcuno dovesse usarla su vostro marito… se l’amate come dite… mettete la sua vita davanti alla vostra felicità…lasciatelo e gli sarà risparmiata la vita…”

    Agnese era nettamente sconvolta da quel biglietto e dalla polvere che vedeva sui suoi guanti… le lacrime iniziarono ad annebbiare la sua vista si sentiva osservata e minacciata… cercò Andrea tra la folla e lo vide… il suo cuore per un attimo tirò un sospiro di sollievo… era lì stava bene felice sorridente… che la fissava come sempre Agnese cercò di alzare una mano e fece un gesto per salutarlo… mentre dentro di lei si apriva una voragine di paura ancora più ampia e piena di mistero… perché doveva sacrificare il suo grande amore… chi poteva volere tutto questo… rischiare la vita di Andrea però era la cosa che più la tormentava…

    fine capitolo
     
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