Capitolo 14 : una tragica notizia

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  1. sisterchris88
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    Capitolo 14: Una tragica notizia.
    Agnese si era vestita e girava per il castello molto nervosa, le lacrime continuavano ad uscire sul suo volto, poi si voltava e fissava Andrea che dentro si sentiva peggio di lei ma non lo dava a vedere. Era sempre lui quello forte. Sempre lui a consolarla. Di colpo si fermò e si voltò a fissarla. Si guardarono per lunghissimi minuti. Distinti. Immobili. Le lacrime silenziose di Andrea e quelle vere di Agnese. Non riuscivano a dirsi nulla.
    Agnese:”Andrea io vengo con te. Ho deciso.”
    Andrea:”Agnese… tu mi ami vero?”
    Agnese:”Ma certo che domanda mi fai Andrea!!!”
    Andrea:”Allora resta qui ti prego… ” Le andò incontro e la baciò sulla fronte.
    Agnese si strinse forte a lui. Più forte che potè.

    A Rivombrosa intanto tutti erano ignari di quello che stava accadendo ad Agnese e Andrea. Emilia felice come mai… fissava Martino che teneva in braccio il piccolo Fabrizio…
    Emilia:”Temo che per tenere mio figlio dovrò chiederti il permesso…” accennò un sorriso… Martino la guardò e andò a porgerglielo.
    Martino:”Scusa… starei ore a guardarlo credi che sia normale…?”
    Emilia:”Assolutamente si. Non sai come sono felice ora…”
    Martino:”Almeno quanto lo sono io…” Martino la baciò. In quel momento entrò Antonio…
    Antonio:”Oh! Scusate… la porta era aperta…”
    Emilia:”Vieni vieni…” si avvicinò anche lui al letto da Emilia…
    Antonio:”Quella che sto vedendo è una scena stupenda… se me l’avessero detto un anno fa non c’avrei creduto…”
    Martino:”Nemmeno io!!!”
    Emilia:”Invece siamo qui tutti insieme… ”
    Antonio:”Sono certo che da lassù ci sono delle persone che in questo momento sono commosse almeno quanto noi…”
    Martino si voltò a fissare il ritratto di Fabrizio da giovane che aveva nella sua stanza… e annuì felice.

    Andrea e Agnese stavano salendo sulla carrozza per andare a Rivombrosa… Andrea aveva deciso che Agnese sarebbe rimasta li per tutto il tempo in cui sarebbe stato via… la giovane non parlava era molto silenziosa e di certo Andrea non faticò a notarlo…
    Quando arrivarono Andrea sperava che Agnese parlasse con lui… ma non disse nulla… appena la carrozza entrò nelle scuderie iniziarono a cadere le prime gocce di pioggia… mentre Andrea sistemava i suoi pochi bagagli, Agnese sparì tra le molte stanze di Rivombrosa… Andrea sconsolato salì di sopra e nella biblioteca trovò Martino… Il conte vide subito che sul suo volto qualcosa non andava…
    Martino:”Andrea? Va’ tutto bene?”
    Andrea:”Affatto… sono venuto per chiederti di avere cura di Agnese…”
    Martino:”Stai partendo?”
    Andrea:”Purtroppo si…. Mi è giunta una lettera da Venezia… mio padre sta molto male… e il medico mi ha pregato di raggiungerli… vorrebbe vedermi un ultima volta…” Martino trasalì alle parole di Andrea…
    Gli mise una mano sulla spalla..
    Martino:”Mi dispiace molto Andrea. Mi avrebbe fatto piacere conoscere tuo padre.”
    Andrea:”Già… perdonami tu sei così felice e io vengo a portare queste notizie qui…”
    Martino:”Non dirlo neanche Andrea… siamo una famiglia ed è questo che si fa ci si aiuta e sostiene nei momenti più difficili…” Andrea commosso lo abbracciò era la prima volta che accadeva…
    Andrea:”Grazie per avermi lasciato entrare nella vostra famiglia…” Martino non disse nulla… gli strinse forte le spalle…
    Martino:”Agnese?”
    Andrea:”E’ a Rivombrosa non so… l’ho persa di vista un secondo… vorrebbe venire con me… ma non posso capisci? Non può venire… sarebbe un viaggio estenuante… lei è molto triste… capisce ma…”
    Martino:”Andrò a parlarle ora… non preoccuparti… mi prenderò cura di lei…” Martino uscì andando in cerca della sorella… In quel momento nella biblioteca entrò Federico…
    Federico:”Ho incontrato Primo… Dorina gli ha detto tutto… Andrea mi spiace molto per tuo padre… sai…”
    Andrea:”Lo so… Non dire altro…” Federico non disse nulla e si versò da bere…. Andrea però stava pensando che c’era una cosa che gli voleva chiedere…
    Andrea:”Federico… so che forse non è il momento ma… Chiara… quella giovane… mi chiedevo tu sai cosa la lega al Marchese Le Miriè?” Federico quasi non si strozzò….
    Federico:”Ma assolutamente nulla!!!! Perché me lo chiedi?”
    Andrea:”Credevo tu ne sapessi qualcosa… quella notte quando c’ha aiutato…. Lei è uscita dalla sua stanza…capisci?” il bicchiere cadde dalle mani di Federico…
    Federico:”Sei sicuro di quello che dici?”
    Andrea:”Altrimenti perché te lo direi! Ne sono certo e credimi sembrava conoscesse molto bene il marchese e le sue abitudini…” Andrea si voltò ripensando a quella sera… ma il suo amico… era già sparito era sceso salendo di corsa su un cavallo diretto verso Torino… perché questa volta voleva una spiegazione e l’avrebbe ottenuta a qualunque costo…

    Martino stava cercando Agnese, ma nessuno sembrava averla vista, eppure era a palazzo. Infine capì dove poteva essere… arrivò sin davanti la camera che era stata di Fabrizio ed Elisa… aprì lentamente la porta e la trovò lì davanti alla finestra… pensierosa…
    Martino:”Sorellina….” Agnese si lasciò abbracciare… “So che deve essere difficile accettare tutto questo….”
    Agnese:”Perché deve sempre succedere qualcosa? Perché…”
    Martino:”Tranquilla… Sono sicuro che il padre di Andrea si riprenderà e lui tornerà presto… Agnese… guardami… non pensare che accadrà qualcosa di brutto…. Non morirà suo padre…” Agnese si lasciò cullare nelle braccio di suo fratello… che le era sempre stato accanto nei momenti più cupi e felici della sua vita.

    Federico galoppò fino ad arrivare alla locanda appena fuori Torino in cui lavorava Chiara. Subito chiese di lei… dopo poco la giovane uscì Federico sembrava molto arrabbiato…
    Federico:”Perché eri con lui?”
    Chiara:”Cosa stai dicendo?” la giovane non capiva perché Federico fosse così arrabbiato con lei.. e la trattasse con quel tono….
    Federico:”TI HO CHIESTO PERCHE’ QUELLA NOTTE ERI CON LUI!!!”
    Chiara:”Di chi parli!!!!”
    Federico:”DEL MARCHESE FRANCOIS LE MIRIE!!!!’” Chiara trasalì e fece un passò indietro… non parlava. Federico irritato la prese per un braccio. Facendole male…
    Federico:”Dimmi che non è come penso… che tu non…non riesco neanche a pensarlo!!!!!!”
    Chiara:”Mi stai facendo male!!!”
    Federico:”Ti sto facendo male? Chiara in tutto questo tempo ti ho lasciato i tuoi spazi ti ho rispettato e poi vengo a scoprire che sei l’amante di uno dei nobili più in vista di Torino!!!!ma soprattutto lui così vile così meschino!!! Ma come hai potuto!!!COME!!!!”
    Chiara:”E’ questo che pensi di me…”
    Federico:”Io non penso più niente…” Federico si allontanò…
    Chiara:”Aspetta lascia che ti spieghi…” Federico rimontò in sella…
    Federico:”Non voglio sentire una sola parola da te… di uomini da abbindolare ne puoi avere quanti ne vuoi… ma io non sarò tra questi!!!” Federico spronò il suo cavallo e lasciò Chiara in terra in lacrime…

    A Rivombrosa Martino aveva avvisato Andrea della stanza in cui Agnese si trovava…e lui l’aveva raggiunta senza dire una parola l’abbracciò alle spalle…
    Agnese:”Piove a dirotto….”
    Andrea:”Lo so…”
    Agnese:”Odio la pioggia…”
    Andrea:”Lo so…”
    Agnese si voltò a guardarlo…
    Agnese:”Chissà cosa pensi di me… quando è più che legittimo che tu vada da tuo padre, io farei lo stesso al tuo posto… invece sto qui a intristirmi perché saremo lontani…”
    Andrea:”Agnese, non penso nulla… solo che sei spaventata quanto me tutto qui… ma ti lascio in ottime mani… e ti scriverò in ogni attimo libero che avrò riceverai così tante lettere che ti stuferai…”
    Agnese:”Non potrebbe mai accadere…”
    Andrea:””ora devo andare… ogni attimo è prezioso… Mi accompagni?” Agnese annuì e scesero…
    Tutti era lì pronti a salutarlo, Emilia dalla finestra della sua camera lo salutò con in braccio il piccolo Fabrizio… Martino lo abbracciò forte, così come Primo e gli altri…
    Il saluto più lungo fu quello con Agnese, si appartarono per restare soli…
    Andrea la baciò e la strinse forte…
    Andrea:”Tornerò presto…”
    AgnesE:”Ne sono sicura… ho scritto questa per te… voglio che la leggerai quando farai la prima sosta… così sarà come viaggiare con te…” Andrea le baciò la mano…. E poi mise la sua sul suo ventre…
    Andrea:”Abbi cura di te amore mio… e di nostro figlio… siete tutto ciò che di bello la vita mi ha dato…”
    Agnese:”Sai che per me è lo stesso…Quando vedrai tuo padre digli che presto sarà nonno e che deve lottare per tutti noi…” Andrea si commosse alle parole di Agnese…
    Andrea:”Ti amo… ” mentre si baciavano per l’ultima volta, arrivò Federico completamente bagnato…
    Federico:”Vengo con te…” disse affannato…
    Andrea:”Che cosa?”
    Federico:”Non c’è più nulla che mi trattenga qui… Agnese disporrà per i miei bagagli voglio partire ora…” tutti erano attoniti per via delle parole di Federico. Ma nessuno osò dire nulla…
    Andrea:”D’accordo… andiamo allora…” Andrea montò in sella si allontanò di Rivombrosa guardando sempre indietro, finchè non scomparve dallo sguardo di Agnese…
    Appena fuori dal cancello incitò il suo cavallo più forte che potè e lo stesso Federico, volevano percorrere tutta la strada per Venezia il più velocemente possibile…
    Galopparono per molte ore… infine trovarono un rifugio e si fermarono, si cambiarono gli abiti completamente bagnati, e si misero in tavola per mangiare qualcosa…. Andrea guardava Federico che era completamente assente…
    Andrea:”Perché sei scappato da lei?”
    Federico:”Io non sono scappato da lei!!!”
    Andrea:”Ma davvero?sai quando Agnese doveva sposare Loya io ho fatto esattamente la stessa cosa… sarei fuggito via come te…ma poi sono rimasto e direi che è stata la scelta giusta… visto che sono felice come non mai e Agnese aspetta un bambino…” Federico a questa parole si illuminò….
    Fedrico:”Dici davvero? Amico! Sono così felice!!!” lo abbracciò… “Questa storia di tuo padre non ci voleva…ma forse i medici si sbagliano vedrai vederti sarà la migliore medicina…”
    Andrea:”Speriamo… vuoi parlarne?”
    Federico:”No, anzi perdonami non ho fame… ti aspetto nella stanza sopra…” andò via e lasciò Andrea solo… il giovane tirò fuori dall’interno della giacca la lettera di Agnese…
    “Amore mio… ti scrivo queste poche righe perché voglio sentirti vicino, anche se ora molte miglia ci dividono. Quando ieri eravamo così felici mai avrei immaginato che saresti dovuto partire…. Speravo che per una volta la vita ci riservasse un periodo di pace… ma non è così… però come dici sempre tu noi siamo forti e affronteremo tutto… questa è la prima volta che si separiamo per lungo tempo. Ma io sarò qui ad aspettarti quando tornerai. E ogni giorno non farò che ricordare la tua voce, le tue mani, i tuoi occhi, i tuoi sorrisi…. Ogni giorno conterò i respiri che mi separano da te… Prometti di essere forte per tuo padre amore mio… lui ha bisogno di questo vedrai andrà tutto bene… perdonami se non ti ho dato il conforto che volevi… ma io sono sempre con te… quando ti mancherò, guarda nel tuo cuore… io sono lì…tua per sempre. Agnese.”
    Andrea rilesse più volte le parole di sua moglie era commosso…
    Poi prese anche lui… dell’inchiostro per rispondergli…
    La notte ancora non era finita…. Ma Andrea era molto impaziente il tempo era più calmo, non pioveva… e decise di svegliare Federico e ripartire…
    Mentre erano per strada Andrea di colpo si fermò…. E gli chiese di stare zitto…
    Federico:”Che succede?”
    Andrea:”Sta zitto…” Andrea si voltò… scese da cavallo… Federico fece lo stesso…
    Andrea:”Siamo accerchiati…”
    Federico:”Cosa dici?”
    Andrea:”Prendi la spada.. ci sono cinque o sei persone nascoste nel bosco…” Andrea aspettava solo che si facessero vedere… E l’attesa non durò molto… quello che accadde dopo fu del tutto imprevisto e sconsiderato.
    Uno sparo. Dei colpi. Grida e urla… i sicari presero uno di loro. mentre il corpo dell’altro giaceva a terra in un mare di sangue.
    Era il 4 ottobre 1797.

    Passarono tre giorni da quella tragica notte. Agnese faceva normalmente la sua vita a Rivombrosa ignara di tutto… Quel pomeriggio Martino stava passeggiando per la tenuta quando vide una carrozza entrare nel parco di Rivombrosa…
    Quando si fermò Martino era risalito lungo la scalinata… vide scendere un uomo piuttosto anziano che portava bene i suoi anni e dai modi di fare sembrava spaesato…
    Alberto:”Voi dovete essere il conte Ristori…”
    Martino:”Per servirvi…Voi?”
    Alberto:”Sono il marchese Alberto Casalegno…il padre di Andrea…” Martino per poco non si sentì male… il marchese Alberto Casalegno era li davanti a lui e stava bene… non capiva assolutamente cosa stesse accadendo…
    Salirono di sopra per parlare con calma…
    Alberto:”Dov’è Agnese? E Andrea?”
    Martino:”Marchese io… credo ci sia qualcosa che mi sta sfuggendo… voi state bene?”
    Alberto:”Certo perché?”
    Martino:”Qualche giorno fa è arrivata una lettera da parte del vostro medico dove diceva ad Andrea che eravate in fin di vita… e Andrea è partito subito…” Alberto si alzò sconvolto…
    Alberto:”Non è possibile ve lo giuro!!! Come avrei potuto!!! Io mi sono messo in viaggio per venire… proprio perché mi sono ripreso…”
    Martino:”Temo di non capire… che sta succedendo…”
    Alberto:”Cosa è succedo a mio figlio? E agnese dov’è?”
    Martino:”Agnese è qui… ora è al borgo… è andata a visitare i contadini… sentite io devo chiarire questa faccenda se Agnese vi vede qui si preoccuperà, si agiterà e negli ultimi tempi dopo che le hanno sparato era tornata serena… vorrei chiedervi un favore…”
    Alberto:”Tutto ciò che volete conte Ristori…”
    Martino:”Chiederò ad un mio servo di accompagnarvi a palazzo Van Necker starete lì finchè non parlerò con Agnese… vi prego ho bisogno di dare un senso a tutto questo…. Vedervi le sconvolgerebbe la vita…”
    Alberto:”Certo.. però vi prego appena sapete…”
    Martino:”Non esiterò a farvi chiamare…” Alberto seriamente preoccupato tornò sulla carrozza e si fece accompagnare a palazzo… Martino fu raggiunto da Antonio al quale spiegò tutto…
    Mentre cercavano di stabilire perché quella lettera mentiva furono raggiunti da Agnese…
    Agnese:”Eccomi di ritorno ci sono lettere per me?” Questa era la domanda che Agnese ogni giorno faceva e la cosa la stupiva sempre quando non ne trovava le sembrava strano ma non diceva nulla…
    Martino:”Niente sorellina… perché non ti siedi con noi….” Agnese sorridendo annuì…
    Antonio:”Tesoro… oggi c’è stata una visita qui… qualcuno che tu conosci bene…”
    Agnese:”Davvero? Ditemi di chi si tratta…”
    Martino:”Agnese vedi…” le parole non gli venivano… per fortuna Bianca interruppe la conversazione dicendo a Martino di scendere perché nel retro nelle scuderie c’era una cosa molto urgente….
    Martino:”Bianca che hai sei sconvolta?”
    Bianca:”Di corsa…”
    Arrivato di sotto vide tutta la servitù intorno ad un carretto sul quale vi era il corpo di un uomo non si capiva se fosse vivo o morto, ma di certo non era in buone condizioni, tutti erano sconvolti… anche Martino d’impatto non capì ed era sconvolto…si avvicinò notò che di fianco c’era Corsini….
    Corsini:”Martino… l’abbiamo trovato… quasi al confine col Lombardo Veneto, dei mercanti hanno avvisato… credo non ci sia più molto da fare… queste sono le altre cose trovate li intorno…”
    Indicò una giacca, e altri oggetti che erano stati recuperati…
    Martino si avvicinò per vedere il volto dell’uomo… insieme a Primo lo voltarono…
    Martino completamente attonito restò immobile a fissare quel volto. Aveva imparato a conoscerlo. E non poteva credere che ora era riverso su quel carro quasi senza vita.
    Si sentì il debole suono di una voce dietro…
    Agnese:”Martino che succede?” Martino si voltò in lacrime verso di lei…
    Martino:”Aspetta aspetta Agnese…” cercò di tenerla lontana ma anche lei vide tutta la scena… si accasciò in terra portandosi le mani sul volto, iniziando a piangere…
    Martino l’abbraccio.
    E in quell’istante una goccia di pioggia cadde sul volto di Agnese.

    La pioggia cadeva incessante su quella scena che appariva come tragica e triste al tempo stesso.
    Martino si avvicinò al carro….
    Martino:”Aiutatemi a portarlo dentro…” Primo e lo stesso Corsini lo aiutarono… Spostarono quel corpo con i vestiti pieni di sangue.
    Martino:”Bianca, corri a chiamare Antonio e manda Titta ad avvisare Luigi…”
    Martino sembrava aver ripreso un po’ di lucidità… Agnese continuava a restare immobile… quel corpo le passò davanti. Trattenne Martino. E i tre si fermarono Agnese si tirò su… e guardò a lungo quel volto.
    Le lacrime si confondevano alla pioggia….
    Agnese:”Lui dov’è?” chiese con voce flebile…
    Martino la guardò negli occhi… sentì una fitta trafiggergli il cuore… nel vedere lo sguardo di sua sorella così disperato…
    Martino:”Non lo sappiamo…”
    Non disse altro restò ferma sotto la pioggia…
    Martino e gli altri entrarono e portano il corpo nella stanza più vicina. Antonio accorse subito… e si accertò del respiro… c’era.
    Federico non era morto.
    Ma la domanda che tutti si facevano era cosa fosse successo. Martino sapeva di non poter lasciare Agnese sola…Tornò in fretta di sotto, e non era cambiato nulla nella sua posizione… andò ad abbracciarla cercando di convincerla a rientrare…
    Martino:”Agnese coraggio piove molto…”
    Agnese:”No! Voglio sapere dov’è Andrea…” Martino non aveva la risposta per alleviare le pene di Agnese… la giovane soffriva terribilmente…
    Agnese:”Dov’è Andrea!!!!” iniziò ad urlare e singhiozzare sotto la pioggia battente sotto gli occhi della servitù commossa… Agnese si lasciò andare a un pianto straziante nelle braccia di Martino.

    Nelle stanze di sopra Luigi e Antonio stavano tentando di salvare la vita di Federico… Emilia accorse subito lasciando il piccolo con Giannina… ci mise poco a capire… poi andò in cerca di Martino e lo trovò nelle cucine accanto ad Agnese che era avvolta da una coperta.
    Emilia:”Martino…”
    Martino:”… cosa dice Antonio? Si salverà?”
    Emilia:”Non credo abbia molte possibilità… dice che ha perso molto sangue… troppo….” Agnese trasalì a quelle parole… Emilia si avvicinò a lei… il suo volto era inespressivo, non traspariva nulla… gli occhi segnati dal pianto, il viso pallido… e il suo sorriso spento…
    Emilia:”Ma come è accaduto?”
    Martino:”Non lo sappiamo Corsini è andato a vedere di nuovo sul luogo dove hanno trovato Federico, ma non riescono a capire… hanno riportato lui qui con qualche oggetto rimasto lì intorno…” Sentendo queste parole Agnese di colpò si alzò lasciando cadere la coperta… corse nelle scuderie… senza curarsi di Martino o Emilia che la seguivano, arrivata lì andò subito verso il carro e guardò le poche cose che vi erano posate sopra… la spada di Federico, il suo cappello, la sua bisaccia… ed infine… qualcosa che Agnese riconobbe al primo sguardo.
    La giacca di Andrea…. Le mani di Agnese iniziarono a tremare….la prese… notò subito che era completamente sporca di sangue… e questo la terrorizzò… poi guardò nelle tasche… forse una parte di lei sperava di sbagliarsi non poteva essere Andrea… ma trovò due lettere accuratamente ripiegate…. Protette dalla pioggia… e ancora ben leggibili… Agnese riconobbe la sua e nell’altra la risposta di Andrea non ebbe il coraggio di aprirla… restò li a fissarla…
    Martino:”Agnese, andiamo di sopra vicino al fuoco, ti ammalerai restando qui… Agnese!?”
    Ma Agnese non c’era più.
    Era come se la sua testa fosse da tutt’altra parte…guardava quella scena e la sua mente non faceva che tormentarsi per capire dove potesse essere Andrea, cosa poteva essergli successo…Sapeva che non avrebbe mai lasciato Federico solo… e se non era con lui era accaduto qualcosa…
    La verità la spaventava a morte. Una verità che non trovava.
    Agnese alla fine si decise a rientrare. Senza forze si trascinò fino alla biblioteca dove si appoggiò sul divanetto… con Emilia accanto che tentava di farla riprendere…
    Luigi:”Eccomi…”
    Martino:”Luigi! Finalmente… Federico?” Luigi abbassò la testa…. E entrò Antonio…
    Antonio:”Ha la febbre… continua a ripetere il nome di Andrea… e solo un miracolo lo potrebbe salvare…gli hanno sparato alla schiena…” Antonio si avvicinò ad Agnese… vedendola molto pallida e provata…
    Antonio:”Agnese…. Guardami…” ma la contessina non reagiva… si sentirono di colpo delle voci dal corridoio… Agnese si alzò in fretta… nella sua mente era solo una la persona che voleva vedere entrare di corsa in quella stanza… ma non arrivò Andrea… bensì suo padre e alla sua vista Agnese si sentì svenire…
    Agnese:”Voi… qui?” Alberto non ci penso due volte e l’abbracciò… Agnese restò sulle sue non perché non fosse felice ma perché tutto le appariva privo di senso, immotivato…
    Alberto:”Avete trovato Andrea?” Agnese sgranò gli occhi…
    Agnese:”Ma state bene…”
    Alberto:”Si marchesina… qualcuno deve aver mentito perché non ho mai inviato nessuna lettera ad Andrea…” Agnese sconvolta restò immobile a fissarlo….
    Martino:”hanno riportato Federico in fin di vita… ma di Andrea nessuna traccia…”
    Alberto:”Ma come è possibile? Andrea non avrebbe mai abbandonato Federico solo!!!”
    Martino:”La sappiamo bene… questo è ciò che ci preoccupa…temiamo sia successo qualcosa ad Andrea…” a quelle parole Agnese inziò a sentirsi male… non aveva osato pronunciarle ad alta voce perché sentendoselo dire le sembrava che diventasse reale… Andrea… mentre sussurrava il suo nome Agnese svenne davanti a tutti che allarmati corsero da lei…

    A Torino, Vittoria stava rientrando da uno dei salotti che ormai era solita frequentare andò verso le stanze del marchese Le Miriè ma le venne detto di recarsi nel suo studio perché il marchese era occupato… decise allora di farle una sorpresa e passò per i corridoi segreti arrivando a sbirciare lo studio da dietro la libreria… ma ci che vide fu tutt’altro che promettente…
    Marchese:”Bene riferite al vostro marchese il luogo e la data dell’incontro potrà stabilirlo lui non importa. E dite che solo io prenderò quel denaro. Nessun altro al contrario di quanto previsto.”
    Il servo si congedò e Vittoria fisso la scena sconvolta. Questa volta aveva capito prima che ancora una volta un essere meschino voleva ingannarla. Furibonda tornò indietro dimenticandosi del motivo della sua visita.

    Agnese era stesa nella sua stanza con Antonio accanto a lei che si accertava del suo stato di salute, e Emilia e Martino sempre pronti a vegliare su di lei e anche Alberto… Quando riaprì gli occhi tutti tirarono un sospiro di sollievo…
    Antonio:”Come ti senti?”
    Agnese:”Sto bene state tranquilli…”
    Martino:”Non direi… agnese ascolta so che stai male… ma vedrai che troveremo Andrea ci sarà una spiegazione a ciò che è successo… non gli è capitato nulla… ”
    Agnese sentì che di nuovo le lacrime rigavano il suo volto…
    Agnese:”Martino vorrei tanto crederti… ma il mio cuore dice che è successo qualcosa di brutto e grave… La giacca di Andrea è piena di sangue… ed è stata lacerata dalla lama di una spada in più punti…” nessuno se ne era accorto solo Agnese… tutti si guardarono allibiti… “Per favore voglio stare sola…” riluttanti uscirono tutti…. Per ultima Emilia…che però decise di restare… e senza dire una parola si avvicinò alla cugina e l’abbraccio…
    Emilia:”Andrà tutto bene..”
    Agnese:”Non sai quanto vorrei crederti… ma Federico rischia di morire… e Andrea… io… non…” Agnese si bloccò senza dire una parola…
    Emilia:”Agnese… Anche se è successo qualcosa di brutto Andrea tornerà da te…”
    Agnese:”Ma non capisci che non ha senso!!! Nulla a senso!!! Andrea non avrebbe mai lasciato Federico!!! Mai!!! Senza contare quella giacca…Gli è successo qualcosa… e nessuno sa dov’è… e Alberto che è qui! E sta bene! Andrea è partito per lui!!! Assurdo!!! ” Agnese si era agitata molto ed Emilia era preoccupata per lei…
    Agnese:”Non posso pensare che Andrea sia…”
    Emilia l’abbracciò di nuovo… senza sapere cose dire… non riusciva a trovare le parole adatte per una situazione in cui lei non trovava niente di sensato.
    Quella notte.. tutti credevano che Agnese stesse dormendo ma in realtà lei si alzò e andò nella stanza di Federico si sedette accanto a lui che febbricitante si muoveva spesso… iniziò a bagnare il panno e metterglielo sulla fronte…
    Agnese:”Ho bisogno che tu guarisca.. ricordi tanto tempo fa sei stato tu a ringraziarmi per non essere morta… ora sono io che vorrei poterlo dire presto a te… devi resistere… e poi sei l’unico che può dirmi dov’è Andrea…ti prego Federico… non lasciarci ora… non lasciare me, e tutte le persone che ti sono vicine… pensa a Chiara…” sentendo quel nome… Federico sembra riprendere conoscenza.. afferrò la coperta pieno di dolori… poi si voltò a fissarla…
    Federico:”Agnese…”
    Agnese:”Sono qui..” tentò di nascondere le lacrime, lui faceva molta fatica a parlare e anche a respirare…provava molto dolore…
    Federico:”Volevano ucciderci…” –agnese si chinò meglio per sentire le sue parole…
    Agnese:”Ma cosa dici?”
    Federico:”Andrea… ed io… abbiamo provato a difenderci ma erano troppi e ben armati…”
    Agnese:”E Andrea dov’è?” Agnese sconvolta aspettava la risposta ansiosa…
    Federico:”Non è qui con me…”
    Agnese:”No hanno trovato solo te…ti prego cerca di ricordare…”
    Federico:”Non ricordo ogni cosa… ma Andrea è caduto prima di me… l’hanno colpito con qualcosa… e poi non ricordo nulla se non il sangue e le urla…” Federico non riusciva più a sopportare il dolore e tornò nel suo stato di semi coscienza che lo faceva agitare… Agnese ora temeva il peggio.
    Nella sua testa moltissimi pensieri la facevano soffrire. Quell’idea che aveva tentato di tenere lontano da se ora la assillava.
    Andrea era morto?

    Il giorno dopo al borgo di Rivombrosa tutti parlava della tragica notizia. Tra i contadini si aggirava Chiara che era giunta sino lì per cercare i trovare Federico nel tentativo di chiarire ogni cosa. Sentiva però questi discorsi tristi e tentò di capire cosa fosse accaduto di preciso…
    Chiara:”Scusi…di cosa parlano tutti sembra qualcosa di molto triste?”
    Maria:”Una terribile notizia ha distrutto la gente di queste terre… il marchese Van Necker molto probabilmente è morto… e il suo amico… è in fin di vita…”
    Chiara:”Cosa avere detto?” il cesto che Chiara aveva per le mani le cadde per terra…
    Maria:”Vi sentite bene?”
    Chiara:”L’amico… è il conte Federico Besci?”
    Maria annuì. Chiara sentì il suo cuore battere fortissimo. Non poteva credere che Federico stava morendo… chiese a un contadino di aiutarla a raggiungere Rivombrosa ed ottennè un passaggio su un carro.

    Erano tutti svegli da poco a Rivombrosa Emilia e Martino tentavano di mandare giù qualcosa per colazione… ma tutti erano molto cupi e tristi…
    Martino:”Agnese?”
    Emilia:”E’ nelle sue stanze… forse dorme ancora visto che negli ultimi giorni non l’ha fatto molto… è meglio lasciarla riposare…”
    Martino:”Preferisco andare a controllare di persona…” Martino andò verso la stanza della sorella e bussò più volte senza risposta… alla fine entrò… e il letto era completamente intatto… Agnese non aveva dormito lì quella notte… Martino come una furia e preoccupato corse verso le scuderie…
    Emilia:”Martinooo!!! Aspetta dove vai?”
    Martino:”E’ scomparsa!!! Agnese non c’è…. Non ha dormito nelle sue stanze!”
    Emilia:”Ma dove andrai a cercarla?”
    Martino:”Non lo so ma devo trovarla… Agnese è sconvolta… e non deve restare sola…”
    Dicendo questo spronò il suo cavallo e corse via in cerca di Agnese.

    Le ore trascorsero senza che nessuno portasse buone notizie a Rivombrosa, la pioggia incessante continuava a cadere… Agnese aveva camminato a lungo per il bosco sino ad arrivare al torrente… nonostante la pioggia si sedette vicino alla riva, e inizio a singhiozzare incapace di pensare, incapace di dare un senso al grande vuoto che provava dentro… alzò il viso al cielo e lasciò che la pioggia si confondesse con le sue lacrime… quando spostò l’attenzione sulle piccole cascate i ricordi tornarono a colpirla… vedeva Andrea felice che nuotava davanti a lei, che le sorrideva che la chiamava… sembrava tutto così reale… il suo sorriso, la sua voce.. la sua voglia di vivere… ma niente lo era… Un tuono riportò Agnese alla terribile realtà.
    Agnese sussurrò a bassa voce il nome di Andrea e si adagiò lentamente sul prato lasciando la pioggia scorrere su di lei… senza pensare a nient’altro… si lasciò andare al vuoto che provava dentro che sentiva che le stava portando via ogni forza, e ogni pensiero…

    Martino rientrò a Rivombrosa dopo ora senza nessuna novità…Emilia stava riposando nella biblioteca con in braccio il piccolo conte Ristori… quando Martino arrivò li baciò entrambe sulla fronte… Emilia si svegliò e subito porse il bambino a Bianca e andò ad abbracciare suo marito…
    Martino:”Non sapevo più dove cercarla… ho paura… che sia sola e disperata da qualche parte…”
    Emilia:”L’uomo che ama forse è morto credo sia legittimo che sia disperata… ma vedrai che tornerà presto…”
    Martino:”No, Agnese era come… spenta… appena ha capito che Andrea forse…” anche lui non riusciva pronunciare quella frase… “E’ come se si fosse lasciata andare… Quello sguardo… solo un'altra volta l’ho visto… e sai bene quando…”
    Emilia sospirò:”Elisa… quando Fabrizio morì… ” Martino gettò in terra dei libri posati li vicino…
    Martino:”Non posso lasciarla sola!!! Non posso!!! Devo proteggerla… Andrea l’ha affidata a me…”
    Emilia:”Martino… ora che siamo soli cosa pensi realmente credi che Andrea…”
    Martino:”Non lo so amore mio… non lo so… Non posso pensare che Agnese passi quello che ha passato Elisa… non è giusto… lei è così giovane… aveva così tanti progetti… loro si amavano…” Martino si fermò perché anche la sua voce si stava spezzando… Emilia non fece altro che abbracciarlo cercando di non piangere…
    In quel momento entrò Antonio…
    Emilia:”Novità?”
    Antonio:”Nessuna… ma Federico se la vedrà davvero brutta nelle prossime ore… prova molto dolore…” tutti erano molto dispiaciuti… “Non ho visto Agnese oggi non è uscita dalla sua stanza?”
    Emilia:”In realtà è sparita…”
    Antonio:”Che cosa avete detto?”
    Martino:”Non sono riuscito a trovarla… è scomparsa nel nulla… l’ho cercata ovunque a casa loro, a palazzo Van Necker, nel rifugio di mamma e papà… al borgo nessuno… Primo, Ettore e Cesare la stanno ancora cercando niente…”
    Antonio:”Bhè credo sia il caso di trovarla!!! E subito! Agnese non può stare sola!!!”
    Martino:”C’è qualcosa che non so?”
    Antonio:”Non so dove sia Agnese non sta bene ieri è svenuta… non mangia, non dorme… ha bisogno di stare tranquilla non sotto la pioggia chissà dove… rischia di stare male…”
    Emilia:”Agnese è forte…”
    Antonio:”Agnese aspetta un bambino!!!” Antonio nonostante Agnese tempo prima gli avesse chiesto di non dirlo, svelò il segreto di Agnese… a quell’affermazione Emilia restò attonita e Martino era ancora più preoccupato…
    Martino:”Torno fuori a cercarla…” Antonio gli diede una pacca sulla spalla…
    Emilia:”Martino… cerca Agnese nel loro posto… al torrente… forse sarà lì…”
    Martino annuì ed uscì di corsa…
    Antonio si sedette accanto ad Emilia…
    Emilia:”Perché tutto proprio ora?”
    Antonio le strinse le spalle senza rispondere.
    In quel momento entrò Bianca…
    Bianca:”Signora…una donna chiede di poter essere accolta dice che è molto urgente…”
    Emilia lasciò passare la giovane… non la conosceva ma era Chiara, aveva i segni del pianto sul suo volto e aveva bisogno di parlare con i conti per vedere Federico…
    Emilia:”Dite…”
    Chiara:”Perdonate signora…al borgo ho sentito ciò che è accaduto… voi non mi conoscete ma io conosco molto bene il conte Besci, e ho avuto modo di conoscere anche i marchesi Van Necker… vi prego vorrei poter vedere il conte… un istante…” Emilia la guardò sembrava una supplica la sua…
    Antonio:”Vi chiamate Chiara vero?”
    Chiara:”Si signore…”
    Antonio:”Bianca accompagnala…” Chiara fece l’inchino e ringraziò della cortesia…
    Emilia:”La conosci?”
    Antonio:”Federico ha ripetuto più volte il suo nome… quale miglior medicina che l’amore?”
    Emilia finalmente capì e sorrise leggermente ad Antonio…

    Martino andò al torrente sotto la pioggia incurante di tutto… arrivato lì però non trovò Agnese, non era più lì.. ormai si stava facendo buio e di Agnese non c’era traccia…
    La giovane stava camminando diretta a palazzo Van NEcker… non sapeva perché ma qualcosa l’aveva spinta ad andare lì… entrò e si sedette sui gradini delle scale del palazzo.. ricordo di colpo quando Andrea le chiese di sposarsi la prima volta… e felici avevano percorso quel corridoio convinti che il loro futuro felice fosse vicino… ora lei era sola senza difese i fronte a questo immenso dolore… si ricordò d’aver portato con se la lettera che Andrea le aveva scritto che però non le era mai arrivata fece un respiro profondo…e finalmente l’aprì…
    “Amore mio, avevi ragione leggere la tua lettera durante il viaggio è stato come averti accanto. Poco fa ho cercato di capire cosa accade a Federico, credo stia soffrendo molto per amore di Chiara. Mi ha fatto ripensare a quanto noi abbiamo dovuto soffrire per il nostro amore. Ma poi abbiamo vinto. E questo è il dono più bello che la vita mi ha fatto, il nostro amore, tu nostro figlio. In questo momento non riesco a saperti così lontana da me… per questo farò di tutto per tornare presto, perché anche se sono passate poche ore mi manchi già moltissimo. Vedrai il tempo passerà veloce, e ti stringerò tra le mie braccia presto. Tu aspetta amore mio… io sono sempre con te… non importa quanto spazio ci divida… ti ho lasciato il mio cuore… Nessuno potrebbe custodirlo meglio. Ti amo. Andrea.”

    Agnese non era riuscita a trattenere le lacrime… e non faceva che leggere e rileggere quelle poche righe. Non si accorse neanche che qualcuno l’aveva raggiunta…

    A Torino Vittoria riabbracciò sua sorella Costanza…
    Vittoria:”Come stai?”
    Costanza:”Se non fossi in pena per Agnese starei sicuramente meglio…”
    Vittoria:”Le è successo qualcosa?”
    Costanza:”Andrea… è… morto… si dice così in giro… il suo compagno di viaggio è stato ritrovato in fin di vita e lui… non c’era…” Vittoria sembrò veramente stupita ora aveva capito cosa aveva in mente il marchese Le Miriè. Costanza notò il disagio sul volto di sua sorella…
    Costanza:”Vittoria ti senti bene? Non credevo ti sconvolgesse la notizia….”
    Vittoria:”Perdere l’uomo che ami è come perdere una parte di te…” Costanza mise una mano sulla spalla di Vittoria…
    Costanza:”Agnese soffre molto…Nessuno si aspettava una cosa simile… proprio ora che tutto andava bene…tutto risolto…”
    Vittoria:”Costanza devo fare una cosa… ti spiace aspettarmi?” costanza disse che non c’erano problemi… Vittoria corse nello studio del marchese sapeva che lui non era a palazzo, entrò e chiuse a chiave, iniziò a frugare nei suoi mobili…
    Vittoria:”Questa volta… non sarò io a perdere… avete osato troppo….” Tirò fuori molte carte finchè non trovò ciò che le serviva… la lettera che Loya aveva scritto per lui. Vittoria se la portò sul petto. E la nascose per poi tornare da Costanza.

    A Rivombrosa intanto Chiara era entrata nella stanza di Federico e subito inizio a prendersi cura di lui… senza crearsi alcun problema… Federico era più calmo come se sentisse la sua presenza… quando le baciò la fronte il giovane aprì lentamente gli occhi…
    Federico:”Tu…”
    Chiara:”Non preoccuparti me ne vado subito…” disse allontanandosi e nascondendo le mani…
    Federico:”Sono messo male…”
    Chiara:”Sei forte te la caverai…”
    Federico:”Perché sei qui?” Chiara non le rispose… “Hai pianto…?”
    Chiara:”Conte, non affaticatevi a parlare…”
    Federico:”Chiara…” gli fece segno di avvicinarsi… “Sono felice che tu sia qui…” finalmente sorrise e non si sentì più in imbarazzo… ma quando la giovane stava per parlargli di qualcosa di più importante Federico non riusciva più ad ascoltarla, il dolore era troppo forte…

    Agnese sentì una mano posarsi sulle spalle e accanto a lei si sedette Alberto, lei non sapeva che lui si era stabilito lì.
    Alberto:”Vieni qui…” disse prendendola tra le sue braccia… Agnese pianse ancora… “Sei infreddolita e bagnata… non dirmi che sei stata sotto la pioggia… ”
    Agnese:”Non so per quanto… non importa…”
    Alberto:”Agnese… so che è difficile… ma devi essere forte… guardami Agnese…” la giovane lo guardò… “Credi che Andrea vorrebbe saperti così…?”
    Agnese:”No, s’infurierebbe…”
    Alberto:”Infatti… so che senti come un vuoto dentro… ma sono sicuro che presto scopriremo cosa è accaduto… Anche io sono molto in pena per Andrea, ma ho la speranza…”
    Agnese:”La speranza… e in cosa? Per quel che ne sappiamo Andrea… è… morto…” Era la prima volta che Agnese pronunciava quelle parole… e il suo cuore si fermò nel momento stesso in cui lo disse… Alberto pensieroso non disse nulla…
    Alberto:”Forse o forse no… nessuno sa cos’è successo quella maledetta notte…”
    Agnese:”Già nessuno lo sa… vorrei tanto avere qualcosa che mi dia la forza di sperare e di credere…” Alberto le sistemò una coperta sulle spalle… e le disse di salire… per le scale Agnese sentì una fitta all’addome…
    Alberto:”Ti senti bene?”
    Agnese:”Forse ho capito…” disse tentando di tirarsi su…. “Io so cosa mi darà la speranza…”
    Alberto:”Agnese… tu hai la febbre… quanto tempo sei stata sotto la pioggia…?”
    Agnese non rispose alla sua domanda… Alberto la portò nella stanza di Andrea… e Agnese si sdraiò su quel letto che conosceva così bene…
    Agnese:”Nostro figlio…”
    Alberto:”Che cosa hai detto?”
    Agnese:”Questa è la mia speranza…” subito dopo Agnese perse i sensi… Alberto mandò un servo a chiamare Martino, e un medico per Agnese che aveva la febbre dopo aver passato giorni senza mangiare e sotto la pioggia… notò che la giovane stringeva tra le sue mani una lettera Alberto la prese e la lesse, e si commosse…. Poi restò accanto ad Agnese a cullare il suo sonno.


    fine capitolo
    spero vi sia piaciuto....
    vi avviso che il 15 capitolo sarà il penultimo :bunce:
    e vi anticipo il titolo... LA ROSA ROSSA....
    :hgcfte:
     
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  2. ghigas
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    :kibiusa: :kibiusa: :kibiusa: è bellissimo ma ti prego non farlo finire così.... :kibiusa: :kibiusa:
     
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1 replies since 23/5/2008, 18:09   244 views
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