Capitolo 9 La festa di Agnese

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  1. sisterchris88
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    Capitolo 9

    Il fumo, le fiamme, i pianti, le grida… tutto era in secondo piano Agnese che non sentiva più nulla, fissava il vecchio fienile quasi completamente andato a fuoco, non usciva nessuno, gli attimi sembravano interminabili.
    Di colpo qualcuno gridò vedendo una sagoma…
    Maria:”E’ un bambino!!!” Frate Quirino si gettò a prendere il piccolo che apparentemente mostrava circa sei anni; il fanciullo tossiva molto per via del troppo fumo respirato… Agnese era pietrificata non un’emozione, il suo cuore era come se si fosse fermato, pallida continuava a fissare la stessa scena…
    Frate Quirino:”Stai bene?”
    Bambino:”Si… lui ci ha salvato…” disse in tono innocente…
    Frate Quirino:”Lui chi?” chiese al bambino che voltandosi indicò la figura di Andrea che stava uscendo dal retro del fienile con un bambino in braccio, che non poteva camminare per via della frattura riportata dopo una caduta. Andrea era sporco di fumo, cenere, e polvere… ma stava bene…portò il bambino al dottore del borgo, Luigi, per controllare la sua gamba. E voltandosi vide Agnese che gli corse incontro felicissima di vederlo; lo strinse forte a se…
    Andrea si lasciò andare a quell’abbraccio non curandosi del fatto che l’avrebbe sporcata…respirò a lungo il profumo dei capelli di Agnese…
    Agnese:”Andrea! Stai bene! Ho avuto una tale paura…”
    Andrea:”L’importante è che nessuno sia morto, i bambini erano incastrati per questo non siamo usciti subito ma conoscevano una via di fuga laterale…” il marchese iniziò a tossire a causa del fumo che a lungo aveva respirato…
    Agnese:”Siediti…” disse aiutandolo a sedersi su quello che restava di un vecchio carretto…
    Andrea:”Stai tranquilla… è tutto finito…” Agnese lo baciò sulla fronte e tirando fuori il suo fazzoletto iniziò a pulirlo….
    Martino:”Grazie per averli salvati…”
    Andrea:”Era la cosa giusta da fare…” Tutti i contadini richiamati per la situazione di emergenza avevano domato gran parte delle fiamme…
    Ettore:”Non è rimasto più nulla…” tutti si voltarono a guardare ciò che restava delle case del borgo e delle cascine andate in fumo… sui volti degli abitanti iniziò a muoversi la disperazione perché avevano perso tutto ci che avevano posseduto…
    Corsini:”Come è potuto succedere?”
    Andrea:”Abbiamo visto tutti prima quel cavallo scappare, e subito dopo l’esplosione qualcuno l’ha fatto di proposito…”
    Cesare:”E’ vero tutti noi l’abbiamo visto…”
    Corsini:”Manderò i miei uomini a cercarli subito per i boschi… credi possano essere di nuovo quei briganti?”
    Andrea:”Spero di no… perché non posso tornare a rivestire i panni dello Sparviero se Ducroix lo viene a sapere….Per fortuna è a Parigi…”
    Corsini:”Veramente… è a Torino…”
    Andrea:”Come?!” gli disse preoccupato…
    Corsini:”State tranquillo marchese da me non saprà nulla, avete riportato Dorina e Maria a casa era l’unica cosa da fare…”
    Andrea:”Grazie…” Corsini salutò Dorina e si allontanò per tornare al forte…
    Frate Quirino:”Perdonate Marchese ma… dove ospiteremo i contadini le loro case sono inagibili…” per qualche minuto Andrea guardò Agnese e poi di nuovo Martino…
    Andrea:”Sappiamo come comportarci vero?”
    Martino:”Concordo…” ormai i due avevano creato un intesa e non c’era bisogno di parlare il pensiero era stato il medesimo… Andrea si tirò su un ceppo di legno e alzò il tono della sua voce parlando a tutti…
    Andrea:”Chiunque abbia fatto questo alla nostra terra la pagherà… ora non temete potrete trovare rifugio presso il castello di Rivombrosa, o a Palazzo Van Necker…. Avrete cibo e un posto caldo e sicuro… forse ci saranno situazioni di disagio ma state certi che troveremo una soluzione per ogni cosa… e da domani torneremo qui e ricostruiremo le vostre case e il borgo… io e il conte Ristori vi ridaremo le vostre case…” Martino fu il primo ad applaudire alle parole di Andrea e in seguito venne la gioia di tutti gli altri… mentre i contadini si organizzavano per raggiungere i loro nuovi alloggi, i nobili tornarono a palazzo con la loro carrozza….

    Venezia. A palazzo Casalegno, il marchese Alberto aveva ripreso una vita regolare ma spesso si soffermava a pensare ad Andrea per fortuna ogni tanto gli giungevano delle lettere. Quella mattina gli venne annunciato l’arrivo di Federico, il conte Besci.
    Alberto:”Carissimo conte…a cosa devo la vostra visita…”
    Federico:”Credo abbiate ricevuto anche voi lo stesso invito che Andrea ha mandato a me…”
    Alberto:”Vi riferite alla festa per il compleanno della giovane marchesina Agnese…certo… Andrea me l’ha inviato…”
    Federico:”Avete dunque deciso se venire o no…”
    Alberto:”I medici mi sconsigliano un viaggio in questo momento…e temo che se voglio rivedere un giorno Andrea devo dar loro retta….”
    Federico:”Mi spiace speravo potessimo fare il viaggio insieme…”
    Alberto:”Dunque voi andate…sono felice almeno Andrea potrà rivedervi potresti consegnargli qualcosa per me…?” Federico sorrise e Alberto prese da uno scomparto della libreria un documento… Federico lo prese in mano e capì subito di cosa si trattava…
    Federico:”Non posso farlo… sarete voi stesso a dare questo documento ad Andrea… lo farete non preoccupatevi e se non sarete voi ad andare da lui lo riporterò indietro con me… ve lo prometto…E’ giusto che questo documento glielo diate voi….”
    Alberto:”Allora portagli i miei affettuosi saluti… e accertati che tutto vada bene per lui…”
    Federico:”Lo farò…se volete scrivergli una lettera la porterò personalmente…” Alberto annuì ringraziando molto il conte. Ripose il documento sperando davvero di poter condividere quella gioia un giorno con Andrea.

    A Rivombrosa quella sera tutti avevano terminato la cena e si stavano rilassando dopo la terribile situazione vissuta al borgo…
    Andrea:”Sono sicuro che da domani riusciremo a riportare il borgo come prima ci vorrà del tempo ma ci riusciremo e il borgo sarà più bello di prima…”
    Martino:”Speriamo che i contadini non ci abbandonino…. Li capirei hanno perso tutto…”
    Antonio:”Martino permettimi di dirti una cosa anche se manco da molto tempo…La gente è legata a Rivombrosa nessuno andrà via… sopporteranno questa situazione e torneranno presto alle loro case…I conti Ristori sono molto importanti e sono un grande punto di riferimento…e ovviamente lo diverrete anche voi Marchese!” disse rivolgendosi ad Antonio e sorridendo… “Ora se non vi spiace andrei nelle mie stanze sono veramente stanco…”
    Agnese:”Ti accompagno…” Antonio un po’ stupito dalle parole di Agnese si appoggiò comunque al suo braccio mentre Andrea, Martino e Emilia la guardavano andare via…
    Martino:”Sei andato a controllare il lavoro del pittore?”
    Andrea:”Si…” sorrise dolcemente ripensando alla sorpresa che aveva in serbo per Agnese… “Certo la festa di Agnese è vicina ma non importa con calma porteremo a termine ogni cosa…”
    Emilia:”Non vedo l’ora di poter ammirare tutto!”
    Andrea:”Accadrà molto presto statene certi!” Andrea si alzò avviandosi verso i giardini di Rivombrosa…

    Agnese nel frattempo aveva chiuso dietro di se la porta della stanza di Antonio, l’anziano medico si era seduto sul suo letto e guardava Agnese…
    Antonio:”Coraggio…”
    Agnese:”Come?”
    Antonio:”apprezzo il gesto ma era palese che tu volevi restare sola con me per parlarmi di qualcosa…” Agnese sorrise nascondo il suo dolce viso che si era arrossato…
    Agnese:”C’era in effetti qualcosa di cui volevo parlare con te, non solo perché sei lo zio migliore del mondo ma anche perché è qualcosa che ti compete…” Antonio era perplesso non capiva dove volesse andare a finire il discorso di Agnese…
    Agnese:”Io e Andrea siamo sposati ormai da qualche mese…e ci amiamo da ancor più tempo… sono certo che sai qual è la gioia più grande che una donna può dare all’uomo che ama…”
    Antonio:”Si certo Agnese, ma non capisco cosa mi sai dicendo… forse devi dare una lieta notizia ad Andrea?”
    Agnese:”No… ed è proprio questo che mi fa pensare… vorrei tanto dare questa gioia a Andrea ma… non succede e questa cosa non mi fa stare tranquilla… la mamma aspettava il suo primo bambino poco dopo aver conosciuto papà… e io non capisco… non credi che forse ci sia qualcosa che non va’ in me…?” Antonio fece cenno ad Agnese di sedersi accanto a lui… e la guardò molto teneramente…
    Antonio:”Agnese… non devi intristirti per questo tu e Andrea siete giovani… avrete tutto il tempo capisco la tua impazienza ma non devi pensare che in te ci sia qualcosa che non va’… fidati di me… non c’è motivo per farlo… vedrai che scoprirai di aspettare un bambino nel momento giusto… potrebbe succedere il mese prossimo così come tra un anno…Anche tua madre prima di avere te ha dovuto pazientare… ma tu non devi darti pena… me lo prometti?”
    Agnese:”Sapevo che riuscivi a tranquillizzarmi…” Agnese baciò sulla guancia Antonio gli augurò la buonanotte e uscì…
    Tornata nella biblioteca non trovò più nessuno solo Dorina che stava riordinando…
    Agnese:”Sono tutti nelle loro stanze?”
    Dorina:”Il marchese Van Necker è nel giardino, vostro fratello e la marchesina sono a letto…” fece l’inchino e uscì… Agnese scese anche lei per i giardini e vide subito in lontananza Andrea seduto sui gradini in fondo alla seconda rampa di scale di Rivombrosa… si sedette accanto a lui…
    Agnese:”Giornata tranquilla eh….” gli disse sorridendo…
    Andrea:”Hai proprio ragione… non c’è un attimo di pace a Rivombrosa…forse dovremmo tornare a Venezia…” le disse prendendo una delle sue mani e tenendola stretta tra le sue…
    Agnese:”Non sarebbe una cattiva idea… però se non sbaglio anche lì abbiamo avuto parecchi imprevisti!!!”
    Andrea:”Hai proprio ragione amore mio…” Agnese si appoggiò alla sua spalla…
    Agnese:”Cosa stai preparando per la mia festa?”
    Andrea:”Nulla… solo il ballo con molti invitati come sai… e tu sarai la più ammirata di tutti…”
    Agnese:”Non me la dite giusta caro il mio Marchese Van Necker…” Andrea rise di cuore…
    Andrea:”E voi allora… marchesa… perché volevate restare sola con vostro zio…” Agnese abbassò lo sguardo…
    Agnese:”Te ne sei accorto…”
    Andrea:”Ormai ti conosco amore mio… dovresti saperlo… mi era sembrato troppo strano… capisco che tu voglia bene a tuo zio ma era la situazione che non mi convinceva… c’è forse qualcosa che devi dirmi?”
    Agnese:”No, non preoccuparti Andrea ho risolto tutto… ”
    Andrea:”Voglio sperarlo… è ora di rientrare inizia a fare freddo…” Agnese a Andrea si tirarono su e iniziarono a risalire per le scale…
    Agnese:”Ti sei forse dimenticato del nostro appuntamento?”
    Andrea:”No certo che no… al termine dei festeggiamenti andremo al nostro torrente finalmente ormai niente può più fermarci…” la baciò e insieme rientrarono nelle loro stanze… ancora non sapeva che le cose non sarebbero andare come si aspettava…

    Passò qualche giorno dal terribile incidente a Rivombrosa… Martino e Andrea insieme andavano al borgo e dimostravano ai contadini quanto fossero disposti ad aiutarli ogni giorno, e si mettevano a lavorare insieme a tutti gli altri… Quel giorno nessuno aveva proseguito coi lavori perché si stavano preparando per la festa di Agnese, il 25 giugno, così Martino e Andrea si guardavano intorno aiutati dai mastri che lavoravano per riportare tutto come prima, consideravano la spesa e i tempi entro i quali potevano portare a termine ogni cosa…
    D’un tratto una carrozza a tutti sconosciuta si fermò nel bel mezzo della piazza di Rivombrosa… nessuno sapeva quale nobile avesse uno stemma simile…
    Martino:”Chi può essere?”
    Andrea iniziò a sorridere… “Avrei un’idea…”
    Dalla carrozza scese il conte Federico Besci, arrivato da Venezia per fare una sorpresa ad Agnese… Andrea corse subito ad abbracciarlo…
    Andrea:”Amico mio! Grazie di essere qui!!!”
    Federico:”Era il minimo che potessi fare e poi volevo proprio conoscere questo Piemonte…” disse scherzando… Martino si avvicinò…
    Andrea:”Lui è mio cognato, il conte Martino Ristori… il mio migliore amico il conte Federico Besci…” entrambi si scambiarono saluti formali…
    Federico:”Dunque siete voi il fratello di quella dolce fanciulla… complimenti! Agnese è davvero una donna splendida! Certo non mi capacito di come l’abbiate potuta lasciare nelle mani di Andrea…” disse scherzando…
    Andrea”Federico! Per favore…”
    Federico:”La smetto! Non preoccuparti non dirò più nulla di questo genere… ma dov’è la tua dolce metà?”
    Andrea:”A palazzo… ti accompagno subito… Martino ci raggiungi?”
    Martino:”Certo poche ore e arrivo…”
    Andrea si rivolse di nuovo verso Federico:”Credevo che anche mio padre venisse con te…”
    Federico:”Andrea, tuo padre non ha una bella cera e i medici gli hanno sconsigliato un viaggio di questo tipo…” Andrea s’intristì…
    Andrea:”Però sta bene…cioè voglio dire…”
    Federico:”Amico mio… tranquillo tuo padre ha la tempra forte…” Andrea fu felice delle parole del suo caro amico… “Mi ha chiesto di dare una lettera a te e ho anche un dono per Agnese…” Insieme risalirono in carrozza e si diressero verso Rivombrosa…

    Lì nel frattempo Emilia e Agnese insieme stavano preparando le ultime cose per la festa da ballo in onore del compleanno di Agnese…
    Emilia:”Purtroppo dopo gli ultimi fatti alcuni nobili hanno annullato la loro presenza ma non preoccuparti darà comunque una grande giornata per te…”
    Agnese:”Non devi preoccuparti….Non ho bisogno di tutta la corte per essere felice… la mia famiglia e Rivombrosa sono tutto ciò di cui ho bisogno…” Emilia la guardò felice… sentirono poi i rumori della carrozza ma non andarono a vedere… restarono nel grande salone a sistemare i fiori… ed Emilia dava disposizioni per il banchetto…
    Andrea:”Agnese?”
    Agnese:”Sono nel salone…” Andrea la raggiunse e vedendo come tutto era pronto restò stupito…
    Andrea:”Questi fiori sono meravigliosi… ma mai quanto la mia rosa preferita…” disse abbracciandola e baciandola… dall’anticamera si sentirono dei colpi di tosse e Andrea scoppiò a ridere…
    Andrea:”E’ arrivata la prima sorpresa per te amore mio…Ti ho già dato gli auguri migliori di questo mondo ora è il momento dei regali…” Agnese incuriosita guardo verso la porta e vide entrare il conte Besci sorridente più che mai, Agnese non aspettandosi di vedere lui era davvero entusiasta…e gli corse incontro…
    Agnese:”Non ci posso credere!”
    Federico:”Fatelo invece! Sono proprio io direttamente da Venezia…”
    Agnese:”Grazie grazie Andrea sono felicissima…” disse abbracciandolo felice…
    Federico:”E’ me che devi ringraziare sono io che ho fatto un lungo viaggio…” disse scherzando…
    Andrea:”Martino lo ha già conosciuto facendo già capire com’è temo… ed ecco la marchesina Emilia… vi presento il conte Besci mio caro amico…”
    Emilia si lasciò baciare la mano…
    Federico:”Ora capisco perché per te è tanto piacevole vivere qui…”
    Andrea:”Non fateci caso, al conte piace scherzare…” Federico accennò ad un sorriso…
    Agnese:”Manca ancora qualche ora alla festa, conte vi accompagno nella vostra stanza sarete stanco…”
    Andrea:”Lascia che lo accompagni io, piuttosto tu aspettami devo portarti in un posto speciale…”
    Agnese gli sorrise e li vide scomparire per i corridoi…
    Emilia:”E’ davvero particolare l’amico di Andrea…”
    Agnese:”E’ un amico leale e sincero… dietro alla sua ironia si nasconde il più grande dei dolori… avrai modo di conoscerlo… ora perdonami ma Andrea mi sta facendo incuriosire moltissimo….”

    Andrea congedò Federico e scese preparando i due cavalli per lui e Agnese…
    Agnese lo raggiunse ben presto e insieme si avviarono per il bosco… d’un tratto Andrea chiese ad Agnese di fermarsi e di scendere da cavallo…
    Andrea:”Proseguiamo a piedi prima però devi lasciarti bendare…Puoi fidarti…”
    Agnese:”Si certo so che posso fidarmi Andrea, ma vorrei tanto sapere che cosa hai in mente…”
    Andrea:”Non preoccuparti…”
    Agnese:”Ancora sorprese?”
    Andrea:”Vedrai tu stessa…” continuarono a camminare ancora per poco, poi entrarono in un vecchio edificio di certo non sconosciuto ad Agnese… Andrea arrivato lì tolse la benda ad Agnese…
    Agnese:”La casa dei fantasmi…” disse ridendo…
    Andrea:”Non per molto ancora vieni… ” la condusse nella stanza accanto e Agnese con suo grande stupore vide che i soffitti erano stati dipinti e molte stanze arredate… tappeti, tende, mobili, soprammobili, ceramiche, tutto era sin troppo stupendo….
    Agnese:”Andrea ma… tu la stai arredando!!!”
    Andrea:”Esatto… per me e per te….”
    Agnese:”Stai scherzando? Tu sei pazzo…”
    Andrea:”No, niente affatto… volevo rendere questo posto ancora più magico non tutto è ancora terminato ma vorrei fosse tutto perfetto per quando passeremo qui il nostro primo Natale… alterneremo i periodi di soggiorno qui e a Palazzo Van Necker… ma questo sarà solo il nostro palazzo…” Agnese era commossa…
    Agnese:”Io… non ho davvero parole!!!”
    Andrea:”Aspetta di vedere ancora una cosa…” la condusse nel salone centrale dove c’erano ancora impalcature… e a lato il pittore che li aveva ritratti a Venezia, Giacomo Brunelli.
    Agnese si voltò verso una parete e restò completamente senza fiato, c’era un enorme tela che rappresentava i primi raggi di sole che illuminavano il loro torrente… il tutto immortalato con un gioco di colori e luce a dir poco spettacolare…
    Agnese:”Andrea…è bellissimo… credo che questa stia diventando davvero la nostra casa…”
    Andrea:”Lo so… ti amo, e voglio regalarti ogni volta sempre nuove emozione perché non smetterò mai di esserti grato da quel giorno in cui io e te ci siamo sposato…. Grazie per tutti i sorrisi, le lacrime, le risate, i bei momenti e le forti emozioni…” Agnese lo baciò…
    Agnese:”Sei il più bel regalo che la vita potesse farmi…” Agnese lanciò un occhiata al pittore in fondo alla stanza e lo ringraziò restando incantata con Andrea a fissare quel quadro….

    Lontano da questi attimi di gioia, un sacco di monete penzolava dalle mani del marchese La Miriè… un uomo trasandato e mal vestito aveva davanti a se una confezione lunga e ben sigillata, alle parole del marchese ubbidì e uscì… nello stesso momento entrò Vittoria…
    Vittoria:”Chi era quell’uomo?”
    Marchese:”Un sicario…” rispose come se la cosa fosse semplicissima…
    Vittoria:”Un sicario? Temo di essermi persa dei passaggi….”
    MarchesE:”Contessa non so voi, ma se io invio delle minacce che restano inascoltate voglio far rivalere ciò che dico… per questo a Torino tutti sanno che non devono mettersi contro di me qui come in tutta la Francia… se minaccio di morte una persona non restano solo parole… speravo che la contessina Ristori lo capisse…” Vittoria perplessa e impaurita da questa freddezza e acidità si lasciò cadere su una sedia sotto lo sguardo compiaciuto del marchese…

    Tutti gli invitati stavano iniziando a raggiungere Rivombrosa per festeggiare Agnese, tutti felici di poter vedere la giovane contessa Ristori piena di vita, era la prima volta in cui Martino ed Emilia potevano mostrarsi in pubblico senza nascondere il loro amore. Questo era fonte di grande gioia ma anche di grande paura per entrambi…
    Martino:”Guardami….” Disse prendendo il volto di Emilia fra le mano “Nessuno dirà nulla sta tranquilla, andrò tutto bene…”
    Emilia:”Martino cosa pensi che accadrà quando capiranno il mio stato e inizieranno a sparlare…”
    Martino:”Non m’importa anche quando mio padre ha sposato Elisa, lei attendeva Agnese…. Ma questo non gli ha impedito di coronare il loro sogno d’amore…”
    Emilia si rilasso un attimo:”Forse hai ragione… è che io proprio non riesco a sentire queste accusa contro di noi… amarsi non è una colpa!!! ”
    Martino le si avvicinò dolcemente e delicatamente la baciò… “E anche se fosse una colpa, è fra le più dolci da portare” Emilia gli sorrise e finalmente riprese a prepararsi…
    Agnese e Andrea si stavano preparando nella stanza della giovane, di colpo qualcuno bussò alla porta… era Federico che con una mano reggeva un pacchetto e con l’altra si copriva gli occhi, i due sposi lo guardarono divertiti….
    Federico:”Non so in che stato siete quindi non posso guardare….”
    Andrea:”Smettila! Puoi togliere quella mano!!!”
    Federico annuì lentamente spostò due dita per permettere ai suoi occhi di sbirciare…. E poi tolse la mano…
    Agnese:”Per chi è?”
    Federico:”Per te!!!!” Agnese lo guardò stupita!!!!
    Agnese:”Credevo fossi tu il regalo! Grazie grazie davvero!!!! Lo apro subito!”
    Federico:”Aspetta che mi allontani, preferisco vederlo dopo il regalo… quando entrerai nella grande sala da ballo…”
    Agnese annuì e il conte uscì….
    Agnese:”Ha avuto un pensiero davvero carino…”
    Andrea:”Trovo anche io… coraggio…” la incitò ad aprire il regalo mentre la cingeva con le sue braccia…
    Agnese iniziò ad aprire ne estrasse un abito stile impero con tinta a fiori, color azzurro, con qualche sfumatura di bianco; il tutto rilegato sotto al seno da un laccio che si legava alla schiena come voleva la moda parigina del tempo… Quando se lo adagiò addosso e si guardò allo specchio Agnese era felicissima….Andrea notò che era caduto un biglietto…
    Andrea:”Credo che tu debba leggere questo…” disse porgendoglielo…

    “per mesi non ho saputo cosa fare di questo abito, era destinato a un grande ballo, ma purtroppo non sempre le cose vanno come vogliamo… ricordo però che Sonia mi disse che voleva indossarlo in un momento dove il suo cuore batteva solo per pura felicità… così prima di raggiungere i miei due più cari amici ho deciso che l’avrei donato a te… non conosco persona che stia vivendo felicità più grande… con affetto… Federico…”

    Agnese commossa si adagiò al petto di Andrea…
    Agnese:”Federico è una persona stupenda… quanto ha sofferto…”
    Andrea:”… e soffre…. Non so cosa farei io se dovesse capitarti qualcosa… non riesco neanche ad immaginare….”
    Agnese:”Non accadrà nulla di male! Sta tranquillo niente e nessuno mi porterà via da te!!!” sorrise con aria sognante e baciò il suo Andrea….
    Agnese:”Devo andare a ringraziare Federico!”
    Andrea:”Amore… non farlo…”non ama parlare del suo dolore lo sai… indossa una maschera da molto tempo…. Credo che un abbraccio dopo nella sala da ballo varrà più di molte persone…
    Agnese:”Hai perfettamente ragione…”
    Andrea:”ti lascio sola così ti prepari…”
    Agnese:”potresti restare tranquillamente…”
    Andrea:”Non tentarmi amore mio….” Il suo tono di voce si era abbassato… si avvicino al corpo di lei stringendola a se…. “ti aspetto di sotto… ti amo…”
    Agnese gli sorrise e lo vide allontanarsi… il giovane andò di sotto dopo essersi cambiato d’abito… arrivato alla sala da ballo dove tutto era perfetto trovò Emilia e Martino… erano già scesi… gli ospiti iniziavano a giungere uno dopo l’altro…. Federico andò ad affiancare Andrea che gli diede una pacca sulla spalla….
    Andrea:”Grazie del regalo per Agnese, era commossa….” Federico come sempre non disse nulla al riguardo… aveva già detto tutto nel suo biglietto…
    Federico:”Finalmente vedrò come sono le feste dalle vostre parti, spero non troppo noiose…” disse scherzando…
    Andrea:”Di certo non come le tue!!!”
    Martino:”Conte volevo avvisarvi che a Rivombrosa i contadini e i servi della tenuta partecipano alle nostre feste, siamo tutti una grande famiglia spero la cosa non vi crei disagio… ”
    Federico:”Certo che no conte!!! Non c’è niente di male sono un uomo aperto alle nuove idee che il futuro porterà… la grande rivoluzione di cui il piemonte risente ancora, mi ha insegnato bene valori come l’uguaglianza, la fraternità…. Non temete non sono uno di quei nobili che stortano il naso, o spettegolano…”
    Martino:”L’avevo capito… grazie conte…”

    Vittoria stava camminando avanti e indietro per le sue stanze, pensierosa e cupa, non capiva cosa doveva fare non era di certo il rimorso, ma l‘inquietudine per non avere la situazione in mano…Sentì una carrozza spostarsi nel lato interno del giardino e vide che era quella del marchese La Miriè scese subito le scale per recarsi da lui….
    Vittoria:”Dove andate?”
    Marchese:”Al ballo per il genetliaco (compleanno n.d.a) della contessa Ristori…”
    Vittoria:”Come? Ma se avete detto voi che volete…”
    Marchese:”Vittoria, vi facevo più accorta se sarò lì nessuno penserà mai a me…”
    Vittoria:”Ma non siete stato invitato!!!” il marchese scoppiò a ridere… e si sistemò la giacca… “Vengo anche io parlerò con il generale Ducroix…”
    Marchese:”Lasciate perdere il generale la vostra presenza non ci sarà di alcun aiuto… nessuno sa del vostro rientro… a Torino… lasciate fare a me… anche il generale non sarà più un problema…”
    Vittoria:”Ma come?”
    Marchese:”Non volete tornare alla vostra vita?”
    Vittoria:”Non capisco…”
    Marchese:”Ducroix è troppo leale, non è certo con lui che riuscirete a uscire dalla vostra prigionia forzata… ma soprattutto il marchese Van NEcker si caccerà in un bel guaio quando sarà denunciata la nuova battaglia dello sparviero….e stavolta Ducroix non potrà più salvarlo…farò in modo che il suo sostituto sappia già come comportarsi…”
    Vittoria era attonita davanti a tutta questa crudeltà… da dove poteva arrivare? Possibile che la brama di denaro era così grande e poteva accecare un uomo tanto da spingerlo a simili gesti?
    Vittoria:”E del generale che ne sarà? Tornerà a Parigi?” Il marchese uscendo rispose a Vittoria…
    Marchese:”Il generale è anziano…potrebbe passare a miglior vita presto… molto presto…” sbattè la porta lasciando sola Vittoria coi suoi pensieri…

    La sala era ormai gremita a Rivombrosa… Costanza e Alesando, La principessa di Carignano, Antonio, Federico, il dottor Luigi il pittore Giacomo, Primo, Dorina, COrsini, Ettore, Maria… proprio tutti persino Cesare… tutti attendevano l’arrivo di Agnese soprattutto il suo grande amore… Agnese era preoccupata anche se sapeva che non c’era nulla di cui preoccuparsi…
    Dorina:”Siete favolosa contessa….”
    Agnese:”Grazie…” la musica partì ed Agnese entrò nella grande sala da ballo.. tutti restarono piacevolmente stupiti e ammirati… quel vestito era perfetto le sembrava cucito addosso… l’acconciatura metteva ancora più in risalto delicatamente il suo volto… e lo splendido colore dei suoi occhi… Andrea le andò incontro e la portò al centro della sala iniziando le danze…. Nonostante il gran chiasso in quella stanza esistevano solo loro Andrea e Agnese… non stavano neanche danzando Andrea la stringeva forte a se… Agnese sentiva il calore del suo abbraccio, che le dava sicurezza all’interno del quale di sentiva bene… come mai… Andrea delicatamente faceva scivolare le mani sulla sua schiena… era tutto così perfetto da sembrare irreale… erano lì felici, insieme… si erano creati uno spazio tutto loro nonostante ci fossero un centinaio di persone intorno a loro… quell’abbraccio infinito sembrava non avere mai fine…
    Agnese:”Andrea..”
    Andrea:”Dimmi…”
    Agnese:”Se potessi vivere di un solo momento per tutta la vita… sceglierei questo…”
    Andrea si discostò e la guardò fermandosi in mezzo alla stanza… la dichiarazione di Agnese l’aveva stupito…
    Andrea:”Non avrai bisogno di farla ogni volta che vorrai le mie braccia saranno il tuo rifugio sempre…” senza dire altro si baciarono davanti a tutti….

    Nelle stanze accanto un altro grande evento si stava svolgendo…
    Corsini:”Primo… vorrei chiedere la mano di tua sorella… è la cosa a cui più tengo a questo mondo…”
    Primo guardò entrambi e anche la facci di Dorina che era diventata rossa mentre stringeva la mano del suo dolce tenente…
    Primo:”Ah… un francese chi l’avrebbe mai detto….”
    Dorina:”Ti prego Primo…”
    Primo:”Tranquilla sorellina a patto che non ti faccia soffrire se no dovrà vedersela con me…”
    Corsini:”Non accadrà mai!!!!” Dorina felice ringraziò Primo e poi baciò Corsini….
    Furono raggiunti da Cesare che guardò Primo e gli fece un cennò… gli indicò qualcosa fuori dalla finestra… Insieme andarono verso la zona degli invitati… videro Martino e Andrea appartati mentre Agnese ballava con Federico…
    Martino:”Che succede?”
    Primo:”Signor conte c’è qualcosa che dovete vedere qui fuori…” insieme scesero e arrivato in fondo alla scala di Rivombrosa Andrea era furibondo…
    Andrea:”Voi qui!!! Come vi permettete! Dopo la vostra arroganza!” il marchese La Miriè era sceso dalla carrozza con una dama invitata al ballo….
    Martino:”Marchese non siete il benvenuto…” Primo e Cesare guardavano malissimo il marchese e la sua aria superiore…
    Marchese:”Non sia mai che si dica che abbia lasciato sola un dama al ballo… insomma… cosa volete che succeda…”
    Andrea:”La vostra arroganza e la vostra presenza sono quanto di più irritante posso immaginare ora!!!” Martino calmò Andrea….
    Martino:”Marchese acconsento che voi entriate ma sia chiaro alla prima ingiuria voi lascerete Rivombrosa….” Il marchese compiaciuto salì….
    Andrea:”Non dovevi farlo!!!”
    Martino:”Andrea non è l’ideale averlo contro capisco il tuo risentimento e poi non dimenticare che il re è dalla sua parte non dalla nostra purtroppo non possiamo permetterci di avere nemici francesi nobili…” Andrea annuì e sconsolato restò nel giardino pensiero… il Marchese dalle scale vide l’uomo che aveva incaricato per il lavoro sporco nascosto tra i cespugli di Rivombrosa…

    Agnese stava ringraziando Federico mentre danzavano….
    Agnese:”Non è solo per questo abito stupendo ma per tutto ciò che fai per me e per Andrea e per il tuo aiuto a Venezia… davvero…”
    Federico:”Agnese smettila… non devi ringraziarmi per me è un piacere sono legato a te e ad Andrea profondamente… ti prego non parliamo di ringraziamenti… sai..”
    Agnese:”D’accordo… allora lasciati dire una cosa sei un pessimo ballerino!” Federico scoppiò a ridere…
    Federico:”Andrea?”
    Agnese:”Era uscito con Martino….” Si fermarono e Federico uscì verso il giardino Agnese invece cercò suo fratello per le stanze di Rivombrosa…
    Federico raggiunse Andrea nel giardino….
    Federico:”Preferisci fissare la fontana piuttosto che tua moglie?”
    Andrea:”Ma che dici è che non riesco a stare in quella stanza con quel’umo se ripenso a cosa diceva su mia madrea… e su Agnese!”
    Federico:”Amico… sei cresciuto con le cattiverie intorno… coraggio…”
    Agnese non trovò Martino ma sentì delle risate strane… provenire da una stanza dietro alla sala da ballo sapeva che era scorretto ma restò ad origliare…
    Marchese La Miriè stava parlando con la sua dama…
    Marchese:”Non avreste dovuto ascoltare!!!” la donna sembrava averlo irritato molto…. “Non ci sono giustificazioni…. Nessuno deve sapere che dietro ad ogni cosa c’è Loya…”
    Quando Agnese sentì quel nome per un attimo si sentì gelare il sangue…Loya? Non era possibile Loya era morto…. Agnese si sentiva sperduta ma cosa diavolo stavano dicendo… domande senza risposta quando vide che stavano uscendo si spostò impietrita non si muoveva….
    Martino nel frattempo continuava a festeggiare…. Finchè non videro arrivare dei soldati che raggiunsero Corsini con una missiva per lui.. nessuno diede molto peso alla cosa ma una volta finita la lettura tutti restarono sconvolti dal contenuto….
    Corsini:”Il forte mi ha avvisato che il generale Ducroix è morto… presto invieranno il suo sostituto….” Martino era esterrefatto e afferrò la mano di Emilia chi sarebbe arrivato?
    Andrea nel frattempo passeggiava per la tenuta con Federico ignaro di tutto soprattutto che qualcuno stava puntando un fucile contro di lui….
    Agnese ripresasi dallo shock…. Corse subito da lui avendolo visto dalla finestra… percorse le ampie sale di corsa… fino ad arrivare alla scalinata….si affrettò vedendo Andrea…
    Agnese:”Andreaaaaaaaaaaaaaa!!!!”
    Il giovane si fermò… erano poco distanti dalla fontana… Agnese col fiatone si fermò solo sulle sue braccia….
    Andrea:”Che succede? Agnese? Il Marchese La Miriè ti ha detto qualcosa?”
    Agnese:”No, Andrea lui… lui…”
    Quello che accadde dopo fu veloce ed imprevisto Agnese notò per puro caso la canna di un fucile dietro le spalle di Andrea in lontananza che sbucava dagli alti cespugli di Rivombrosa… sapeva che non era uno sbaglio… scostò Andrea con tutta la forza che aveva si mise davanti a lui per proteggerlo quando si sentì il colpo partire Andrea non fece in tempo a voltarsi che Agnese era già caduta in terra colpita… Le mani di Andrea tremavano… Federico ancor più sconvolto si accasciò accanto a loro…
    Andrea:”Agnese? Agnese!!!” la teneva stretta a lui.. colpita in pieno petto… non riusciva a dire nulla… Andrea per la seconda volta vedeva le sue mani macchiate di sangue… Agnese gli aveva salvato la vita…
    Andrea:”Agneseeeee guardami guardami amore mio ora ti portò da Antonio ti curerà….resisti…” disse fra le lacrime…
    AgnesE:”l-o-ya”
    Andrea:”Cosa stai dicendo amore mio….”
    Agnese:”Lui…. L-o-ya….” Queste furono le ultime parole che Agnese riuscì a dire… Andrea era senza parole perché Agnese parlava di Loya.. ma nulla valeva più della sua vita che era in pericolo… tentò di frenare le lacrime ma il corpo straziato di Agnese era una visione troppo atroce….

    fine capitolo
     
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