Capitolo 10: La disperazione di Andrea

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  1. sisterchris88
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    Capitolo 10
    Andrea cullava il corpo di Agnese posato sul suo petto… Tutti nella grande sala avevano sentito lo sparo…
    Martino:”Era uno sparo!!!” lasciò Emilia seduta sul divanetto e corse di sotto seguito da molti ospiti che accorsero nel giardino… persino Antonio nonostante gli acciacchi riuscì a sbrigarsi per correre nei giardini di Rivombrosa… La scena che Martino si ritrovò davanti gli tolse ogni tipo di emozione…
    Martino:”Andrea!!! Cos’è successo!!! Andrea!!!” ma Andrea non rispondeva non riusciva a dire nulla… era attonito… cercò di sollevare Agnese… Antonio si accertò del suo battito e chiese di portarla subito di sopra per poterla curare… mandò subito a chiamare anche il dottore del borgo, Luigi…
    Federico:”Qualcuno ha sparato! Qualcuno da quei cespugli e Agnese ha visto che stavano per… colpire Andrea e si è messa come scudo davanti a lui…”
    Martino:”c-c-c-o-o-o-o-m-m-m-e-e-e ?” Martino aveva la voce che tremava non capiva nulla… Federico gli indicò il punto…
    Primo:”Venite con me!!! Di corsa!!!!” senza che nessuno disse nulla Primo, Ettore, Cesare e qualche altro contadino cercò di individuare il vile assassino che aveva tentato di uccidere Andrea…
    Federico:”Andrea sarebbe morto…” Martino lo fissava sconvolto incapace di dire o fare qualunque cosa…
    Andrea aveva iniziato a piangere… corse di sopra con l’aiuto di Martino e portarono Agnese nella sua camera la distesero sul letto, Antonio si avvicinò a lei per cercare di capire dove fosse la ferita e la gravità…
    Andrea:”Agnese… agnese…” Andrea invano continuava a sussurrare al suo orecchio il dolce nome della contessina ma Agnese non rispondeva… quando Antonio aprì il vestito di Agnese ormai zuppo di sangue… la scena non era affatto promettente…
    Andrea:”Perché fai quella faccia? Perché?” Andrea era semplicemente disperato… Antonio notò che la ferita di Agnese era nell’addome per un attimo non sapeva cosa fare… guardo il volto di Agnese di quella splendida donna che aveva visto crescere e anche lui era sconvolto, per fortuna arrivo Luigi che cercò di fargli capire che non c’era tempo da perdere…
    Antonio:”Andrea ti prego esci… anche tu Martino…” Martino baciò la fronte di Agnese e si avvicinò ad Andrea per portarlo via…
    Andrea:”NO! Io non la lascio sola…”
    Antonio:”Andrea ti prego non puoi restare devo curarla…”
    Andrea:”No…” questa volta la voce di Andrea era flebile come un lamento e totalmente disperata… “Lei ha paura… ha bisogno di me…” Andrea non riusciva a trattenere le lacrime…
    Martino:”Andrea ti prego… stiamo perdendo tempo prezioso sono certo che appena potrà Antonio ci lascerà entrare…” Antonio annuì Andrea andò accanto ad Agnese e le accarezzò il volto…
    Andrea:”Non aver paura amore mio… torno subito da te…” uscì accompagnato da Martino… ma non volle spostarsi dall’anticamera… Tutti gli invitati erano andati via solo gli amici più intimi erano rimasti perché sapevano che era un duro momento… Andrea non parlava era seduto che fissava il vuoto…
    Martino:”La marchesina Emilia?”
    Dorina:”E’ nelle sue stanze… non riusciva a stare qui… si sentiva male…”
    Martino:”Manda Giannina e Bianca da lei… E poi andate ad aiutare Antonio se ce ne sarà bisogno…”
    Dorina in lacrime annuì ed uscì… Anche la principessa di Carignano era rimasta e insieme agli altri attendeva.. i minuti interminabili, niente sembrava alleviare quell’attesa snervante…
    Nei dintorni della tenuta Primo, Cesare, Ettore e gli altri stavano cercando l’uomo che aveva compiuto quel gesto ma sembrava essersi dileguato…
    Ettore:”Dobbiamo trovare l’uomo che ha fatto questo alla marchesina!!!”
    Cesare:”E cosa credi che stiamo facendo!!! Ma io non lo vedo da nessuna parte…Credi che non vorrei fare a lui ciò che ha fatto a lei!!!”
    Primo:”Calmatevi!!! Non troveremo nessuno se discutiamo tra noi…”
    Cesare:”Se dovesse accederle qualcosa…”
    Primo:”No Cesare… la marchesina è forte e starà presto bene…” Primo non era convinto ma sperava che ci fosse qualcuno che vegliasse sulla sua sorte…
    Era notte ormai… nulla sembrava cambiare la situazione… Tutti erano andati in biblioteca… solo Andrea era rimasto fuori dalla porta… Martino era con lui… disperato nessuno riusciva a farsi domande o darsi risposte… perché niente aveva senso… Quando vide tornare Federico che si era tolto la giacca sporca di sangue gli disse di andare da Emilia che sarebbe rimasto lui con Andrea… Martino gli diede una pacca sulla spalla ringraziandolo…
    Federico:”Andrea…” cercò di smuoverlo dai suoi pensieri… ma il giovane non diceva nulla… si guardava le mani ancora sporche di sangue…. Era la seconda volta che gli succedeva ma questa volta era stato ancora più atroce…
    Federico:”Andrea sono ore che sei qui… cerca di riposare…” Federico si fermò….si ricordò delle lunghe notti passate fuori dalla stanza di Sonia che era in agonia per via della malattia e capì che non c’era niente che potesse riportare Andrea li con lui… tutto quel dolore.. quella sera quando Sonia morì Andrea non disse una parola… si sedette accanto a lui e gli restò accanto in silenzio… e lo aiutò più di chiunque altro… la sua presenza era di conforto… allora fece lo stesso si sedette accanto a lui senza dire nulla… commosso anche lui per la situazione…
    Dopo minuti di interminabile silenzio Andrea disse qualcosa…
    Andrea:”Niente e nessuno mi porterà via da te…” la frase di Andrea era poco più che un sussurro…
    Federico:”Andrea…”
    Andrea:”Mi ha detto queste parole poco tempo fa… capisci… e invece per proteggere me… ora… lei…” Andrea si alzò di scatto e scaraventò un vaso in terra rompendolo… e piangendo…
    Federico gli andò accanto… e lo fermò…
    Federico:”So cosa provi… lo so… meglio di chiunque altro…”
    Andrea:”Non doveva farlo non doveva…”
    Federico:”Vuoi forse dirmi che non l’avresti fatto anche tu per lei?”
    Andrea:”E’ diverso…”
    Federico:”E’ la stessa cosa…dare la vita per chi si ama… rischiare pur di non perdere la propria metà…”
    Andrea:”Io non posso perderla non posso…”
    Federico:”E non accadrà amico… vedrai…” lo abbracciò e Andrea finalmente singhiozzando si sfogò…
    Martino arrivato in stanza da Emilia la trovò piangendo e insieme si abbracciarono….
    Emilia:”Andrà tutto bene…” disse come se volesse consolare anche te stessa…
    Martino:”Deve… Agnese è tutto ciò che mi resta… non riesco mai a proteggerla…”
    Emilia:”Non dirlo… non è così…vedrai che Antonio verrà e ci dirà che si rimetterà in poco tempo…”
    Martino si appoggiò sulle gambe di Emilia pensieroso…

    Andrea si stava togliendo la giacca sporca di sangue e si stava pulendo quando finalmente vide la maniglia della porta muoversi… e uscì Luigi… Andrea subito gli corse incontro pieno di domande… ma soprattutto per sentirsi dire qualcosa di positivo…
    Luigi:”Le abbiamo pulito la ferita… e fasciata…ma…”
    Andrea:”…ma…?” il cuore di Andrea batteva più forte che mai….in attesa…
    Luigi:”Ma non riprende conoscenza per tutto questo tempo non ha mai detto nulla… ma neanche mosso niente…”
    Andrea:”Cosa stai cercando di dirmi?”
    Luigi:”Agnese deve lottare… non è finita…”
    Andrea sconsolato si voltò verso Federico che gli fece cenno col capo di entrare… Luigi si scostò e lo lasciò passare… Antonio le stava sistemando le coperte… Tutti i servi e le serve che l’avevano aiutato erano uscite… anche Antonio era stravolto…
    Andrea:”Si sveglierà vero?”
    Antonio:”Se non la conoscessi non ci giurerei… ma lo farà… perché ti ama… perché ha tanto per cui tornare… ma soprattutto perché vuole farti il dono più grande di questo mondo…un figlio…” Andrea piangeva… e Antonio andò abbracciarlo… il loro rapporto si stava consolidando giorno dopo giorno…
    Andrea:”Io… vorrei che si svegliasse…”
    Antonio:”Eh lo farà sta tranquillo… dalle tempo, stagli vicino…l’amore è la miglior medicina sai…” Antonio era davvero stanco… “Non ti sto dicendo che sarà facile la ferita di Agnese è brutta e le ci vorrà del tempo… l’importante è che riprenda conoscenza al più presto… e tu sei l’unico che può farlo…” uscì e lasciò Andrea che si avvicinava a lei e le si sedeva vicino….
    Prese la sua mano… e fu confortato nel vedere il suo petto alzarsi e abbassarsi… fissava il suo respiro... come se non avesse visto niente di più bello al mondo…
    Andrea:”Amore… sono qui accanto a te… non preoccuparti… riusciremo a superare anche questo ostacolo… devi promettermi di essere forte… perché non riesco a stare senza te neanche un istante…” Andrea tentò di fermare le lacrime… “E poi… abbiamo un appuntamento ricordi… al nostro torrente… coraggio… Agnese…se mi senti muovi la mano… ti prego amore mio… dimmi che sei qui con me…” Andrea fissò a lungo la mano di Agnese ma non si muoveva…
    Le restò accanto tutta la notte e la mattina dopo adagiando la sua testa delicatamente accanto a lei…

    La mattina non tardò ad arrivare… Primo, Cesare, Ettore rientrarono presto… non avevano trovato traccia di quell’uomo… avevano avvisato Martino ma lui era più preoccupato per le sorti di sua sorella… Aveva lasciato dormire Emilia che era esausta dopo la serata precedente… la principessa Luisa si era fermata in un stanza per gli ospiti non voleva allontanarsi da Agnese…
    Martino entrò lentamente nella stanza di Agnese… e vide Andrea accanto a lei… ben sveglio… gli andò vicino e Andrea subito si spostò…
    Martino:”Dovresti andare a riposare…”
    Andrea:”Non c’è la faccio è più forte di me… finchè non risento la sua voce.. finchè non vedo il suo sorriso…non ci riuscirò… mi sento perso…”
    Martino:”Tutti noi lo siamo… ho parlato con Antonio e Luigi…”
    Andrea:”Lo so… ma mi rifiutò di credere che Agnese non si sveglierà lei sta lottando… e ha bisogno di noi… le daremo tutto il tempo… purchè torni…”
    Martino:”Tornerà… resto un po’ con lei…vai…”
    Andrea:”No… Martino davvero…non voglio lasciarla sola… dovrò essere qui quando si sveglierà…”
    Martino:”Agnese mi disse la stessa cosa quando ti colpirono e ti portò qui…”
    Andrea:”Già…” Andrea andò a bagnare il panno da mettere sulla testa di Agnese… era tutta la notte che ripeteva quell’operazione ma la cosa non gli pesava affatto…
    Andrea:”Sai… mentre stava correndo da me Agnese era sconvolta… aveva qualcosa che la turbava…”
    Martino:”Di che parli?”
    Andrea:”Non lo so…ma mentre sveniva tra le mie braccia…ha ripetuto un nome…”
    Martino:”Quale?”
    Andrea:”Loya…”
    Martino:”Cosa?”
    Andrea:”Non me lo spiego nemmeno io… è assurdo eppure ti assicuro Agnese lo ha anche ripetuto…”
    Martino:”Perché Agnese avrebbe dovuto…. No Andrea non ha alcun senso…”
    Andrea:”Trovi forse un senso al fatto che lei sta lottando per sopravvivere per colpa di chissà chi?” Martino non disse nulla… “Vado a prendere dell’acqua e delle bende torno subito…” Martino annuì vedendo Andrea uscire…
    Il giovane trovò Luisa che faceva colazione con Antonio e Luigi… Andrea non aveva un aspetto molto rassicurante, era sciupato, stanco, e distrutto… in attesa come non mai di una bella notizia…
    Luisa:”Come sta?”
    Andrea:”Sempre uguale…”
    Antonio:”Più tardi vengo a controllare… ha ancora la febbre?”
    Andrea:”Si… purtroppo… non è un buon segno vero?” Antonio guardò Luigi senza rispondere…poi si allontanarono insieme verso la stanza di Agnese…
    Luisa:”Sono in gamba vedrai…” Andrea abbracciò Luisa…
    Andrea:”Non so più cosa fare non mi sono mai sentito così impotente…”
    Luisa:”Stai tenendo duro questo vale più di tutto…Perché non esci un attimo una passeggiata ti far bene mentre loro la visitano non puoi di certo stare qui…”
    Andrea titubante si lasciò convincere e andò con lei a passeggiare… ma col pensiero sempre rivolto ad Agnese, anche Martino uscì per lasciare Antonio con Luigi… il conte andò da Emilia… e restò un po’ con lei…
    Quando Andrea si ritrovò davanti alle tombe di Elisa e Fabrizio… trovò seduto sulla panchina Federico… che di corsa si affrettò a nascondere i segni del pianto sul suo volto…
    Andrea:”Puoi lasciarci soli?”
    Luisa:”Certo…” Andrea gli andò vicino e si sedette con lui…
    Andrea:”So che non è facile per te… so a cosa stai pensando.. stai rivivendo tutto…”
    Federico:”Non so a cosa ti riferisci…” tentando di mascherare il tono rotto della voce…
    Andrea:”Non devi fingere con me non l’hai mai fatto… il dolore fa parte della vita di ognuno di noi… Ci aiuta a crescere e maturare… e a capire chi siamo… ci fa migliorare…”
    Federico:”Il dolore… già… ma solo chi è capace di affrontarlo il suo dolore ne ricava qualcosa di buono… io non ci sono mai riuscito e mai ci riuscirò… il dolore per la perdita di una persona amata ti lacera dentro…”
    Andrea:”ma ti ha reso migliore… e Sonia ovunque sia ne è felice… credimi…”
    Federico:”Andiamo Andrea smettila tu che consoli me! Dovrebbe essere il contrario…”
    Andrea:”Agnese non migliora e io… mi sento uno stupido… se solo mi fossi accorto lei non avrebbe dovuto mettersi in messo non avrebbe dovuto…”
    Federico:”Andrea!!! Basta con questa storia!!! Non devi sentirti in colpa! Pensa a starle accanto ad aiutarla…Agnese ha bisogno di te forte!!! Sicuro della tua sicurezza!!!”
    Andrea non disse nulla… si accorse che era passato ancora più tempo… e voleva rientrare…
    Martino passando per le stanze di Rivombrosa… si ritrovò per caso davanti alla cappella… non era abituato a pregare ma quel giorno sentì il dovere e il bisogno i farlo… entrò e lasciandosi andare chiese aiuto… perché non voleva perdere sua sorella..
    Tutti erano in ansia per lei… nessuno escluso…
    Andrea mentre rientrava poco dopo… vide che Frate Quirino stava salendo per le camere di Rivombrosa… subito allarmato si affrettò… arrivando davanti alla porta di Agnese trovò tutti in lacrime… e Frate Quirino con la testa china…
    Andrea:”NO!!!” Andrea non poteva credere che tutta quella disperazione fosse dovuta… non osava immaginare aprì la porta subito…e vide Antonio riverso su Agnese…
    Luigi:”Andrea mi dispiace…”
    Andrea:”No!!! Cosa dite…”
    Luigi:”Il respiro di Agnese è debolissimo…. Abbiamo chiamato anche Frate Quirino… ”
    Andrea:”No!!! Agnese deve solo superare la crisi non sta morendo!!!!” Antonio gli andò vicino….
    Andrea:”LEI NON STA MORENDO!!”
    Antonio:”Usciamo….” I due medici uscirono…
    Andrea si mise dalla parte opposta del letto e cercò di tirare Agnese verso di se tenendola stretta tra le sue braccia…
    Andrea:”Non puoi fargli credere che ti stai arrendendo so che non è così amore mio…. Coraggio… lotteremo insieme… nessuno ti porterà via da me ricordi… ne abbiamo passate così tante… abbiamo superato odi e rancori… intrighi, malvagità… tutto insieme sempre uniti… e la nostra grande forza era il nostro amore… e anche ora lo sarà… Ricordi cosa ti dicevo.. le mie braccia saranno il tuo rifugio sempre… qui puoi sentirti al sicuro… Cerca di pensare alle cose più belle che abbiamo vissuto e così troverai la forse per andare avanti… ricorda quando ci siamo divertiti quel giorno al torrente la prima volta che facevamo il bagno insieme… e tutte le volte che abbiamo passeggiato felici… il nostro ballo di fidanzamento… anche la nostra fuga… perché senza quella non avremmo mai visto la nostra futura dimora… Dove abbiamo trascorso momenti felici… in compagnia di splendidi fantasmi… E Venezia amore mio… ricordi… quanto era bello stare insieme sul ponte la sera… ci torneremo te lo prometto… molto presto… abbiamo ancora così tanto da fare e da vedere… insieme sempre… E soprattutto… tra qualche anno vedrai come ci divertiremo insieme al bambino più bello che si sia mai visto su queste terre… sarà il più felice… e noi gli doneremo tutto l’affetto di cui siamo capaci… però ti prego amore mio non lasciarmi non ce la faccio senza te… Sei tutto per me… voglio risentire la tua voce, rivedere il tuo sorriso… stringere di nuovo il tuo viso fra le mie mani… ” Andrea non ce la faceva più…
    Posò la sua fronte sulla sua… voleva farle sentire che era lì per lei…
    La baciò delicatamente… per un istante brevissimo… e poi la fissava… non si accorse neanche che lei stava muovendo la sua mano… sul suo braccio che gli stava dando un segno… Quando Andrea se ne accorse non poteva crederci…
    Andrea:”Agnese!!!” Andrea prese la sua mano…. E lei la strinse ancora più forte….
    Andrea:”Presto venite!!!!” Andrea urlò verso la porta… tutti entrarono… “Guardate Agnese mi stringe la mano… sta lottando…”
    Tutti furono più sollevati e per primo Andrea che sentì per la prima volta da quello sparo che tutto poteva tornare a posto…
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    Nei due giorni seguenti tutti avevano i voli più rilassati, Agnese non si era ancora svegliata ma la febbre era scesa e aveva ripreso colore… Andrea era sempre con lei nella sua stanza, mangiava lì, dormiva lì… le parlava le raccontava tutto quello che succedeva a Rivombrosa… sapeva che Agnese lo sentiva e se aveva bisogno di un consiglio chiedeva ad Agnese cosa fare se lei stringeva la sua mano approvava altrimenti no… Ormai era questo il loro modo di comunicare… Ad Andrea però mancava terribilmente il suono della sua voce e vedere il colore dei suoi occhi…
    Andrea aveva lasciato momentaneamente Agnese con Emilia ed era sceso per ringraziare Luisa di essersi fermata così a lungo per aiutarli e sostenerli…
    Andrea:”Non saprò mai come ringraziarti…” disse abbracciandola…
    Luisa:”Non preoccuparti Andrea… l’importante è che Agnese sta guarendo sono certa che tra non molto vi rivedrò al mio palazzo…” Andrea si limitò a sorridere… In quel frangente dalla facciata laterale del castello passò Luigi che passeggiava con Antonio.. e Luisa si soffermò a guardarlo…
    Andrea:”E’ in gamba… senza lui e Antonio non so se Agnese sarebbe ancora con noi…”
    Luisa:”Lo so… quando era a palazzo da me… era un ottimo medico…”
    Andrea:”Ne parli come se la sua presenza ti mancasse…” Luisa abbassò lo sguardo…
    Luisa:”Non è così Andrea… è il caso che vada… Fammi avere notizia presto…” Andrea la aiutò a salire in carrozza e la vide allontanarsi…
    Risalì in biblioteca dove trovò Martino che parlava con Primo…
    Martino:”Andrea giusto te cercavamo…”
    Andrea:”Dite…”
    Martino:”Primo sostiene che ci sia un posto dove possiamo cercare quell’assassino…”
    Primo:”Stavo appunto dicendo al signor conte che a Torino in un quartiere isolato ci sono molti banditi che vivono nascosti… e Cesare sostiene che molti pur di avere qualche soldo sono disposti ad arrivare a questo…”
    Andrea pensò alle parole di Primo:”Potrebbe essere un idea.. ma non posso allontarmi e venire a Torino ora… non finchè Agnese non si sarà ripresa…”
    Martino:”Ti capisco Andrea ma più passa il tempo e più non sarà facile…”
    Andrea:”Lo so… ma io ritengo che ci sia qualcos’ altro dietro quell’uomo….Non so spiegarvi la mia sensazione ma continuo a pensare alle parole di Agnese…”
    Martino:”Loya?”
    Primo li guardò stupito… :”Scusate avete detto Loya?Ma il capitano è morto…”
    Andrea:”si lo so Primo… ma anche quando mia madre era morta la sua vendetta stava proseguendo… nei confronti di Agnese…”
    Martino:”Dove vuoi arrivare?”
    Andrea:”Qualcuno sta facendo ciò che avrebbe fatto Loya se fosse stato ancora in vita…”
    Martino:”Andrea ma è assurdo!”
    Andrea:”Non lo è pensaci attentamente… Primo distruggono il borgo e gettano lo scompiglio fra la nostra gente… e poi con questa storia di dividere me e Agnese prima col biglietto e poi con…quello sparo… io ne sono convinto… ma soprattutto se Agnese ha detto quel nome può aver visto chi sta dietro a tutto questo… solo lei può aiutarci solo lei….” Martino iniziava a capire l’intero discorso di Andrea… e annuiva… preoccupato e terrorizzato allo stesso tempo…
    Martino:”Era qui nel nostro palazzo secondo te?”
    Andrea:”Si… altrimenti Agnese non l’avrebbe mai potuto vedere…”
    Martino:”E’ spaventoso…”
    Andrea:”Per questo dobbiamo proteggere tutte le persone che ci sono intorno… Primo avvisa tutti di riunirsi al solito posto arriverò tra poco…Dobbiamo organizzarci per fare dei turni per sorvegliare i confini del castello… nessuno deve più permettersi di entrare qui e farci del male…”
    Martino:”Concordo… vengo con te…”
    I due prima di andare passarono da Agnese… Emilia le stava sistemando i capelli… e le stava parlando come tutti facevano…
    Martino:”Tesoro io e Andrea dobbiamo assentarci per qualche ora…”
    Emilia:”Che succede?” Martino guardò Andrea…
    Andrea:”Nulla.. abbiamo una faccenda da sistemare…” il giovane si avvicinò ad Agnese…
    Emilia:”Niente di pericoloso vero?”
    Martino:”Non preoccuparti…saremo di ritorno prima che faccia sera… non stare in ansia…” la baciò e aspettò che Andrea salutasse Agnese…. Il giovane si era chinato sul suo volto, lo stava accarezzando dolcemente… e le sussurrava parole all’orecchio…
    Andrea:”Amore… torno subito da te… devo sistemare alcune cose con Martino… Emilia starà con te…” prese la sua mano… “Ti amo…” Agnese la strinse forte… e ad Andrea sembrò di vedere un sorriso sul volto di Agnese… anche lui accennò a un sorriso e si allontanò con Martino…
    Andrea:”Se succede qualcosa mandaci a chiamare al capanno dello Sparviero…”
    Emilia:”Agnese starà bene non preoccuparti…”
    Mentre Andrea usciva continuava a guardarsi indietro era il primo giorno da quando le avevano sparato che la lasciava sola per così tanto tempo…
    Alla fine scesero dirigendosi verso il loro punto di ritrovo dove sapevano che gli altri li stavano aspettando…

    A Torino, Vittoria stava salendo gli ampi scaloni per andare dal marchese La Miriè….
    Vittoria:”Credo che per una volta avete sbagliato i vostri conti…”
    Marchese:”Cosa dite?”
    Vittoria:”Dovreste informarvi sulla salute delle persone che volete uccidere…”
    Marchese:”Che dite?”
    Vittoria:”La marchesina Agnese Ristori è in via di guarigione… questo è quello che si dice in città…” il marchese gettò in terra una manciata di libri…
    Marchese:”Non è possibile… se solo fosse morta quel marchese da quattro soldi se ne sarebbe andato…e pensare che avevo già scritto…” si interruppè…
    Vittoria:”A chi? Al nobile in possesso di quel denaro?”
    Marchese:”Si… dicendogli che il lavoro era quasi terminato…. Restava solo Martino Ristori da sistemare… dannazione ma come ha potuto riprendersi l’aveva colpita…”
    Vittoria:”Sono tutti molto forti in quella famiglia…” Vittoria si oscurò ricordando come un tempo tutto ciò che voleva era far parte di quella famiglia… “Cosa intendete fare ora?”
    Marchese:”Non mettetemi fretta contessa!!!” si alzò e si mise a riflettere… “Forse è il caso di far arrivare il sostituto di Ducroix e la prima questione che dovrà affrontare… sarà… il ritorno dello Sparviero… Andrea Van Necker ha tradito la parola data alla Francia…. Questa volta non ne uscirà con una promessa!!!!”

    Ed era proprio con quella maschera indosso che Andrea stava andando al covo dello Sparviero…
    Cesare:”Come sta la marchesina?”
    Martino:”Aspettiamo che si svegli ma comunque meglio, Cesare… grazie…”
    Andrea:”Primo vi avrà accennato al motivo per cui siamo qui… ho bisogno che voi organizziate dei turni in cui vi occuperete della sicurezza di RIvombrosa… Perché ormai è chiaro che qualcuno vuole farci del male… lo ha dimostrato in più modi…”
    Cesare:”Perché non chiedere a Corsini dei soldati come guardie?”
    Martino:”E’ meglio di no…” Cesare lo guardò perplesso… in fondo Corsini era dalla loro parte…
    Andrea:”Voi non sapete ma in tutta questa storia… c’entra un nome che di certo non vi farà piacere risentire…” Attendevano ansiosi tutti i compagni dello Sparviero… “Loya…”
    Cesare:”Andrea cosa dici!!! Loya è morto!!!”
    Martino:”La vendetta di Loya forse no però…e forse dietro a tutto questo c’è proprio un francese…”
    Ettore:”Non vi capisco…”
    Andrea:”Neanche noi Ettore però… vi prego abbiamo bisogno di essere uniti… hanno già provato più volte ad ucciderci c’è bisogno di essere organizzati contro nuovi possibili attacchi…”
    Primo:”State tranquillo marchese faremo del nostro meglio….”
    Cesare:”Certo contate su di noi… nessuno si avvicinerà più… ”
    Martino chiese a tutti di avvicinarsi al tavolo per organizzarsi senza creare troppi sospetti verso tutti i contadini e le marchesine… per non allarmarle…
    Andrea prese in disparte Cesare e lo portò fuori….
    Andrea:”Devi fare una cosa per me Cesare, sei l’unico…” Cesare annuì…
    Cesare:”Ti devo la vita lo sai… farò tutto ciò che mi chiedi…”
    Andrea:”Prendi il cavallo e vai a Torino… nel quartiere dei banditi… Primo ritiene che ci siano possibilità che quell’assassino che ha sparato ad Agnese sia li… chiedi in giro informati ma soprattutto tieni gli occhi aperti se vedi qualche nobile che era anche alla festa avvicinarsi…Devi guardare ogni singola cosa… e quando troverai degli indizi tornerai da me… non posso lasciare Agnese per questo tu dovrai farlo per me…” gli mise una mano sulla spalla…
    Cesare:”Conta su di me… quel lurido avrà vita breve…”
    Andrea gli sorrise e tornò dagli altri…

    Rivombrosa.
    Federico stava sorseggiando del vino in un bicchiere mentre fissava i molti volumi della Biblioteca di casa Ristori… poi si mise a fissare il quadro di Elisa…
    Antonio:”E’ la madre di Agnese…”
    Federico:”Molto bella…decisamente…”
    Antonio:”Una donna forte e tenace oltre che bella ha lottato contro tutto e ha vinto… e sua figlia è come lei…”
    Federico:”Come sta Agnese?”
    Antonio:”Sono appena andato a controllare la ferita non sembra infetta e lei non ha la febbre tutte cose positive…Aspettiamo solo che riapra gli occhi…”
    Federico:”Lei ce la farà…” Antonio annuì e si versò da bere….
    Poco dopo quando ancora non era sera arrivarono Andrea e Martino…
    Federico:”Finalmente…allora?”
    Andrea:”Tutto sistemato ma non parlate di nulla né con Agnese né con Emilia… per favore…” tutti annuirono… “Se non vi spiace ora vado…” Andrea uscì dalla stanza con la comprensione di tutti e prese i fiori che aveva lasciato a Dorina per portarli nella stanza di Agnese… Entrato salutò Emilia e la vide uscire… iniziò a sistemare i fiori nel vaso sul mobile accanto al letto di Agnese…
    Andrea:”Amore mio… eccomi di ritorno come promesso… ti ho portato dei fiori freschi sono certo che senti il loro profumo… certo… manca il fiore più importante ma domani te lo porterò promesso…” Andrea era di spalle e stava finendo di sistemare tutto…. non si accorse che Agnese stava muovendo le sue mani… e si stava riprendendo….
    Agnese:”Una rosa rossa…” disse con voce molto bassa…. Andrea non riflettè molto su quello che aveva appena sentito…
    Andrea:”Esatto amore mio, domani avrai la tua rosa rossa…” una volta dette queste parole si fermò di scatto e si girò felicissimo Agnese lo fissava sorridendo….. Si buttò subito accanto a lei sul letto… non poteva credere che aveva risentito la sua voce… senza quasi accorgersi talmente era abituato…
    Andrea:”Sei tornata!! Non ci credo…amore…” le baciava ogni parte del volto senza lasciarla parlare…
    Agnese:”Andrea…”
    Andrea:”SI…”
    Agnese:”Perdonami…”
    Andrea:”Perdonarti e di cosa? Ma cosa dici amore mio… è tutta colpa mia… non dovevi essere tu a stare così male…”
    Agnese:”Non volevo farti soffrire… io sentivo tutte le tue parole ogni cosa… e volevo tanto abbracciarti, e dirti quanto ti amo…”
    Andrea:”Puoi farlo ora…” disse ridendo mentre le lacrime di gioia stentava a fermarsi… la strinse forte…
    Agnese:”Ahi!”
    Andrea:”Scusa…. Ti fa molto male…”
    Agnese:”Passerà… sono sicura… Non ricordo molto però Andrea, cos’è successo…” Andrea la guardò Agnese non ricordava le sue ultime parole e forse neanche ciò che aveva visto…
    Andrea:”Ricordi dell’uomo che voleva spararmi e tu ti messi davanti a me come scudo?”
    Agnese:”SI questo si… ma c’è qualcosa che non ricordo….”
    Andrea:”Non preoccuparti amore mio col tempo ricorderai tutto…” Andrea sapeva che così non avrebbe saputo subito cosa aveva turbato Agnese e non si ricordava neanche che le sue ultime parole erano state per Loya… “Chiamo Martino, Emilia, Antonio e tutti gli altri….saranno tutti così felici… torno presto…” Agnese annuì e chiese a Dorina di aiutarla a sollevare un po’ i cuscini….
    Quella sera tutti restarono accanto ad Agnese ognuno seduto su u pezzo del letto… era mancata così tanto a tutti… parlava poco perché era debole ma Andrea le era accanto e vederla ridere e star meglio gli riempiva il cuore di gioia…
    Antonio:”E’ meglio se riposi ora… domani mattina torneremo…” le baciò la fronte… Emilia la strinse forte…
    Martino:”Ti voglio bene sorellina…”
    Agnese:”Anche io…” disse baciandolo sulla guancia… tutti uscirono restava solo Federico…
    Federico:”Non preoccupatevi ora vi lascio soli!!!” disse ridendo… poi si avvicinò all’orecchio di Agnese per sussurrargli qualcosa… “Grazie per esserti ripresa… grazie…”
    Agnese:”Grazie per aver aiutato Andrea…” il conte uscì prima che potesse commuoversi…
    Andrea:”Posso sdraiarmi accanto a te…”
    Agnese:”Certo…” Andrea si tolse gli stivali e la giacca e si mise di fianco a lei…
    Andrea:”Va’ tutto bene?”
    Agnese:”sono solo un po’… ferita!” disse ridendo… “Abbracciami…” Andrea la strinse contro il suo petto…”Ho avuto paura…”
    Andrea:”Anche io… davvero… ma ora è tutto a posto non devi più preoccuparti…riprenderemo la nostra vita rendendola ancora più bella di prima…”
    Agnese:”Andrea… mentre eri con me mi sembrava di aver sentito un certo discorso da parte tua…”
    Andrea:”Forse so a cosa ti riferisci…”
    Agnese:”E…?”
    Andrea:”Non c’è nulla che potrebbe rendermi più felice, prima però devi pensare a guarire…” Agnese felice, e incantata da Andrea lo baciò… “Certo non capisco perché l’ho dovuto sapere da tuo zio anziché da te… avevi forse paura?”
    Agnese:”No certo che no… è che speravo succedesse prima… volevo regalarti una bella notizia… ma non è successo…”
    Andrea:”Amore mio ma tu mi regali così tanto ogni giorno… non c’è alcuna fretta… sono sicuro che tra qualche tempo… avremo una bambina bellissima… come la madre…”
    Agnese:”Andrea io…” il giovane la fissò in modo dolcissimo…. “ti amo… solo questo…”
    Andrea:”Ora dormi… tesoro… devi riposarti non dimenticarlo…”
    Agnese chiuse gli occhi cullata dal movimenti del petto di aNdrea..

    Quella notte fu molto lunga per Cesare, arrivato a Torino si mise subito in un angolo di quel quartiere… senza che nessuno lo potesse infastidire… Si mise ad osservare ogni singolo movimento e chiese anche delle informazioni a un pover uomo che sembrava giacere in un angolo tra due mura da tempo e tempo forse lui aveva visto qualcosa… ma non ottenne nulla…

    Pochi giorni dopo Andrea stava facendo compagnia ad Agnese nella sua stanza e tutto sembrava normale… Martino aveva preparato una sorpresa per Emilia ed erano tutti e due felici nel gazebo davanti alla fontana dei giardini di RIvombrosa…
    Agnese:”Cosa guardi?” disse vedendo Andrea incantato alla finestra…
    Andrea:”Tuo fratello con Emilia… ha in mente una bella sorpresa per lei sai…”
    Agnese:”E’ quello che penso?”
    Andrea:”Certo… presto festeggeremo un altro matrimonio…” andò accanto a lei e la baciò…
    Nel giardino…
    Emilia:”Martino ti vedo agitato sicuro di sentirti bene…”
    Martino:”Si certo…” poi fece un lungo respiro… “Emilia so che ne abbiamo già parlato ma vorrei chiedertelo ora ufficialmente…”
    Emilia:”Dimmi…” disse in tono tenero…
    Martino:”Vuoi sposarmi Emilia?” La giovane gli gettò le braccia al collo e lo baciò più volte…
    Martino:”E’ un si?” chiese ridendo…
    Emilia:”Certo certo!!!!”
    Martino:”Ho già parlato con Antonio e tutto sarà pronto presto vedrai faremo una cerimonia piccola per poche persone…” Emilia lo guardava felice…
    Emilia:”Non ci posso credere…”
    Martino:”Invece devi farlo…”
    Emilia:”Dobbiamo dirlo ad Agnese subito… coraggio….” Insieme risalirono per il grande scalone… Non si accorsero però che alcuni soldati della guardia di sua maestà stavano entrando al galoppo dal cancello di RIvombrosa… Andrea sentì quel frastuono dalla stanza di Agnese e andò a vedere subito allarmato decise di uscire…
    Agnese:”Andrea dove vai!!”
    Andrea:”Aspettami amore mio torno subito…” Agnese non riusciva ancora ad alzarsi dal letto per questo appena uscito Andrea chiamò Dorina…
    Andrea incontrò Martino ed Emilia sull’ultima rampa di scale del castello…
    Andrea:”L’hanno saputo!!!”
    Martino:”Cosa?”
    Andrea:”Che lo sparviero è tornato! I soldati di sua maestà sono appena entrati…”
    Martino:”Andrea cosa dobbiamo…”
    Andrea:”Nulla nulla… sta fermo… ci hanno visto…”
    Due guardie scesero e un portavoce di sua maestà si fece avanti…
    Martino:”Non è come credete possiamo spiegarvi tutto il marchese…”
    Portavoce:”Conte… vi prego di ascoltare…” Andrea lo guardò perplesso… l’uomo diede ordine ai due di ammanettare Martino…
    Andrea:”Cosa fate!!!E’ me che volete!!!”
    Portavoce:”Nient’affatto… un uomo di fiducia di sua maestà ha dimostrato che il qui presente conte in realtà ha usurpato della bontà dei signori di queste terre…”
    Emilia:”Ma cosa dite!!!!” disse andando verso Martino…
    Portavoce:”E’ tutto riportato qui… Martino non è figlio di Fabrizio Ristori c’è un registro che attesta tutto… e come traditore andrà in prigione…”
    Andrea era senza parole Emilia si sentì svenire e si accovacciò sulle scale di RIvombrosa…
    Andrea fissava la scena, mentre i soldati lo portavano via…
    Credeva di essere lui a finire in prigione invece qualcosa di diverso e peggiore era venuto fuori…

    fine capitolo
     
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