Capitolo 13: Arrivi speciali

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  1. sisterchris88
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    Andrea e Agnese si alzarono mano nella mano e andarono accanto a Martino... Agnese si avvicinò ad Emilia…
    Martino:”Andatevene! Ora! Non costringetemi a prendere decisioni più drastiche!”
    Marchese Le Miriè:”Oh coraggio conte… siamo venuti per portarvi i vostri omaggi non siete felice… sapete quanto noi teniamo alla vostra famiglia…” Martino si alterò ancora di più ma Andrea gli si mise davanti dando le spalle al marchese e gli sussurrò qualcosa all’orecchio…
    Andrea:”Non dargli corda così fai il suo gioco… non deve capire che sappiamo tutto di lui ora…” Martino annuì…
    Vittoria gli si avvicinò… e lo fissò a lungo…
    Vittoria:”Congratulazioni… il vostro è davvero un matrimonio riparatore!” disse ridendo…
    Martino:”Come ti permetti!?” Martino le andò vicino ed abbasso gli occhi “Vuoi che racconto a tutti il vero motivo per cui io e te non siamo mai stati una vera coppia non so chi dei due ne uscirebbe più danneggiato… contessa…” disse accentuando l’ultima parola con disprezzo…
    Martino:”Gradirei che voi vi allontanaste da questa sala!”
    Vittoria:”E perderci una scena così commuovente! Mai!”
    Il marchese si avvicinò ad Agnese e Andrea subito si mise davanti a lei…
    Marchese Le Miriè:”Contessa è una tale gioia vedervi completamente rimessa… abbiamo tutti temuto per la vostra vita… si è poi saputo di quel vile che ha osato colpirvi?”
    Andrea:”State lontano da lei!!!” disse senza alzare troppo la voce…
    Marchese Le Miriè:”Mi informavo solo della sua salute…”
    Martino:”Se ci tenete alla vostra fareste meglio ad andarvene… non pensate che l’avrete sempre vinta arriverà il giorno in cui pagherete…” Il marchese sogghignò…
    Martino prese per un braccio Vittoria e la condusse nella stanza accanto… restarono soli…
    Vittoria:”Un tempo avevi gusti migliori in fatto di donne…”
    Martino:”Perché?” Vittoria lo guardò sorridendo… “Perché con lui? Perché stai facendo di tutto per rovinare la mia famiglia?credevo te ne fossi andata per sempre!!! Cosa vuoi ancora da me!?”
    Vittoria:”Non credi di essere presuntuoso… non m’importa di te, o della tua stupida famiglia o della tua nuova moglie….”
    Martino:”Come puoi essere qui e non in prigione? È quello il tuo posto!”
    Vittoria:”Quando si hanno le conoscenze giuste e i giusti modo di fare si trova sempre un modo…Dovresti vedere la vita che conduco oserei dire meglio di prima…anzi sicuramente meglio della misera vita di campagna con te…”
    Martino:”Allora perché sei qui?”
    Vittoria:”Per godermi la tua faccia e quella di Emilia mentre rovino il giorno più bello della vostra vita! Te l’avevo detto che non ti conveniva liberarti di me!!!” dicendo questo uscì lasciando Martino molto perplesso…
    Andrea nel frattempo stava aspettando che il marchese Le Miriè lo liberasse della sua presenza…
    Marchese:”E’ un vero peccato che vi ostiniate a non voler diventare mio amico… caro marchese Van Necker avete solo da perdere voi… non credete…”
    Andrea:”Stando lontano da gente come voi si può solo trarre qualcosa di buono! Per l’ennesima volta vi invito ad abbandonare questo ricevimento… non costringeteci a chiamare le guardie…”
    Marchese:”Quanta fretta… fossi in voi non l’avrei fatto… ma ci rivedremo molto presto marchese… voi purtroppo avete molto a cui rispondere…e non a me… non la passerete liscia…”
    Il marchese andò via raggiungendo Vittoria…
    Andrea:”Nemmeno voi… lo giuro…”

    Martino tornò ed abbracciò Emilia…
    Emilia:”Non doveva succedere….”
    Martino:”Non è accaduto nulla…permettiamo loro di rovinare il giorno del nostro matrimonio?Non voglio queste lacrime…” asciugo i suoi occhi con le dita e la tirò su…. “Credi di riuscire a concedermi un ballo…?” Emilia sorrise felice e le disse di si…
    Andrea e Agnese erano stretti l’uno all’altra… vedendo Martino ed Emilia che nonostante la brusca interruzione non si erano lasciati abbattere…
    Agnese:”E’ così che dobbiamo reagire d’ora in poi… sempre…”
    Andrea:”Hai ragione…” Andrea senza dirle nulla la invitò a ballare… e i due iniziarono a danzare insieme a tutti gli altri… ormai il ricevimento stava per finire…
    Mentre ballavano Agnese chiese ad Andrea di fermarsi… e si aggrappò a lui…
    Andrea:”Che succede?”
    Agnese:”Ho bisogno di fermarmi…” disse cercando di ridere…
    Andrea:”Vieni coraggio siediti… ti faccio portare dell’acqua…”
    Agnese:”No Andrea portami a casa…”
    Andrea:”Sicura?A rivombrosa…”
    Agnese:”Andrea ho detto a casa…” Andrea le sorrise e aiutandola la portò nella loro nuova tenuta ormai finita… così quella sera Emilia e Martino potevano trascorrere dei momenti da soli a Rivombrosa…

    Nel frattempo Federico e Chiara passeggiavano insieme tranquillamente…
    Chiara:”Non credevo sarebbe stato così piacevole stare con te…”
    Federico:”E’ un complimento?” chiese sarcastico…
    Chiara:”Hai mantenuto la parola… è stato bello…”
    Federico:”Spero accada ancora…” di colpo la ragazza si fermò…
    Chiara:”Aspetta… non credo sia una buona idea… devi capire il problema non sei tu… ci sono molte cose complicate… non puoi sapere…”
    Federico:”Ho promesso di non chiedere nulla…vorrei poterti aiutare… ma sono certo di una cosa… che io ti vorrei accanto a me anche con tutti i tuoi segreti… è la prima volta dopo tanto tempo che mi sento così…” Chiara lo guardò piena di dolcezza…
    Chiara:”Forse non è stato un bene…”
    Federico:”No aspetta! Non scappare! Lascia decidere a me ciò che è bene e ciò che non lo è!”
    Chiara:”Io e te ci stiamo legando l’uno all’altra ed è totalmente assurdo!”
    Federico:”Cosa sta dicendo? Perché!!!”
    Chiara:”Mi sembra chiaro tu sei nobile io no… tu sei così leale… non riesci a nascondere nulla di ciò che provi… invece io…ho troppe cose di cui tu non sai nulla… non potresti mai accettare la mia vita… mai…”
    Federico:”Chiara…a volte nella vita bisogna fidarsi delle persone… prima mentre ridevamo, parlavamo… anche tu sentivi quella sensazione che avevo io…. Forse per te è presto ma col tempo mi dirai tutto ciò che oscura la tua vita… e io ti aspetterò… tutto il restò non conta ai miei occhi… conta solo che il mio cuore è tornato a battere…” Chiara si avvicinò a lui… e Federico le mise una mano sul volto….
    Chiara:”Io… ho bisogno di te….” Non riuscì a dire altro… e Federico la baciò senza pensarci… temeva che lei l’avrebbe rifiutato… invece ne seguirono altri di bacio appassionati….
    Federico:”Posso accompagnarti…”
    Chiara:”Certo ma fin dove lo deciderò io…” Federico non obbiettò ormai aveva capito che doveva darle i suoi tempi, e quando se la sentiva le avrebbe detto tutti i suoi segreti…

    Quella sera Andrea dedicò tutte le sue attenzioni ad Agnese non c’era ombra dei nomi di Loya, Saval o il marchese Le Miriè nella sua testa solo Agnese…
    Andrea portò Agnese nella sua stanza… e Dorina l’aveva aiutata a togliersi il vestito…
    Andrea:”Come ti senti?”
    Agnese:”Meglio…non darti pena per me…”
    Andrea:”Sei troppo pallida… vado a chiamare Antonio…”
    Agnese:”No! Andrea davvero mi basta che resti accanto a me…” Andrea le sorrise…
    Andrea:”Come preferisci amore mio… vado a prenderti un the caldo… ti farà bene… torno subito…”
    Agnese:”Ti aspettiamo…” Andrea non si accorse delle parole di Agnese… c’era solo lei nella stanza eppure… il ragazzo era talmente preoccupato che non ci fece caso…
    Quando Andrea risalì però…Agnese stava già dormendo… Andrea le si avvicinò dolcemente la coprì… e le sistemò il cuscino… infine la baciò e si preparò anche lui per mettersi accanto a lei…
    Emilia e Martino rientrarono presto, e insieme giravano mano nella mano per i corridoi di Rivombrosa tutto era così tranquillo e loro erano felici oltre ogni dire…
    Insieme andarono nelle loro stanze pronti a trascorrere la loro prima notte insieme… e a iniziare ufficialmente una nuova vita, con il loro splendido bambino che di li a poco sarebbe entrato nelle loro vite…

    La mattina dopo dalla finestra della stanza di Agnese e Andrea si sentivano solo i rumori della natura… era anche per questo che adoravano la loro nuova casa… Andrea era girato su un fianco che guardava Agnese che dormiva…iniziò a spostarle i capelli finchè la giovane non aprì gli occhi sotto lo sguardo premuroso di Andrea…
    Andrea:”Buongiorno amore mio….”
    Agnese:”Eh si.. oggi è proprio un buongiorno… auguri Andrea…” lo baciò e si rannicchio sul suo fianco…
    Andrea:”Hai ripreso colore forse avevi solo bisogno di riposare un po’…” Agnese sorrise…
    Agnese:”sicuramente…Allora non sei curioso….?”
    Andrea:”Per cosa?”
    Agnese:”Per il tuo regalo…” Agnese lo fissò…
    Andrea:”Veramente vorrei che prima finissi di dirmi ciò di cui mi accennavi ieri al ricevimento…”
    Agnese:”E’ la stessa cosa tesoro…” Andrea la fissò stupito…
    Andrea:”D’accordo allora voglio vedere questo regalo…” Agnese si mise a ridere…
    Agnese:”Credo che non sarà facile… ora…” Andrea non capiva… Agnese non disse nulla prese la mano di Andrea e se la mise sul ventre… in attesa di vedere il viso di Andrea illuminarsi… infatti quando il giovane capì, la sua reazione fu di pura felicità…
    Andrea:”Non è possibile!”
    Agnese:”Si si invece… te lo assicuro!” Andrea si alzò in preda alla gioia e alla felicità…
    Andrea:”Non ci credo… io… noi… amore mio ma questo è il regalo più bello, il più inaspettato… il pi dolce… io non ho parole…” la strinse forte e poi le baciò il ventre… Agnese si alzò e Andrea la prese in braccio facendola volteggiare…
    Agnese:”Fermo fermo! Non vorrei star male anche oggi…” Andrea era commosso… aveva le lacrime agli occhi dalla felicità e anche Agnese era radiosa… continuavano a starsene abbracciati guardandosi…
    Andrea:”Noi… avremo un figlio… no no Agnese… io… non riesco a dire niente se non che ti amo! Sono l’uomo più felice del mondo!” disse baciandola ancora più forte…
    Continuarono ad essere felici sorridendosi e lasciando trasparire la loro gioia con ogni gesto…

    A Torino, il marchese Le Miriè e Vittoria non promettevano nulla di buono…
    Vittoria:”Non riuscirete mai nel vostro intento… per avere quel denaro dovete provare che Andrea e Agnese non stiano più insieme almeno questo… ma temo che non riuscirete… niente riesce a scalfire il loro amore…”
    Marchese:”Solo una circostanza può piegare l’amore…. La morte…” Vittoria lo guardò quasi spaventata… “Ricordate le ciò che mi avete detto del vostro ultimo colloquio con vostra sorella…? Il marchese Van Necker ha trovato suo padre a Venezia…”
    Vittoria:”Questo come vi aiuterà?”
    Marchese:”Troverò io il modo… forse questa volta funzionerà…”
    Il marchese si alzò e uscì…

    A Venezia il padre di Andrea si era ripreso del tutto dalla malattia che lo aveva colpito negli ultimi tempi, riceveva quotidianamente lettere di Andrea e Agnese.. che lo rincuoravano… quel pomeriggio ne stava leggendo una nel suo giardino quando Angelica gli portò un liquore…
    Alberto:”Angelica ordina che venga preparata la mia roba partirò per Torino nei prossimo giorni…”
    Angelica:”Raggiungete Andrea…”
    Alberto:”Si. I medici mi hanno rassicurato… posso farcela ho una cosa molto importante da fare non potrei mai rinunciare…e poi voglio vedere questa terra che lo ha tanto incantato…”
    Angelica:”Sono felice…darò subito disposizioni…” si congedò e lascio Alberto che felice pensava al giorno in cui avrebbe riabbracciato Andrea…

    Passò qualche settimana dal matrimonio di Martino ed Emilia, la coppia era felice e viveva tranquillamente gli ultimi istanti prima dell’arrivo del piccolo… Agnese e Andrea avevano deciso di non dire nulla sulla loro felicità almeno per il momento, c’erano già molte cose a cui pensare per tutti… eppure non riuscivano a non provare qualcosa di unico ogni volta che ne parlavano…
    Uno dei primi luoghi in cui andarono fu il loro torrente…
    Agnese era seduta davanti ad Andrea con la schiena sul suo petto…
    Agnese:”Ci pensi mai a tutto quello che ci è successo?”
    Andrea:”Certo e devo dire che sono fiero di noi… ora siamo qui felici con il nostro bambino non credo possa esserci qualcosa di migliore al mondo…”
    Agnese:”Lo penso anche io…sai Andrea stavo pensando… forse potremmo dirlo… è vero ho paura… mia madre non è stata fortunata ha perso un figlio ma… sento che andrà tutto bene…”
    Andrea:”Quando vorrai lo faremo sapere anche agli altri sai benissimo che ciò che conta per me è la tua serenità… più di qualunque altra cosa…”
    Agnese:”E la storia di Corsini?”
    Andrea:”I suoi uomini sono sulle tracce di Saval forse per una volta non dovrà essere lo Sparviero ad occuparsi di questo…” Agnese lo baciò voltandosi verso di lui….
    Agnese:”Mi piace questa cosa…”
    Andrea:”ho detto forse amore mio!” Agnese si mise a ridere…
    Ad un tratto sentirono un cavallo arrivare… con suo stupore Agnese vide Martino correre verso di loro…
    Agnese:”E’ successo qualcosa? Emilia?”
    Martino:”Emilia sta bene… solo è arrivata questa lettera da Torino per Andrea…non promette nulla di buono temo…”
    Andrea la prese e l’aprì mentre la leggeva Agnese cercava di decifrare l’espressione sul suo volto…
    Andrea:”Sapevamo che sarebbe successo…”
    Agnese:”Devi andare per rispondere del fatto che hai rivestito i panni dello Sparviero?”
    Andrea:”Esatto…”
    Martino:”Andrea forse…”
    Andrea:”No, andrò subito… non c’è tempo da perdere chiarirò tutto… qui c’è scritto che i francesi hanno un nuovo generale… speriamo abbia un minimo di umanità…”
    Martino si allontanò lasciandoli un po’ soli…
    Agnese:”Vengo con te…”
    Andrea:”Non se ne parla… tu resti e ti riposi…”
    Agnese:”Andrea… non voglio che vai solo a Torino non ho altro da dire… quindi io verrò con te…”
    Andrea la fissò a lungo…
    Andrea:”Lo faccio solo perché non voglio contraddirti… ma la prossima volta si fa a modo mio… Agnese… devi essere pronta potrebbero anche arrestarmi per quanto ne sappiamo…”
    Agnese:”Non succederà…”
    Andrea:”Cosa te lo fa credere?”
    Agnese:”La speranza…” Andrea la fissò dolcemente e sul suo volto comparì il suo inconfondibile sorriso sghembo…
    Mentre i due si preparavano per andare a rispondere delle azioni di Andrea…
    Nella tenuta di Andrea e Agnese… venne consegnata una lettera… che di lì a poco avrebbe creato non pochi problemi…

    La carrozza che stava portando Agnese e Andrea a Torino proseguiva velocemente lungo la strada… era pieno autunno, il bosco aveva cambiato aspetto e quando Agnese aveva occasione di spostarsi passava sempre molto tempo guardando fuori… Andrea era piuttosto pensieroso ma non aveva perso la speranza che tutto si potesse chiarire… nella sacca che aveva con se c’era la maschera dello Sparviero… pensava che forse ora che lui e Agnese avrebbero avuto un figlio doveva abbandonare quella vita, ma ormai faceva parte di lui…
    Agnese:”Guardi quella sacca come se fosse il tuo peggior nemico…”
    Andrea:”Non posso nasconderti nulla…”
    Agnese:”Non provarci amore mio…” disse dandogli un piccolo bacio sulla guancia… “E non pensare più che sia la cosa sbagliata…”
    Andrea:”In che senso?”
    Agnese:”So che stai pensando che essere lo Sparviero ha portato molti problemi nella tua vita… e che forse ora che avremo una famiglia sarebbe meglio non indossarla più… ma non è così… i nostri figli conosceranno il loro padre per com’era e sono certa che saranno fieri di te… non devi smettere di essere te stesso…” Andrea la guardò pieno d’amore…
    Andrea:”Adoro quando riesci a tranquillizzarmi…”
    Agnese:”E’ la verità! E poi non dimenticare che se non fossi stato lo Sparviero non avresti mai conosciuto la giovane ed affascinante contessa Ristori…”
    Andrea:”Hai ragione… direi giovane affascinante, bella e determinata…” Agnese lo guardò felice di notare che la sua espressione era più distesa…
    Arrivarono in centro a Torino… di colpo la carrozza si fermò…
    Andrea:”Che succede Titta?” il cocchiere scese notò che in strada c’era molto trambusto, Agnese ed Andrea scesero… e videro che i venditori al mercato erano tutti adirati perché un gruppo di orfanelli aveva rubato loro del cibo… i piccoli bambini correvano per sfuggire alla loro ira…uno arrivo vicino ad Agnese e si nascose dietro di lei aggrappandosi alle sue vesti la giovane gli strinse le mani, il mercante stava andando verso di loro molto arrabbiato… con un bastone tra le mani…
    Andrea:”Fermatevi!”
    Mercante:”Ha rubato le mie merci!!!non intromettetevi!”
    Agnese:”Ma non vedete che sono poveri orfani che hanno solo molta fame!!! Non avete un cuore!”
    Mercante:”Non sono affari che mi riguardano anche io devo avere di che vivere e questo è il mio lavoro!!! Non posso permettere queste cose!”
    Andrea:”Andiamo smettetela!!! Prendete! I vostri soldi e lasciate stare questi bambini!!!” Il mercante intascò il denaro di Andrea che superò il valore di ciò che i bambini avevano rubato… il venditore si allontanò… Agnese disse al bambino dietro di lei di lasciarsi guadare, era sporco e mal vestito però ora era più tranquillo…
    Agnese:”Va’ tutto bene?” disse guardandolo in modo tenero e abbassandosi verso di lui…
    Bambino:”Grazie…” disse semplicemente… e diede un morso alla mela che aveva rubato… Andrea lo guardò divertito e gli strofinò con la mano i capelli…
    Andrea:”Tieni… ti saranno utili…piccolo…” gli diede un piccolo sacchetto con delle monete che erano un vero e proprio tesoro per il piccolo…
    Agnese:”Come ti chiami?”
    Luca:”Luca…”
    Andrea:”D’accordo Luca… ora va’ dai tuoi compagni e cerca di non scatenare di nuovo le ire di quell’uomo… ” il ragazzino un po’ impaurito ma felice si allontanò… ma restò a guardare Agnese e Andrea…
    Agnese:”A volte dimentico che non tutti hanno le nostre stesse fortune… proprio non sopporto vedere dei bambini ridotti così…”
    Andrea:”Lo so amore mio… non tutti i contadini sono fortunati a Rivombrosa è tutto diverso… ma qui a Torino le cose non sono così semplici, e i bambini lasciati a se stessi sono molti… ma sono certo che il piccolo Luca e i suoi amici se la caveranno…” riuscì a strappare un sorriso ad Agnese… poi videro Luca tornare verso di loro e tirare il vestito di Agnese per farla abbassare, quando la marchesina lo fece gli diede un bacio sulla guancia… e andò via… correndo… Agnese era commossa… poi risalirono in carrozza per dirigersi al comando francese…

    A rivombrosa nel frattempo Martino stava sistemando delle faccende al borgo, quando venne avvisato da Primo che la marchesina Emilia non si sentiva bene… finalmente era arrivato il momento tanto atteso della nascita dell’erede dei Ristori…
    Martino:”Cosa vuol dire sta male?” Primo si mise a ridere vedendo che il conte si stava agitando… preso da una frenesia salì in sella e andò verso la sua tenuta arrivato li fu fermato dalla principessa di Carignano che era lì in visita….
    Martino:”Presto presto!!! Chiamate Luigi!!!” Antonio andò verso Martino…
    Antonio:”Tranquillo Emilia se la sta cavando bene… sono sicuro che tra poco avrai un bellissimo bambino da stringere tra le braccia… e sta calmo…” gli diede una pacca sulla spalla poi entrò nella stanza di EMilia, Martino si fece versare da bere… era molto inquieto camminava avanti e indietro per il corridoio del palazzo, arrivò anche Alessandro, Martino felice lo abbraccio…
    Alessandro:”Coraggio amico mio!!! Manca poco!” Martino fece un lungo respiro…continuò a sentire i lamenti di Emilia…

    Agnese e Andrea invece stavano aspettando di essere chiamati al cospetto del nuovo generale francese…
    Agnese:”Andrea… con calma… questa volta i mezzi della diplomazia ci aiuteranno…” Andrea le strinse forte la mano… finalmente furono chiamati…
    Li attendeva il generale Savignac ancora giovane, apparenza sembrava una persona tranquilla…li fece accomodare…
    Savignac:”Marchese Van Necker sono lieto di vedervi qui non amo condannare persone senza sapere nulla su di loro quando si tratta di nobili…. Vedete mi è giunta voce che voi avete ripreso le vostre attività da brigante… nonostante la promessa fatta al povero generale Ducroix…”
    Andrea:”Capitano permettete… le mie azioni non hanno arrecato alcun danno all’esercito francese… si limitavano a difendere la mia famiglia, e le persone che mi stanno a cuore… purtroppo negli ultimi a Rivombrosa ci sono stati molti incidenti… strani…”
    Savignac:”E non potevate chiedere l’aiuto del capitano delegato Corsini?”
    Andrea:”Siamo ricorsi anche al loro aiuto… ma non è bastato…”
    Savignac:”Vorreste farmi credere che dietro ai vostri gesti c’è solo altruismo…”
    Andrea:”Come avete detto prima voi non sapete nulla di me… ma se è così che volete definire le mie azioni fate pure… io so solo che odio vedere ingiustizie e se l’unico modo per portare un po’ di giustizia è questo io non cesserò di farlo… io non sono lo Sparviero nemico della Francia… ciò che conta per me è aiutare chi ne ha bisogno… ” il generale lo guardò molto colpito si alzò e andò alla finestra… poi si voltò a guardarlo…
    Savignac:”Marchese… voi mi sembrate un uomo molto a modo… con una donna molto bella al vostro fianco… non voglio farvi arrestare perché mi sono informato e come dite voi non avete più recato alcun danno alla Francia dopo la morte di Loya…non sarò di certo io a frenare il vostro spirito… a patto che continuerete a non recare danno alle nostre truppe…”
    Andrea:”Sono molto amico del capitano Corsini non è mia intenzione recare disturbo a loro…né a voi… vi ringrazio per la vostra clemenza…”
    SAvignac:”Non è clemenza… è verità… quando mi è stata inviata quella lettera personale dove si parlava di voi non capivo perché un nobile tanto ben visto dovesse occuparsi di questi affari… non ho mai avuto una buona reputazione del marchese Le Miriè….Non mi fido di lui per questo sono venuto di persona…”
    Andrea:”Generale… il marchese è un uomo pericoloso… noi ne abbiamo le prove…”
    SAvignac:”Come dite?”
    Andrea:”Ha fatto del male alla nostra famiglia se volete posso spiegarvi ogni cosa…” il generale molto interessato annuì e Agnese e Andrea sentendo di potersi fidare iniziarono a raccontare tutto quello che era successo che aveva a che fare con il marchese Le Miriè.
    Quando uscirono erano molto felici e rilassati il generale aveva rassicurato Andrea e gli aveva chiesto di tornare per continuare il discorso sul marchese, mentre lui tentava di scoprire qualcosa…
    Agnese:”Non sai quanto sono felice! Ti rendi conto! Abbiamo trovato una persona onesta!!!”
    Andrea:”Sono felicissimo amore mio! Siamo liberi di vivere senza più preoccupazioni!!!” Mentre si baciarono sentirono dei colpi di tosse…
    Andrea:”Non è possibile!!! Anche qui!” disse ridendo…
    Federico:”Ero molto preoccupato per te! Amico… bella accoglienza…” Agnese poi lo abbracciò e festeggiò insieme a loro…
    Andrea:”Ora però non hai più scuse mi devi raccontare tutto quello che ti passa per la testa…”
    Federico stava per parlare quando riconobbe dietro ad Andrea e Agnese la figura di Chiara… stava camminando tranquillamente… e subito il volto di Federico cambiò espressione…
    Andrea:”Hai visto qualcosa?” Andrea si girò e vedendo Chiara, riconobbe quella ragazza che quella notte a casa del marchese lo aiutò…
    Andrea:”TU!”
    Chiara si mise a ridere…
    Federico:”Conosci Chiara?”
    Andrea:”Tu conosci lei?” Chiara continuava a guardarli divertita…
    Agnese:”Scusate vorrei capite qualcosa anche io….Andrea… mi vuoi spiegare perché la conosci….”
    Chiara si inchinò vedendo i due marchesi… e Federico andò subito accanto a lei e le baciò la fronte… Andrea stupito non ci mise molto a capire…
    Federico:”Ecco lei è la ragione delle mie stranezze…”
    Andrea:”Dimmi che è come penso…” Federico non disse nulla sorrise dolcemente…
    Chiara:”Marchese… ”
    Federico:”Come mai voi…”
    Andrea:”E’ stato grazie a lei che quella notte a casa del marchese Le miriè siamo riusciti a trovare i documenti… solo grazie a lei…. Ma non avrei mai immaginato!!!”
    Chiara:”neanche io! Non avrei mai creduto che voi e Federico…”
    Federico:”Che piacevole coincidenza…”
    Agnese:”Decisamente!!! Chiara grazie per aver aiutato Andrea…”
    Chiara:”Marchesina vi prego non mettetemi in imbarazzo…”
    Andrea:”Noi ora dobbiamo rientrare… voi…”
    Federico:”Vi raggiungo al più presto… faccio due passi con Chiara…” Agnese e Andrea rallegrati nel vedere Federico più sereno si allontanarono…
    Andrea:”Non vedevo quello sguardo da molto… spero che Chiara sia la persona giusta…”
    Agnese:”Federico lo merita ha sofferto molto… l’amore aiuta a tornare a vivere…” Andrea la baciò dolcemente e si avvicinarono alla carrozza…
    Federico e Chiara fecero qualche passo…
    Chiara:”Non possiamo stare molto insieme purtroppo…”
    Federico:”Cos’hai di così importante da fare…”
    Chiara:”Hai promesso…”
    Federico:”Scusa… un giorno saprò tutto spero… anche se devo dire che tutti questi misteri… non mi dispiacciono…”
    Chiara:”Mi dispiace…. So che è una situazione assurda e tu accetti tutto come se nulla fosse…”
    Federico:”Non è così io lo accetto perché ti…” Chiara si alzò a guardarlo negli ma Federico non riuscì a dirgli nulla…
    Chiara:”E’ meglio che vada… a presto… mio bel conte…” lo baciò sulla guancia… “Giusto perché tu lo sappia anche se prima non sei riuscito a dirlo… anche io…” Federico la vide allontanarsi e sparire tra la folla…

    Andrea e Agnese mentre tornavano a casa chiesero a Titta di fermarsi nei pressi del capanno dello Sparviero… stranamente non c’era nessuno ma questa fu una coincidenza che fece sorridere i due…
    Entrarono e si sedettero vicini, felici di potersi godere un po’ di quiete…
    Andrea:”Come ti senti? Sei stanca?”
    Agnese:”Andrea hai intenzione di chiedermelo ogni ora?” Andrea si mise a ridere…
    Andrea:”Scusa voglio solo che tu stia tranquilla… e che tu stia bene…”
    Agnese:”Ed è così….Non c’è niente che non va’! Andrea sto benissimo!!!”
    Andrea:”Mi fido delle tue parole…” Agnese però era un po’ stanca e dopo qualche minuto si addormentò tra le braccia di Andrea…

    A Rivombrosa tutti erano in grande fermento, il giovane erede si faceva attendere…
    Dopo l’ennesimo sospirò si udì un pianto forte… Martino di colpo si fermò e tutti andarono ad abbracciarlo… Luigi poco dopo uscì…
    Martino:”Emilia sta bene?”
    Luigi:”Non credevo sarebbe andata così bene… le ci vorrà qualche settimana di riposo ma sta bene… ed ora hai un bel bambino…” Martino chiese di poter entrare e dopo poco riuscì finalmente e vedere Emilia, andò da lei e la baciò felice trattenendo a stento le lacrime…
    Emilia:”Un piccolo conte Ristori…” disse indicando un angolo della stanza dove Antonio commosso, faticava a distinguere i lineamenti del suo nipotino, perché le lacrime glielo impedivano… Martino si avvicinò e prese in braccio suo figlio per la prima volta… Il suo cuore provò un emozione tale che ogni commento era insensato… si perdeva nell’immagine di suo figlio… Emilia al colmo della felicità seppur esausta li fissava dal suo letto… la sua vita ora aveva un senso… quella era l’immagine che voleva vedere ogni giorno l’uomo che amava col loro splendido bambino…
    Subito Primo chiese a Cesare di andare a chiamar Andrea… dato che Titta li aveva avvisati rientrando che erano fermi al capanno… e lui vi si recò subito…
    Lì Andrea aveva rimboccato la coperta sul petto di Agnese… ed era uscito per prendere della legna quando sentì dei rumori si voltò ma non vide nessuno… solo dopo capì che c’era qualcuno che lo osservava il suo primo pensiero andò ad Agnese… non sapeva come agire perché era solo e non vedeva il suo nemico… di colpò senti qualcuno che lo aggredì alla schiena… erano due uomini uno lo trattenne e l’altro voleva picchiarlo per il trambusto Agnese si svegliò… uscendo Andrea si allarmò ancora di più ma lui era completamente immobilizzato… Da lontano videro arrivare a cavallo Saval… Andrea subitò sgranò gli occhi vedendo che puntava una pistola verso Agnese e i suoi uomini lo trattenevano… con una gomitata veloce riuscì a liberarsi della presa di uno… e poco dopo anche dell’altro ma gli diedero un calcio e cadde a terra…
    Saval:”Non avresti dovuto farlo Sparviero!!!!”
    Lo sparo partì.
    Risuonò per l’intero bosco.
    Andrea sconvolto guardò Agnese ma lei stava bene… Saval invece cadde da cavallo ferito alla schiena… Andrea poco dopo vide la figura di Cesare dietro a lui… e ringraziò che fosse lì perché senza di lui non se la sarebbe cavata… i due banditi legati a Saval fuggirono… e Andrea corse ad abbracciare Agnese che era impaurita…
    Andrea:”Va tutto bene… è tutto finito…. Ci sono io qui…” Agnese si strinse forte senza dire una parola…
    Cesare:”State bene?”
    Agnese:”Grazie Cesare… ti devo la vita…”
    Cesare:”Non mi dovete proprio nulla…” poi si voltò insieme a loro due a fissare il cadavere esanime di Saval… “Forse ora è tutto finito…”
    Andrea:”Ne sono sicuro… il nuovo generale di Savignac dubita della buona fede del marchese Le Miriè e non credo che il nostro odiato nemico troverà nuovi alleati dopo la morte di sAval…”
    Cesare:”Dovete correre a Rivombrosa… è il signor conte… insomma… è nato il figlio del conte e della marchesina…” Agnese di colpò si sentì piena di gioia e guardò Andrea subito dopo…

    Corsero velocemente a Rivombrosa e arrivati lì salirono nelle stanze di Emilia, lei però stava riposando… andarono allora da Martino che seduto stava ammirando suo figlio quando Agnese vide quella scena iniziò a piangere e gli andò vicino piena d’emozione lo stesso Andrea…
    Entrambi gli si misero accanto…
    Agnese:”Martino… è… è semplicemente… bellissimo…”
    Martino:”Certo! È mio figlio!” disse ridendo… “Il conte Fabrizio Ristori…” quando Agnese sentì quelle parole guardò in lacrime suo fratello e sapeva che in quel momento la gioia che sentivano era la stessa… poi Martino lo mise in braccio ad Agnese, e Andrea vedendo sua moglie con quel bimbo in mano s’intenerì moltissimo… anche per lui era un momento carico di emozione…
    AgnesE:”Come sta Emilia?”
    Martino:”Bene, è sfinita ma sta bene questo conta, temevo potesse accadere qualcosa…”
    Andrea:”Invece non accadrà più nulla di male… da oggi nelle nostre vite ci sarà solo gioia… come quella che noi ora stiamo provando…” Martino abbracciò Andrea e subito dopo il piccolo Fabrizio Ristori fece un versetto molto tenero attirando su di se l’attenzione di tutti…

    Quella sera, molto tardi a Torino arrivarono i due banditi sopravvissuti alla morte di Saval… parlavano col marchese Le Miriè ignari del fatto che dietro alla libreria in un ripiano segreto, Vittoria stava ascoltando tutto…
    Marchese:”Mi hanno risparmiato un azione… meglio non è un problema…Ora sparite dalla circolazione pagate tutti gli uomini non mi servite più…” uscirono senza farsi notare e il marchese continuò a meditare… “Non ho bisogno di nessuno, voglio solo quei soldi… Una montagna di denaro solo per me…. E poi finalmente potrò avere tutto ciò che voglio….”
    Vittoria che ascoltava attonita finalmente capì che lei non era altro che una pedina nelle sue mani e come avrebbe ucciso Saval avrebbe potuto farlo anche con lei… Preoccupata si allontanò cercando di non fare rumore…

    Andrea e Agnese avevano finito di cenare, avevano lasciato Rivombrosa da poco, erano rapiti dal piccolo conte…
    Andrea:”Oggi ti guardavo con tuo nipote in braccio e io… ho pensato a quando… avremo il nostro bambino…”
    Agnese:”Anche io l’ho pensato…. È stata una sensazione indescrivibile… e sono certa che quando accadrà a noi sarà qualcosa di ancora più unico…”
    Andrea:”Non vedo l’ora di stringerlo tra le braccia il mio piccolo marchese…”
    Agnese:”O marchesina…” Andrea sorrise…
    Andrea:”Certo…”
    Dorina entrò nella loro stanza scusandosi per l’intromissione… Agnese si liberò dalla stretta di Andrea e chiese cosa le servisse…
    Dorina:”Nei giorni scorsi è arrivata questa lettera…è per voi marchese… sono successo molte cose e non c’è stato il tempo per…”
    Andrea:”Certo Dorina non preoccuparti… lascia pure…” la posò sul tavolo e andò via Andrea poi torno da Agnese…
    AgnesE:”Non la leggi?”
    Andrea:”Secondo te preferisco riempire mia moglie di gesti affettuosi o leggere una stupida lettera?” Agnese si mise a ridere…
    Agnese:”Non cambierai mai…”
    Andrea:”Temo di no amore mio…” Si baciarono e insieme si lasciarono andare… si sentivano finalmente liberi senza più ostacoli davanti a loro ma solo una splendida vita fatta di amore e gioia…
    La mattina Agnese dormiva ancora quando Andrea sistemandosi si ricordò della lettera si sedette al bordo del letto… iniziò a leggerla e di colpo la sua espressione cambiò… Quando Agnese mise una mano sul suo cuscino e non lo trovò aprì gli occhi.. si avvicinò e gli cinse le spalle…
    Agnese:”Buongiorno amore mio…”
    Andrea però non diceva nulla. Agnese notò la lettera tra le sue mani.
    Agnese:”Cosa c’è scritto… Andrea?”
    Andrea non disse nulla… passò la lettera ad Agnese e anche lei sconvolta… guardò Andrea che aveva le lacrime agli occhi.
    Andrea:”Devo andare da lui forse sarò ancora in tempo… devo partire subito…”
    Agnese:”Andrea..”
    Andrea:”Mio padre sta morendo capisci! Non posso lasciarlo morire solo a Venezia…”
    Agnese:”Volevo solo dirti che ti appoggio e ti capisco… vedrai la nostra vicinanza gli farà bene…guarirà…”
    Andrea:”Agnese tu non verrai…” disse in tono ferreo alzandosi…
    Agnese:”Non ti lascio andare solo!”
    Andrea:”Agnese aspetti un bambino! Il viaggio per Venezia non è semplice lo sai! Non posso temere che ti succeda qualcosa non me lo perdonerei mai e neanche mio padre… ti prego…fallo per me… per noi… per nostro figlio…” Agnese era triste… e Andrea le prese il viso fra le mani…
    Agnese:”Farò come dici…. Anche se non riesco a…”
    Andrea:”Tornerò prima che tu possa sentire la mia mancanza te lo prometto ma devo andare…”
    Agnese in lacrime si lasciò cullare sul petto di Andrea… una notizia così non l’avrebbero mai immaginata… ciò che non sapevano è che il padre di Andrea in realtà stava benissimo… Alberto infatti era appena partito per venire a Rivombrosa a trovare Andrea… ma nessuno dei due sapeva la verità sull’altro… l’ultimo terribile complotto stava per compiersi…

    fine capitolo
     
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