Capitolo 11: Un vila inganno

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sisterchris88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Capitolo 11 Un vile inganno

    Andrea aiutato dai servi portò Emilia nella sua stanza… lei era in lacrime e non capiva cosa stava succedendo…
    Antonio:”Emilia guardami… respira andrà tutto bene… un malinteso che presto risolveremo…”
    Emilia:”Non capisco perché!!! Martino non ha fatto nulla di male Fabrizio l’ha riconosciuto!!! Non…”
    Andrea:”Emilia…non agitarti… andrò immediatamente a Torino con lui… vedrai lo riporterò qui da te però devi promettermi che tu non starai in ansia…” La giovane si voltò dalla parte opposta ad Andrea…
    Andrea:”Fallo per Martino…” non si girava… “Fallo per vostro figlio…” Emilia con le lacrime si voltò…
    Emilia:”Te lo prometto…”
    Uscì dalla sua stanza andando verso quella di Agnese dove sentiva strani rumori…
    Dorina:”No no!! Contessina vi prego!!!”
    Andrea:”Agnese! Cosa fai?” Agnese stava cercando di alzarsi in piedi andò subito da lei per risistemarla a letto…
    Agnese:”Cosa sta succedendo?”
    Andrea:”Agnese, calmati… ora ti spiego tutto…” Agnese lo guardò a lungo…
    Agnese:”Andrea voglio che mi dici la verità non mi devi proteggere solo perché sono in questo stupido letto…”
    Andrea:”Bene…” Andrea prese le mani fra le sue… “Sono venuti a prendere Martino… le guardie di sua maestà…”
    Agnese:”Che cosa?e perché!!”
    Andrea:”Dicono che ha tradito… perché in realtà lui non è figlio di Fabrizio Ristori…” Agnese sgranò gli occhi sconvolta… e iniziò ad agitarsi…
    Agnese:”Ma chi può pensare una cosa simile è assurdo!!! Totalmente assurdo!!! Mi rifiuto di crederlo! Martino è mio fratello mio padre l’ha riconosciuto… come può esserci qualcosa che lo accusa di questo…Andrea no io devo fare qualcosa per aiutarlo…” Agnese si stava muovendo sin troppo… e di colpo si fermò e una smorfia di dolore attraverso il suo volto e si portò una mano sulla fasciatura…
    Andrea:”Ehi… che succede…”
    Agnese:”niente… una fitta…” Agnese iniziò a piangere e Andrea l’abbracciò…
    Andrea:”Ti riporterò Martino a casa… vedrai…”
    Agnese:”Andrea… perché ci succedono queste cose assurde?”
    Andrea riflettè bene su cosa dire ad Agnese… l’aveva vista agitarsi sin troppo….
    Andrea:”Non lo so amore mio… ma ora risolviamo questa situazione… andrò a Torino e Martino tornerà a casa con me… vedrai… come possono non credere alla buona fede di tuo padre…”
    Agnese:”Se sono venuti a prenderlo devono avere una prova qualcosa… Vai nella biblioteca… c’è un ripiano che contiene dei documenti di famiglia, lì troverai l’atto in cui mio padre riconosce Martino portalo con te… ti sarà utile vedrai…”
    Andrea:”Grazie…. Vedrai… sistemeremo ogni cosa…solo non vorrei lasciarti…”
    Agnese:”Nemmeno io…tornerai presto vero?”
    Andrea:”Non più di due giorni te lo prometto…”
    Agnese:”Saranno i due giorni più lunghi della mia vita…”
    Andrea:”Promettimi che non ti alzerai dal letto e farai tutto ciò che ti dirà il medico e non sarai agitata sempre…Agnese? Prometti!”
    Agnese:”E va bene prometto….” Disse sorridendo… “Però se vuoi davvero che io stia tranquilla porta con te Federico…per favore… non mi va’ di saperti solo a Torino…”
    Andrea:”Se ti fa stare meglio lo farò… Ora vado… prima risolviamo questa faccenda prima potrò portarti a fare un bel bagno…” gli disse sorridente…
    Agnese:”E io cercherò di guarire molto in fretta!”
    Si baciarono e Andrea indietreggiò fino a raggiungere la porta continuando a fissarla… le mandò un bacio con la mano ed uscì… Agnese tornò cupa e pensierosa…
    Andrea raggiunse la biblioteca dove anche Federico era pronto per andare con lui, arrivò però Antonio…
    Antonio:”Andrea se doveste avere dei problemi chiedete del prefetto Terrazzani…è una persona legata alla famiglia Ristori, ed è rimasto al servizio di sua maestà e gode di stima e rispetto tra le cariche a corte…”
    Andrea:”Sono sicuro che ci sarà utile…”
    Antonio:”Martino mi ha accennato dei vostri discorsi se qualcuno vuole fare del male alla nostra famiglia il vero obbiettivo era togliere questo titolo nobiliare a Martino, avranno giocato sul fatto che Fabrizio ha scoperto della sua esistenza a dieci anni, viveva in una locanda a Torino… credo tu la conosca…”
    Andrea:”Si certo…”
    Antonio:”E della madre nessuno ha mai saputo nulla, lui ha conosciuto come madre solo Elisa, quindi qualunque cosa ti dicano…”
    Andrea:”Non preoccuparti, so far valere le mie idee…” gli disse dandogli una pacca sulla spalla “Piuttosto ti affido Agnese ed Emilia…”
    Antonio:”Sta tranquillo…”

    I due presero i cavalli e iniziarono a galoppare verso Torino, si stava facendo sera, nonostante questo proseguirono senza fermarsi. Arrivati a Torino Andrea chiese ospitalità alla principessa di Carignano che non si tirò indietro e col suo aiuto furono subito accolti dal capitano delle guardie del re… Federico restò ad aspettarlo fuori dal grande palazzo, davanti all’entrata…
    Capitano:”Quanta insistenza Marchese Van Necker…Spero abbiate dei buoni motivi…”
    Andrea:”Sono qui per chiedervi di liberare Martino Ristori, ciò di cui lo accusate è assurdo…”
    Capitano:”Marchese… sapete da quanto tempo sono al servizio di sua maesta?”
    Andrea:”No.”
    Capitano:”Dieci anni… e conosco tutte le casate del Piemonte…Tra cui anche i Ristori. Ma ora siamo un regno occupato lo capite vero? Francesi, ovunque.. in ogni scelta… ”
    Andrea:”state cercando di dirmi qualcosa capitano?”
    Capitano:”Dietro all’arresto di vostro cognato, c’è qualcuno di molto potente a corte… Qualcuno che ha portato questo…” il capitano estrasse un foglio dalla sua scrivania arrotolato, Andrea lo prese e lesse…
    Andrea:”E’ un registro?”
    Capitano:”Precisamente il registro della locanda in cui ha vissuto il conte Martino Ristori, la proprietaria fino al giorno della sua morte ha appuntato tutte le nascite delle sue ragazze, sapete per lei era un intoppo perché perdeva clienti se loro non potevano concedersi per via del loro stato… Tutti nomi sono riportati con le iniziali, la madre del conta non è conosciuta, ma ci sono scritte alcune date accanto e non coincidono con la presenza del conte Ristori in Piemonte… Fabrizio Ristori è partito un anno prima della data che è riportata come nascita di Martino, e come ben sapete non può essere considerato suo padre…”
    Andrea era assolutamente sconvolto…. Ma iniziò a credere che nessuno aveva mai avuto nulla da dire quando Fabrizio riconobbe Martino, e per trovare quel registro qualcuno doveva aver cercato con cura delle prove… altrimenti non sarebbe mai venuto a galla, sarebbe rimasto tra la polvere di quella locanda…
    Andrea:”Non vi insospettisce il fatto che avete solo un foglio e non un registro completo?e guarda caso solo il foglio che accusa Martino…”
    Capitano:”Marchese! Portate qui qualcosa che mi dica che questo foglio non dice la realtà e io vi credero…”
    Andrea:”Questo non basta….” Disse posando l’atto di riconoscimento di Fabrizio sul tavolo del capitano…
    Capitano:”A me basta, ma ci sono i francesi caro marchese Van Necker…e loro stanno compiendo molte ingiustizie pur di avere sempre più denaro e potere dalla nostra aristocrazia…”
    Andrea:”Voglio sapere chi è stato!!!chi si è dato tanto disturbo per questo… chi ha denunciato tutto questo a voi?” il capitano lo guardò a lungo….
    Capitano:”Marchese ve lo dico ma nessuno dovrà mai sapere che l’avete scoperto da me…”
    Andrea:”Avete la mia parola…”
    Capitano:”il Marchese Le Miriè…”
    Andrea:”Cosa! Non è possibile!!!”
    Capitano:”Conoscete un francese più potente a corte? Tanto da non poter far uscire il conte Ristori ora dalla prigione?” il capitano lasciò Andrea solo in quello studio…

    Federico stava passeggiando nervosamente fuori dal portone… guardava gli strani movimenti di Torino, ormai era quasi notte. Improvvisamente il rumore di una porta laterale al castello che si chiudeva violentemente, attirò la sua attenzione… una guardia scaraventò in terra una donna… Federico corse da lei… pensando a quale uomo poteva trattare così una donna… avvicinandosi sentì che la giovane singhiozzava… La ragazza aveva in dosso un vestito semplice ma molto bello, capelli raccolti semplicemente, molto scuri…
    Federico:”State bene?” disse porgendogli la mano… la giovane che non aveva mai sentito nessuno rivolgersi a lei in quel modo alzò la testa e lo guardò…
    Una sguardo intenso, inaspettato, profondo… Federico vide in quegli occhi verdi una sofferenza profonda… e anche lei notò che un velo di tristezza offuscava i suoi…
    Ragazza:“No prego lasciatemi…” Federico insistette e l’aiuto ad alzarsi la giovane si spolverò il vestito…
    Federico:”Chi può trattare così una nobildonna?Ditemi chi è stato provvederò io stesso a fargli capire che non è il giusto modo…”
    Ragazza:”Non sono cose che vi riguardano…” disse abbassando lo sguardo… la giovane se ne stava andando…
    Federico:”Aspettate… ” disse Federico afferrandole il braccio… “Siete ferita…” indicò un taglio sotto al polso…
    Ragazza:”Va’ tutto bene siete molto gentile… non sta bene che voi stiate qui con me a quest’ora…”
    Federico:”Lasciate giudicare a me con chi sia meglio farmi vedere…qual è il vostro nome?” La ragazza fissò Federico a lungo, non si era mai fidata di nessuno nella sua vita eppure qualcosa le diceva che la sua gentilezza era vera e sincera…
    Chiara:”Chiara… il mio nome è Chiara…” Federico le sorrise dolcemente…
    Federico:”Avete un nome soave… lasciate che vi porti da un medico…”
    Chiara:”Farò da sola…. Grazie… ora devo andare… perdonate…”
    Federico:”No! Aspettate! Vi accompagno non sta bene che andiate…” ma mentre Federico finiva di parlare Chiara era già in fondo alla via…a piedi stava raggiungendo la sua abitazione…
    Federico restò incantato a fissare la sua sagoma che stava svanendo…
    Andrea:”Eccomi…” Andrea era arrivato dietro di lui… ma notò che Federico era perso nei suoi pensieri… “Federico!!! Mi sono perso qualcosa?”
    Federico si voltò…
    Andrea:” Va’ tutto bene?!”
    Federico:”Io? Si si sto bene… solo c’era una donna prima qui….e…”
    Andrea:”La strada è deserta…”
    Federico:”Ti giuro che era qui… è stata cacciata dal castello, era ferita, ma è voluta andare via sola e io…”
    Andrea:”Ehi ehi calma!”
    Federico:”Si hai ragione…come è andata col capitano?”
    Andrea:”Ho scoperto chi c’è dietro a tutto questo, purtroppo qualcuno di potente di sicuro più di me…”
    Federico:”E cosa vuoi fare ora arrenderti?”
    Andrea:”Oh certo che no! Ora andremo a riposare e domani dovremo inventarci qualcosa io voglio riportare a casa Martino, l’ho promesso a Agnese e Emilia…”
    Insieme montarono a cavallo e tornarono dalla principessa di Carignano… Federico non riuscì a chiudere occhio nelle sue stanze era preoccupato per Martino, ma continuava a pensare anche al volto di Chiara… Andrea invece uscì in giardino e andò di nuovo nel posto in cui lui e Agnese avevano parlato alla festa per la prima volta… si ricordo ogni momento, avrebbe voluto Agnese accanto…
    La giovane non riusciva a riposare… era in ansia… quando Dorina passò da lei era ancora sveglia…
    Dorina:”Dovreste riposare…”
    Agnese:”Mi manca molto…”
    Dorina:”Ma tornerà presto non temete…”
    Agnese:”Lo so… ma ogni volta che ci separiamo finchè non torna è come se mancasse una parte di me…” Dorina le sorrise…
    Dorina:”Starò con voi finchè non dormirete…” Agnese annuì felice…

    La mattina dopo, Andrea era pronto per partire di nuovo per andare in centro a Torino per cercare di parlare col Marchese Le Miriè voleva capire perché quell’uomo ce l’aveva con loro…
    Andrea:”Eccoti finalmente! Notte insonne?”
    Federico:”In un certo senso… cosa ci aspetta oggi?”
    Andrea:”Purtroppo non c’è molto da fare… L’unica cosa che potrebbe aiutarci è trovare qualcuno che all’epoca in cui Martino è nato fosse presente… ma non è semplice…non saprei…”
    Federico:”Potremmo andare alla locanda… vedere se qualcuno può aiutarci, Agnese sa benissimo che Martino è figlio di Fabrizio mi dicevi ieri che qualcuno sta ingannando tutti noi… coraggio possiamo trovare le prove!”
    Andrea:”Ma certo la locanda!!!” disse dandogli una pacca sulla spalla… “Non ti facevo così perspicace…”
    Federico:”Io l’ho sempre sostenuto!” disse ridendo…
    Salutarono la principessa e andarono verso la locanda… sulla strada Andrea sentì il suo nome e qualcuno che li chiamava…
    Andrea:”Cesare!” Scese da cavallo per parlare con lui si appartarono sulla strada…
    Cesare:”Stavo tornando a palazzo… la marchesina come sta?”
    Andrea:”Meglio si sta riprendendo è sveglia… sei riuscito a scoprire qualcosa…?”
    Cesare:”Effettivamente un uomo a cui ho dato delle monete mi ha indicato qualcuno che potrebbe aver compiuto quel gesto vive in una specie di bettola… l’ho spiato come mi hai chiesto…”
    Federico:”E?”
    Cesare:”E ieri notte una carrozza di un nobile si è fermata davanti alla sua abitazione…” Federico e Andrea si guardarono, pieni di speranze di poter scoprire chi aveva colpito Agnese….
    Andrea:”Hai visto qualcuno?”
    Cesare:”no… purtroppo era ben coperto, ma mi sono avvicinato per memorizzare lo stemma sulla carrozza…” Andrea lo guardò fiero…
    Andrea:”Bravo Cesare!!! Certo potremmo fare due chiacchiere con lui…. Lo Sparviero potrebbe o sbaglio?”
    Federico:”Andrea… il tempo è poco… va’ con Cesare a cercare quest uomo so che ci tieni più di quanto non mi dici… trovare chi ha fatto del male ad Agnese è ciò che più conta per te… io andrò alla locanda compito molto più semplice…”
    Andrea:”Sicuro?”
    Federico:”Certo!!!” Andrea lo abbracciò…
    Andrea:”Grazie per tutto quello che fai!!”
    Federico montò in sella andando verso la locanda… Cesare e Andrea andarono dalla parte opposta…. Arrivarono davanti ad un abitazione mal ridotta e iniziarono a bussare… ma nessuno rispondeva…
    Cesare:”Entriamo?” Andrea annuì e sforzarono la porta… aprendo però trovarono una macabra scoperta… Riverso sulla sedia con un bicchiere di vino ancora in mano… l’uomo era morto…
    Andrea:”Dannazione! Quell’ uomo che hai visto ieri sera deve averlo ucciso… e a giudicare da questa scena l’ha avvelenato…”
    Cesare:”Sarei dovuto entrare prima Andrea…”
    Andrea:”No Cesare ti avevo chiesto di agire così… hai pensato!” disse ridendo “Avrebbe potuto uccidere anche te… ora però non arriveremo mai a scoprire chi ha tentato di uccidere Agnese…”
    Andrea sconsolato uscì…
    Federico arrivò velocemente fuori dalla locanda…
    Continuava a ripensare a quella ragazza ed era totalmente assurdo per lui… perché non sapeva nulla di lei… eppure qualcosa era successo, guardandola negli occhi gli aveva lasciato una sensazione particolare…
    Entrando si sentì in imbarazzo era passato molto tempo da quando era entrato in un locale come quello, pieno di uomini ubriachi, donne mezze nude, e pronte per essere al servizio di altri uomini…
    Subito venne notato da una cameriera…
    “Signore volete bere?”
    Federico:”Oh no no! Vorrei parlare con la persona che gestisce questo…ehm…” pensò a come definirlo… “questo posto!!!” la ragazza annuì e si spostò…
    “Porta il signore di sopra, vuole parlare con il grande capo… se sei fortunata toccherà di nuovo a te! Tutti i nobili scelgono te!” Federico non badò alle parole di invidia della ragazza… ma quando si voltò e vide chi doveva portarlo di sopra resto sconvolto… e anche la ragazza impallidì di colpo…
    Federico:”Chiara?”
    La giovane cercò di sistemarsi il vestito e ricomporsi, ma si sentiva in imbarazzo… Federico era pietrificato…

    Federico non sapeva nulla di lei, se non il suo nome che era molto bella, eppure vedendola li qualcosa gli strinse il cuore…
    Chiara:”Conte Besci… prego…” disse indicandogli la direzione. Federico restò attonito che fosse possibile che non si ricordava di lei…
    Federico:”Aspettate…” le toccò le spalle scoperte per via del vestito molto scollato… “Non vi ricordate il mio volto? Ieri sera… ”
    Chiara:”No signore. Mi dispiace. C’è forse qualcosa di importante che mi dovrei ricordare?”
    Federico:”Nulla, non temete. ” disse piuttosto perplesso. Chiara si voltò per precederlo nelle stanze di sopra… la giovane fece un lungo respiro poi Sali le scale accertandosi che Federico la seguisse, arrivarono in una stanza le chiuse la porta e restarono soli.
    Chiara:”Cercate qualcosa in particolare? Credo dovrete accontentarvi del mio aiuto la nostra padrona non può venire…”
    Federico per un attimo tornò in se stesso e distolse i suoi pensieri da lei pensando che doveva fare del suo meglio per essere di aiuto a Martino…
    Federico:”Cercavo un registro della locanda di circa vent’anni fa o anche più… dove venivano segnate le gravidanze delle ragazze che lavorano qui…” per un attimo rifletté se anche lei facesse la stessa vita di tutte le altre ragazze di quella locanda…spero che fosse una semplice cameriera…
    Chiara:”Non esiste nulla di tutto ciò…”
    Federico:”Vi prego….” Le sfiorò la mano… “So che non è la verità è molto importante, è la sola speranza per salvare un caro amico…”
    Chiara:”Se scoprono che vi ho permesso di vedere quel registro, mi tortureranno…”
    Federico non disse nulla, Chiara accennò ad un sorriso e lui sentì di nuovo quella stretta intorno al suo cuore… sapeva benissimo quando era stata l’ultima volta che l’aveva avvertita… Federico notò che sorridendo il volto di Chiara era ancora più bello e luminoso nonostante in quella stanza non vi fosse quasi luce…
    Andò in un vecchio baule e tirò fuori tre piccoli quaderni ingialliti…
    Chiara:”Questi sono quelli conservati prima della morte di Checca, la vecchia padrona… Forse troverete ciò che vi serve andrò fuori a controllare che nessuno arrivi o entri e vi scopra….”
    Federico:”Chiara…” la giovane alzò lo sguardo e riuscì a guardarlo negli occhi… poi intimidita si tirò indietro… perché quello sguardo le metteva imbarazzo e soggezione… “Grazie…”
    Chiara restò stupita da quelle parole…
    Chiara:”Non sono abituata a sentire queste parole…. Ma Grazie a voi per ieri sera…” Federico attonito la guardò…
    Federico:”Allora vi ricordate?”
    Chiara:”Si, signor conte… ma vedete nessun uomo mi ha mai trattato con un tale rispetto o gentilezza come voi… per tanti anni ho visto uomini avvicinarsi a me solo per un motivo… ”
    Federico sentì un brivido freddo che le percorse la schiena…dunque aveva intuito bene…
    Federico:”Quindi voi qui siete una di… quelle…” Federico non riusciva a trovare le parole più adatte per non ferirla…
    Chiara:”Non datevi pena per me , conte Besci… sono solo una cameriera in questa locanda…” così dicendo uscì lasciando Federico più rilassato e si mise a controllare i registri in cerca della date in cui Martino era nato era l’unico modo per dimostrare che era figlio di Fabrizio, e non che la sua adozione fosse stata tutto un inganno.

    Andrea, nel frattempo, non voleva lasciare nulla di intentato tornò a corte e nonostante fosse molto preoccupato per l’uomo morto che avevano trovato con Cesare, chiese di poter parlare col prefetto Terrazzani, la guardia disse che al momento non poteva riceverlo, ma Andrea insistette…
    Andrea:”Dite al prefetto che la famiglia Ristori ha bisogno di lui.”
    Dopo pochi minuti Andrea riuscì a vedere il prefetto. Sempre molto serio, ma molto disponibile….
    Andrea:”Prefetto sono il marchese Andrea Van Necker…” per un attimo il prefetto lo guardò perplesso… Allora Andrea continuò… “Marito della contessina Agnese Ristori….”
    Terrazzani:”Prego Marchese… ditemi cosa accade farò di tutto per aiutarvi…”
    Andrea iniziò a spiegare tutto ciò che stava accadendo… Il prefetto ascoltò ogni parola… preoccupandosi anche molto…
    Andrea:”Ora sono qui per chiedervi col potere che voi avete di poter rilasciare il conte Ristori…”
    Terrazzani:”Io non capisco come abbiano potuto mettere in dubbio questa cosa… io ero presente nel periodo in cui Fabrizio riconobbe Martino, e di certo non fu un inganno!!!”
    Andrea:”Tutti lo sanno… anche chi sta giocando questo scherzo alla nostra famiglia…”
    Terrazzani:”Avete idea di chi possa essere?”
    Andrea:”Forse… ma la cosa importante ora è che Martino torni a casa…”
    Terrazzani:”Aspettate qui… credo di poter fare qualcosa…” uscì e Andrea restò ad aspettare… dopo pochi minuti vide la porta che si apri ed entrare due gendarmi con Martino al seguito…
    Andrea corse ad abbracciarlo…
    Martino:”Andrea!”
    Andrea:”Come va’?”
    Martino:”Ormai la prigione è come una seconda casa!” disse scherzando…
    Terrazzani rientrò e chiese alle guardie di andare via e togliere le catene a Martino…
    Andrea:”Significa che…”
    Terrazzani:”Significa che il nome dei Ristori mi sta a cuore… ho ottenuto una deroga… Martino potrà tornare a casa oggi stesso… ma ci saranno due gendarmi al vostro seguito che controlleranno che non si allontani da Rivombrosa.. ma soprattutto avrete due giorni per dimostrare che ciò che dite è vero…”
    Martino:”Cosa vuol dire?”
    Andrea:”Ho capito vi riferite alla prova di cui vi parlavo prima…”
    Terrazzani:”Non sono io che ne ho bisogno, ma qualcuno che ci teneva proprio a creare questo problema… portatela e sua maestà revocherà ogni cosa… Ho garantito io per voi…” Andrea si sentì onorato insieme a Martino che gli strinse la mano e lo abbracciò…
    Martino:”Grazie…”
    Terrazzani:”Di nulla… ho giurato ad Elisa che vi avrei sempre aiutato e non ho intenzione di rimangiarmi la parola…”
    Andrea:”Prefetto grazie, vedere persone come voi mi fa pensare che in futuro in Piemonte forse avremo una vera giustizia…” Terrazzani sorrise ad Andrea e poi si congedarono…
    Uscirono insieme e risalirono a cavallo, andando verso il palazzo della Principessa di Carignano… seguiti dai due gendarmi di Terrazzani….

    Federico nel frattempo richiamò Chiara chiedendogli di rientrare…
    Chiara:”Avete trovato ciò che vi serviva?”
    Federico:”Mancano delle pagine… potreste sapere come mai?”
    Chiara:”Non ne ho idea….”
    Federico:”Chi altri accede a questa stanza…”
    Chiara:”Conte… è una locanda… chiunque può accedere soprattutto i clienti… nobili…” Federico annuì e si preparò ad andare via…
    Federico:”Vi ringrazio della vostra cortesia… Chiara… ma ora è meglio che vada…”
    Chiara lo accompagnò sotto fino al suo cavallo… prima di salire Federico si voltò a guardarla un ultima volta… notò che la giovane aveva dei lividi sulla schiena… e notò anche che il graffio della sera prima non era stato medicato… Federico entrò dentro e chiese dell’acqua e una benda… chiese a Chiara di sedersi ad un tavolo fuori ed iniziò a pulire la sua ferita…
    Chiara:”Perché lo fate?”
    Federico:”Perché non sopporto di vedere che vi prendete cura di voi… tutte le donne di questa locanda sono uguali… ma voi siete diversa… avete qualcosa… ” Chiara abbassò lo sguardo…
    Federico iniziò a bendarle il braccio lentamente le sue dita sfioravano la pelle di Chiara… e la giovane notò lo sguardo serio e impegnato di Federico… nessuno si era mai preso cura di lei così almeno dalla morte dei suoi genitori…
    Federico:”Ecco fatto… così va’ molto meglio… eviterete un infezione…” salì a cavallo…. “Abbiate cura di voi… ”
    Chiara:”Anche voi conte… ” Chiara alzò il braccio in segno di saluto e lo vide allontanarsi…
    Si toccò il braccio fasciato e rientrò sentendo che la chiamavano…

    La principessa stava riabbracciando Martino quando furono raggiunti anche da Federico…
    Andrea:”Dimmi che porti buone notizie…”
    Federico:”Temo proprio di no… mancano alcune pagine da quel registro e guarda caso quelle che ci sarebbero utile…”
    Andrea:”Qualcosa mi dice che non è una coincidenza…”
    Martino:”grazie per tutto quello che fate…”
    Andrea:”Non preoccuparti… ora torniamo tutti a Rivombrosa… ho promesso ad Agnese ed Emilia che ti avrei riportato subito…”
    Martino:”In un certo senso ci sei riuscito!” tutti e tre risero….
    Salutarono la principessa e si misero in sella per tornare a casa…

    Agnese nel frattempo era a letto che leggeva… quando sentì bussare alla porta per un attimo si illuminò il suo viso….
    Emilia:”Disturbo?”
    Agnese:”Ma certo che no vieni…”
    Emilia:”Credevo dormissi…”
    Agnese:”No, è inutile non riesco…Sai quando ho sentito bussare per un attimo…”
    Emilia:”Speravi fosse Andrea lo so.. come ti senti?”
    Agnese:”Stanca e preoccupata… perché nella nostra famiglia deve succedere sempre qualcosa…?”
    Emilia:”Non preoccuparti oggi sono molto ottimista non so perché ma sento che tutto andrà a posto… fidati di me…”
    Agnese:”Voglio crederlo con tutta me stessa…”
    Emilia:”E fallo… non resterai delusa…forse è questo piccolino che mi dà forza ma da quando so che avremo un figlio riesco ad affrontare tutti i momenti di sconforto…”
    Agnese:”E’ bello sentirti dire queste parole… spero di poter sentire presto questa sensazione…”
    Emilia:”Succederà vedrai…” Sentirono il rumore dei cavalli nel cortile e subito i loro volti si lasciarono andare ad ampi sorrisi, Emilia scese subito sotto e Agnese non potè alzarsi dal letto…
    Chiamò Dorina…
    Andrea, Federico e Martino erano arrivati lasciarono i cavalli ai servi, e quando Martino vide Emilia scendere dalle scalinate fu felicissimo di vederla…e la strinse forte a se baciandola…
    Emilia:”Grazie per averlo riportato a casa Andrea…”
    Andrea:”Era una promessa!”
    Emilia:”Perché le guardie?”
    Martino:”Una piccola condizione, saranno i miei angeli custodi ma non importa ti spiegherò tutto…”
    Andrea:”Vi spiace io andrei…” tutti gli fecero spazio per salire di sopra dalla sua Agnese… quando arrivò alla porta della sua camera se la ritrovò davanti in piedi con l’aiuto di Dorina… Il volto di Agnese si illuminò vedendo Andrea e subito il giovane la prese tra le sue braccia sollevandola, e riportandola sul letto, Dorina li lasciò soli…
    La baciò felice di rivederla…
    Andrea:”Amore mio… mi sei mancata… ma non ho smesso di pensarti un solo istante…”
    Agnese:”Anche io… sei riuscito a riportare Martino?” Andrea sorrise a Agnese lo strinse forte….
    Agnese:”Grazie grazie! Non sai quanto avevo bisogno di questa bella notizia…”
    Andrea:”Dovevo farlo… è la cosa giusta… non è stato facile… ma ce l’abbiamo fatta…” Andrea si tolse il mantello e si sedette sul letto poi guardò fuori….
    Andrea:”E’ una bella giornata…. Fa caldo…”
    Agnese:”Si lo vedo… che cosa vuoi fare?”
    Andrea uscì chiedendo a Dorina di preparare delle cose per lui e Agnese, poi tornò da lei e la prese in braccio…
    Agnese:”Aspetta aspetta! Andrea dove stiamo andando?”
    Andrea:”Tu ti senti bene?” la giovane sorrise entusiasta… “Allora possiamo andare ovunque…”
    Scesero insieme nelle scuderie e presero una carrozza la più comoda, Martino li vide passare e Agnese non riuscì neanche a salutarli…
    Martino:”Ma come? Dove andate?”
    Andrea:”Non preoccuparti torneremo entro poche ore!”
    Agnese:”Martino sono felice di saperti a casa!” disse ridendo… non sapeva cosa aveva in mente Andrea ma era molto agitata… Andrea prese tutte le cose preparate da Dorina e salì nella carrozza… salutò gli altri….
    Martino:”Non c’è nulla di male dopo quello che ha passato vedere quel sorriso sul suo volto è il regalo più bello… insieme a te e nostro figlio…” disse guardando la sua Emilia… che si lasciò stringere…
    Agnese era divertita nel vedere Andrea davanti a lei al posto del cocchiere…
    Agnese:”Scusi cocchiere dove mi sta portando?”
    Andrea:”Madame… suo marito mi ha detto di condurla al vostro appuntamento…” Agnese allora capì tutto…
    Arrivarono nei pressi del torrente prima Andrea andò a sistemare alcune cose poi tornò per prendere Agnese in braccio… e portarla a riva…
    Andrea:”Eccoci…” la adagiò su una coperta e accanto tutto era pronto per mangiare qualcosa insieme senza che nessuno disturbasse quel momento…
    Agnese:”Andrea… è stupendo! Il nostro appuntamento….”
    Andrea:”Te l’avevo promesso tesoro…” la baciò… e si tolse la giacca sedendosi dietro di lei la strinse forte…
    Agnese:”Ma non potremo fare il bagno… sai la mia ferita… Antonio di certo se sa della nostra follia non sarà felice!”
    Andrea:”Non pensarci! E poi sono sicuro che anche senza il bagno riusciremo a divertirci…” Agnese annuì…
    Agnese:”Avevo proprio voglia di stare sola con te… dopo tutto quello che è successo…”
    Andrea:”Anche io… credi finiranno mai le prove per noi?”
    Agnese:”Non lo so… spero di si! Ma qualunque cosa accada ormai possiamo affrontare ogni cosa…”
    Andrea:”Hai ragione amore mio…dammi la mano…” Agnese se la lasciò prendere… e Andrea la portò sul suo cuore…“ senti il mio cuore che batte… non so per quanto ancora lo farà… ma finchè accadrà io voglio che ogni battito del mio cuore sia accanto a te… sempre… non scordarlo mai…”
    Agnese lo baciò… Andrea si alzò per sistemare delle sterpaglie intorno a loro… Agnese però riflettè sulle parole di Andrea… non sapeva perché ma sentiva che c’era qualcosa…
    Andrea si fermò a guardare quel torrente dove avevano vissuto tanti momenti…
    Agnese:”Andrea… ciò che mi hai detto è bellissimo… ma… sento che non mi dici qualcosa… abbiamo forse un'altra prova da superare?”
    Andrea:”Non riesco a nasconderti nulla…” Agnese divenne scura in volto… “Martino ha bisogno di quel documento per essere scagionato abbiamo riflettuto bene mentre tornavamo e sappiamo chi c’è dietro questa storia… il marchese Le Miriè… ed è da lui che dobbiamo andare a riprenderlo…”
    Agnese:”Cosa? Andrea ma che dici? Come farai! Non te lo consegnerà mai!”
    Andrea:”A me no ma allo Sparviero si!”
    Agnese:”No! No! Andrea!” si alzò in piedi appoggiandosi al loro albero….
    Andrea:”Per favore sta calma…”
    Agnese:”Come posso stare calma!? Vuoi introdurti nel palazzo di quel marchese per trovare una prova che non sai nemmeno dov’è Andrea se ti scopre!!! Se ti scopre… lui… ti ucciderà non sappiamo perché ce l’ha tanto con noi…”
    Andrea:”Guardami…. Non mi scoprirà vedrai…. Sta calma… saremo veloci e lui non si accorgerà di nulla… qualcuno ci aiuterà… ti preog Agnese volevo dirtelo perché non dobbiamo nasconderci le cose… ma ti prometto che non accadrà nulla… ma io devo aiutare tuo fratello e solo io posso riuscire a recuperare quella prova… lo capisci…” Agnese annuì e lo abbraccio forte…
    Agnese:”Sta attento Andrea… sta attento….” Andrea la strinse ancora più forte e le baciò la testa… sapeva che non era facile ma non c’era altra via…

    fine capitolo....
     
    Top
    .
0 replies since 17/4/2008, 19:45   205 views
  Share  
.