Capitolo 16 : Una storia così non potrà finire mai

.... ultimo capitolo...

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  1. sisterchris88
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    C'è una canzone che ha fatto da colonna sonora all ultimo capitolo purtroppo non l'ho trovata sul web...ma se potete scaricatela è molto dolce e bella sarebbe bello se la leggeste con quella di sottofondo...
    S'intitola They'll never know di Ross Copperman...

    Sappiate che è stata dura spero non vi deluderà...

    Capitolo 16: una storia così non potrà finire mai…

    Agnese incredula sentì qualcosa nel suo cuore, senza pensarci due volte corse lungo il corridoio e scese le scale più veloce che poté, la sua famiglia la guardò incredula… Non sapeva cosa le desse tanta forza ma arrivò nel cortile e percorse l’ultima rampa di scale, la neve, l’inverno il freddo non erano nulla in confronto all’emozione che Agnese sentiva nel suo cuore… e finalmente arrivò davanti a quella rosa, commossa si sedette accanto noncurante del freddo della neve… la sua veste subito si bagnò, ma non le importava… la fissava incredula… niente di più incredibile poteva apparire ai suoi occhi. Nel suo cuore aveva una sensazione di speranza… pensava ad Andrea… le sembrava un segno… ma era molto di più.
    La speranza. La realtà.
    Agnese sentì dei passi nella neve alle sue spalle, non si voltò non si mosse, non voleva farlo aveva paura che fosse un sogno e non voleva svegliarsi… Eppure quella figura si avvicinava e il suo cuore palpitava sempre di più. Il suo cuore sapeva. La sua mente sperava.
    Sentì che si chinò accanto a lei alle sue spalle, e una voce, l’unica voce che riusciva a colpirla al cuore la chiamò… “Amore mio…” Agnese senza parole lasciò sgorgare le lacrime dai suoi occhi. Credeva fosse un sogno ma tutto era così reale, quella voce era la sua voce, e quella sensazione gliela dava solo lui… Agnese prese coraggio… e si volto lentamente perché più guardava e più sentiva il cuore scoppiare…
    E infine, lo vide.
    Andrea.
    Il suo Andrea.
    Andrea tratteneva a fatica le lacrime subito Agnese gli portò le mani sul suo volto, con la barba mal curata, i capelli sciolti, un mantello per coprirsi… ma lui era lì davanti a lei… per giorni, settimane, aveva sognato quel momento ed ora che era li non gli sembrava vero…
    AgnesE:”Sei proprio tu…” disse a stento…
    Andrea:”Sono qui…” Agnese lo abbraccio lo strinse forte doveva sentire che era reale, che lui era lì e non fosse un sogno… le lacrime e i singhiozzi di Agnese ormai erano senza misura Andrea cercava di sistemarle i capelli e con le mani tentava di asciugarle le lacrime, si guardava, non riuscivano a smettere di baciarsi, finalmente insieme. L’uno nelle braccia dell’altra…
    Andrea:”Sapevo che l’avresti notata…” Agnese vide che Andrea indicava la rosa sulla neve…
    Agnese:”Una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve, giusto?” disse tentando di mascherare le lacrime con il riso… Si baciarono di nuovo, questa volta il bacio fu più lungo e intenso….
    E insieme tornarono a vivere.
    Il cuore di Agnese tornò a battere più forte di prima.
    Agnese si aggrappò alle sue spalle con tutta la forza che aveva….
    Andrea:”Va’ tutto bene, Agnese, sono qui… sei al sicuro… non ti lascerò mai più…”
    Agnese:”Credevano tutti che eri morto… e anche io con te…” a queste parole Andrea la fece spostare… la guardò a lungo e questa volta una lacrima non potè che cadere dal suo volto…
    Andrea:”Amore mio non avrei mai voluto farti vivere tutto questo… ma il male, la cattiveria non hanno mai fine… ma ci sarà tempo per spiegare… ora guardarmi… sono qui e non ho intenzione di lasciarti sola un solo istante…”
    Agnese felice si sdraiò sul petto di Andrea che si sdraiò sulla neve, entrambi risero del freddo contatto della neve sulle loro vesti sottili…
    Andrea:”Quanto mi sei mancata Agnese, ogni giorno sognavo questo volto, questi occhi, questa bocca, ricordavo i nostri baci, ogni singolo momento mi dava forza per superare ogni ostacolo, ripensavo al giorno del nostro matrimonio… non avrei mai potuto abbandonarti mai…Tu sei la mia vita Agnese, tu hai il mio cuore… e io dovevo tornare per prendermi cura di voi…” disse felice e commosso… “il tuo sorriso mi appariva davanti ogni giorno, non c’è stata una singola ora in questi lunghi mesi in cui non sognavo di rivederti…” Agnese gli sistemò i capelli dietro l’orecchio….
    Agnese:”Non ci posso credere che siamo qui insieme… mi sembra tutto così irreale e se fosse un sogno…” Andrea di scattò si alzò e tirò su Agnese la prese per la vita e la fece volteggiare…
    Andrea:”E’ realtà! Tu ed io siamo parte di questa meravigliosa realtà… il nostro amore è reale… il nostro futuro lo diverrà… te lo prometto…” Agnese lo baciò appassionatamente, tornare tra le sue braccia era la cosa più naturale che le fosse mai successa…

    Dal primo piano di Rivombrosa Martino preoccupato per Agnese che non rientrava si affacciò alla finestra….
    Martino:”Non capisco perché Agnese è scesa di corsa…”
    Alberto:”Vado a chiamarla se volete?”
    Martino:”Aspettate ma non è sola… Agnese non è sola! Mio Dio! Guardate!!!” tutti andarono alla finestra e poi corsero anche loro nel grande cortile di Rivombrosa… Alberto quando arrivò davanti all’ultima rampa di scale si sentì pieno di gioia. Suo figlio era lì. Ma soprattutto era vivo. E stava bene.
    Agnese e Andrea stretti l’uno all’altra si tenevano le mani… quando si accorsero di Martino, Emilia e Alberto che stavano correndo verso di loro, ma anche il resto della servitù di Rivombrosa era accorso fuori tenendosi più in disparte… Dorina era in lacrime tra le braccia di suo fratello, e anche Ettore era felice insieme a Maria, persino Cesare così burbero al primo impatto nel vedere Andrea vivo… era quasi commosso…
    Martino:”Andrea!!!!” Martino andò da lui abbracciandolo senza lasciare la mano di Agnese poi abbraccio anche la sorella… Emilia commossa andò subito da Agnese…
    Ma ancora più toccante fu lo sguardo che Andrea e Alberto si scambiarono non servirono parole, Agnese lasciò per pochi minuti la mano di Andrea e lui lo abbracciò… commosso… il padre gli diede una pacca sulla spalla…
    Andrea:”Non sapete quanto sono felice di vedervi star bene! Ho temuto per voi….”
    Alberto:”Andrea…” non riuscì a dire altro e si avvicinò a lui abbracciandolo… “Questo è il più bel regalo di Natale che abbia mai avuto…” Agnese li guardava felice…
    Emilia:”Hai perfettamente ragione… è una sorpresa stupenda!!!”
    Alberto:”Non ho mai smesso di credere nella tua forza sapevo che ti avrei rivisto…”
    Andrea:”Grazie papà…” Agnese dietro di loro tentò di avvicinarsi al braccio di Martino perché si sentì svenire… troppe emozioni tutte insieme… per fortuna Martino riuscì a prenderla…
    Andrea:”Agnese!”
    Emilia:”Sta calmo Andrea deve solo sdraiarsi un po’… portiamola di sopra…” Andrea prese in braccio Agnese e la portò sino nella sua stanza la adagiò sul letto e dopo aver ricevuto l’abbraccio di Antonio la lasciò con lui. Stava aspettando fuori insieme agli altri…
    Martino:”Quando vorrai ci racconterai cos’è successo…”
    Andrea:”Martino… mi piacerebbe capire… so solo che qualcuno mi ha rinchiuso in un luogo disperso per tutto questo tempo, ma non so chi sia…”
    Alberto:”Io una certa idea l’avrei ora…”
    Andrea:”Cosa vuoi dire papà?” Martino diede una pacca ad Alberto…
    Martino:”Pensa ad Agnese non preoccuparti del resto, stai bene questo conta per parlare ci sarà tempo dopo…” Andrea sorrise ed entrò.
    Andrea:”Come sta?”
    Antonio:”E’ solo stanca… per tutto questo tempo si è trascurata troppo, dormiva poco, mangiava poco… anzi in un certo senso a tirato fuori una forza incredibile… perderti da un giorno all altro…” Andrea sospirò…
    Andrea:”Deve aver sofferto molto…”
    Antonio:”Come te…Ma ora la cosa più bella è che sei qui! Vi lascio soli…” Antonio uscì ed Andrea si avvicinò al letto si sedette accanto a lei… e si mise a fissarla, Agnese riposava con un dolce e tenero sorriso sul volto…
    Agnese:”Ehi…” Andrea si alzò sentendo la sua voce…
    Andrea:”Come ti senti?”
    Agnese:”Non è nulla solo troppe emozioni…” disse sorridendo… Andrea adagiò la sua testa sul ventre di Agnese…
    Andrea:”Se penso a quanto sei stata male…a quanto siamo stati male…”
    Agnese:”Ma io avevo una persona che mi dava molta forza…” Andrea si alzò curioso… “Nostro figlio…” Andrea si avvicinò a lei e la baciò…
    Andrea:”Ti amo…”
    Agnese:”E io amo te…”
    Andrea:”D’ora in poi ogni giorno sarà tutto perfetto te lo prometto e tu non dovrai più preoccuparti di nulla…”
    Agnese:”Sarebbe bello…”
    Andrea:”Cosa vuol dire?”
    AgnesE:”Ci sono tante cose di cui dobbiamo parlare… Andrea voglio sapere cosa ti è successo?”
    Andrea:”Il giorno in cui ci hanno assalito con Federico mi hanno portato via… non ricordo molto so solo che poco dopo mi sono ritrovato in un casale lugubre, dove mi tenevano prigioniero… e una donna mi portava regolarmente del cibo… non so se qualcun altro girasse per quelle stanze…Fino a qualche giorno fa in cui una persona mi ha aiutato a fuggire…”
    Agnese:”Davvero? Chi Andrea?”
    Andrea:”Non ci crederai mai!!!” Agnese curiosa aspettava la risposta di Andrea... “Vittoria…”
    Agnese:”Anche a te!!!”
    Andrea:”Cosa vuol dire anche a te?”
    Agnese:”Ha aiutato anche me… è grazie a lei che il marchese Le Miriè è uscito dalle nostre vite…!!!”
    Andrea:”Cosa hai detto?” Il volto di Andrea si stava illuminando… Agnese si mise sulle ginocchia di fronte ad Andrea e gli mise le braccia sulle spalle… iniziò a sorridere…
    Agnese:”Mio bel marchese quell’uomo è uscito dalle nostre vite il generale Savignac l’ha cacciato da Torino, dal Piemonte intero…”
    Andrea:”Ma questa è una notizia meravigliosa!!! Siamo liberi!!!” Agnese e Andrea si baciarono felici… “Non ci posso credere giustizia è fatta!!! Niente più inganni nulla!!!” mentre si abbracciavano e baciavano si aprì di scattò la porta e d’impeto Federico andò da loro… felice come non mai di vedere Andrea sano e salvo…
    Federico:”Lo sapevo che eri un guerriero!!!” Andrea lasciò Agnese e andò dall’amico abbracciandolo più forte che potè…
    Andrea:”Sono stato in pensiero ma per fortuna vedo che stai bene…”
    Federico:”Ho avuto le cure migliori…” Andrea guardò Agnese… capendo a cosa si riferisse….
    Agnese:”L’hai trovata?” Federico si fece scuro in volto…
    Federico:”No, per questo devo partire devo trovarla ovunque sia…”
    Agnese:”Ma come ha detto che restava….non capisco…”
    Federico:”Lui l’ha presa!!!!” Andrea stava tentando di capire il discorso che facevano ma non ci riuscì…
    Andrea:”Ehi ehi! Fermi volete spiegarmi chi è partita chi va’ salvata?”
    Agnese:”Perdonami amore… Chiara si tratta di Chiara…”
    Federico:”Non ho tempo di spiegarti tutto ciò che è successo… ma ho bisogno del tuo aiuto…te la senti?”
    Andrea guardò per prima cosa Agnese la giovane aveva capito lo sguardo di Andrea cosa nascondeva…
    Agnese:”Fa’ tutto quello che devi ma poi torna qui perché voglio che il nostro Natale sia perfetto!!!” Andrea la strinse a se…
    Andrea:”E lo sarà… mi do una sistemata e arrivo, Federico sta tranquillo la riporterò da te… te lo prometto…”

    Al confine del Piemonte, il marchese Le Miriè si era fermato in una locanda con Chiara e il suo seguito la ragazza stava provando in tutti i modi a fuggire ma con scarsi risultati…
    Le Miriè:”Non mi pare che fino a poco tempo fa la mia presenza ti facesse così pena…”
    Chiara:”Non ho intenzione di ascoltarvi un minuto di più, voi non avete più alcun potere su di me…”
    Le Miriè:”Ma davvero? È grazie a me che tua sorella non è morta… vi ho salvato la vita!”
    Chiara:”No l’avete distrutta!!! Ed ora ho intenzione di riprendermela!”
    Le Miriè:”Non l’avrai mai la tua vita, tu sei una mia proprietà capisci? Nessuno potrà venire a prenderti a meno che tu non mi nasconda qualcosa…” Chiara subito preoccupata abbassò lo sguardo… “Allora è così!!! Sei una sgualdrina hai trovato qualcun altro che ti da’ ciò che ti serve rispondiiiii!!!”
    Chiara:”Non c’è nessun altro!!!”
    Le Miriè:”Smettila di mentire…” il marchese schiaffeggiò Chiara lasciandole un segno sul suo volto… allora la giovane tirò fuori tutto il coraggio che aveva…
    Chiara:”Si c’è qualcuno!!!ma sapete marchese è una persona nobile che mi aiuta perché ha dei sentimenti sinceri verso di me e voi non saprete mai il suo nome da me!!!mai!!! potete anche uccidermi se necessario…”
    Le Miriè:”Così tu vuoi liberarti di me per finire nelle braccia di un altro…e pensi che te lo lascerò fare…” Chiara iniziò a spaventarsi vedendo lo sguardo ossessivo del marchese e si avvicinò ad un angolo della stanza impaurita temendo ciò che il marchese poteva farle…

    Rivombrosa.
    Nelle cucine tutte stavano preparando dei piatti stupendi per festeggiare il ritorno a casa di Andrea…
    Corsini:”Eccomi…” disse sorprendendo Dorina con un bacio “Perché mi hai chiamato con tanta urgenza…”
    Dorina:”il marchese Van Necker è tornato!!! Capisci? È tornato!!” la serva era molto felice per la notizia che stava dando al suo promesso sposo…
    Corsini:”E’ incredibile!!! Sono felice! Molto felice!!!” disse festeggiando con Dorina…
    Dorina:”E sai cosa vuol dire questo?”
    Corsini:”Non credo…”
    Dorina:”Possiamo sposarci!!! Prima possibile!!! Speravo tanto di farlo con la mia padrona felice e così sarà!!!”
    Corsini:”Quante notizie stupefacenti oggiiiii!!! Ti sposerei anche ora se fosse tutto pronto!!!” Dorina lo abbracciò felice…
    Dorina:”Appena dopo Natale andrà bene?”
    Corsini:”E’ perfetto… sarà tutto pronto… e tu sarai la sposa più bella…” la baciò e poi andò via senza dimenticare di salutare Primo… prima salì per felicitarsi col marchese per il suo rientro ma la situazione era molto difficile e il tempo era la cosa più importante…
    Corsini:”e’ bello riavervi qui…” disse trovandosi davanti ad Andrea nella biblioteca, il giovane si era sistemato, era di nuovo perfetto… Federico accanto a lui però fremeva per andare…
    Andrea:”Grazie, avremo modo di parlare ora ho devo aiutare un mio caro amico… perdonatemi…”
    Corsini:”Avete sempre misteriosi missioni da compiere vero marchese…”
    Andrea sorrise:”A quanto pare…” andò verso le scuderie seguito da Agnese… Quando vide che anche la giovane salì a cavallo però si preoccupò…
    Agnese:”avevi detto che non ci saremmo più separati…”
    Andrea:”Infatti, ma ora non puoi venire con me a Torino…”
    Agnese:”Cosa me lo vieta?”
    Andrea:”Il buon senso!!! Agnese!!!”
    Agnese:”Marchese Van Necker, ho passato gli ultimi mesi ad aspettare di riavervi con me credevate davvero che vi avrei lasciato andare lontano da me dopo sole poche ore… ”
    Andrea si mise a ridere…
    Andrea:”Salta su…” disse stendendole un braccio per farla salire sul suo cavallo… E seguiti da Federico si diressero a Torino dal generale Savignac…
    Martino:”Si prospetta come sempre un Natale tranquillo per Rivombrosa…”
    Alberto:”E io che credevo di poter parlare con Andrea…” Martino gli diede una pacca sulla spalla…
    Martino:”Ciò che fa gli fa onore come sempre… rientriamo… presto torneranno…”

    I tre arrivarono a Torino in tarda serata e chiesero di essere ricevuti anche se non credevano che sarebbe stato possibile… Invece il generale acconsenti, Agnese Andrea e Federico entrarono… e subito il generale strinse la mano di Andrea felice di vederlo sano e salvo…
    Savignac:”La giustizia forse esiste ancora… ditemi cosa in cosa posso aiutarvi?”
    Federico:”Generale il marchese di Savignac ha rapito una persona…”
    Savignac:”Come?”
    Federico:”Una giovane ragazza, che lavorava in una locanda lui l’ha comprata contro la sua volontà e ora sta partendo portandola via con se con la forza… dobbiamo impedirlo!!”
    Savignac:”Conte, forse posso immaginare cosa si nasconda dietro il vostro impeto, ma quella donna gli appartiene non possiamo…”
    Federico:”Ma lei non vuole questa vita!!!! Lei è stata vittima della sua stessa esistenza!!!”
    Savignac:”Mi fate terminare?” Federico dispiaciuto annuì…
    Savignac:”Ciò non toglie che io vi darò una mano per trovare il marchese e riprendere quella ragazza ma dovrete farlo da voi…”
    Andrea:”Non preoccupatevi… avete idea di dove sia?”
    Savignac:”Di certo starà per varcare i confini del Piemonte…e potrebbe esserci qualcosa di interessante…guardate…” aprì il suo cassetto e tirò fuori la lettera di Loya che tanti danni aveva causato. I tre la presero e la lessero velocemente…
    Savignac:”Non credo rinuncerà a quel denaro, si potrebbe chiedere l’aiuto di questo nobile tedesco che avrebbe dovuto dargli questa somma di denaro in cambio della vostra morte, lui lo incontrerà ne sono certo… ”
    AgnesE:”Ma come possiamo sapere dove e quando?”
    Savignac:”Solo un'altra persona viene nominata nella lettera come parte del piano….”
    Andrea e Agnese si guardarono insieme…e Federico pronunciò quel nome…
    Federico:””Vittoria…” il generale sospirò… “Mi siete stato di grande aiuto, grazie generale.”
    Savignac:”Spero che la salverete…”
    Andrea:”Grazie per il vostro aiutò…” il francese annuì e si congedò…
    Federico:”Andate pure a casa non voglio che mi seguiate… andrò solo da Vittoria…”
    Agnese:”Non credo proprio come potremmo lasciarti solo?” Federico sorrise e insieme andarono verso il palazzo di Costanza.
    Quando arrivarono a palazzo tutti stavano riposando. Fu Alessandro a riceverli e vedendo Andrea si meravigliò molto ma poi lo accolse a braccia aperte…
    Alessandro:”Tutto finisce bene… per fortuna…. Mi avete detto che avete bisogno di Vittoria?”
    Agnese:”Si è importante… so che è tardi ma…”
    Vittoria:”Eccomi…” tutti e tre si voltarono a guardarla… Alessandro andò via… Andrea la fissò a lungo ricordandosi di quella sera quando una donna bene vestita entrò nel casale con un mantello per nascondersi e l’aiuto a scappare era quasi riuscita a non farsi riconoscere ma poi il mantello si scostò e per un attimo si guardarono…
    Federico:”Voi sapete dove e quando il marchese Le Miriè incontrerà il nobile tedesco che gli deve portare tutto quel denaro?” Vittoria restò spiazzata dalla sua domanda…
    Vittoria:”Non ne ho idea…”
    Agnese:”Vittoria vi prego se sapete qualcosa… la vita di una persona è in gioco…”
    Vittoria:”Giuro che non so nulla della faccenda credevo che il nobile non avesse più avuto contatti con lui. Non saprei come aiutarvi…”
    Agnese sconsolata si avvicinò a Federico… Andrea andò di fronte a lei e si fermò.
    Andrea:”Non conosco le ragioni che vi hanno spinto ad aiutarmi ma… grazie per avermi ridato la mia vita.”
    Vittoria non disse nulla e non si scompose nemmeno, osservò i tre che uscivano e non disse un parola. Federico non aveva nulla che lo aiutasse solo parole, senza certezze. Era triste all’idea d perdere Chiara senza averle detto che l’amava.

    25 dicembre 1797.
    Finalmente arrivò la mattina di Natale Agnese e Andrea erano rientrati insieme a Federico ed ora erano nella loro stanza che si scambiavano gesti affettuosi…
    Andrea:”Finalmente soli…”
    Agnese:”Sei tu che fai sempre l’eroe… non io…”
    Andrea:”Credevo non ti dispiacesse…”
    AgnesE:”Non fin quando ho creduto d’averti perso per sempre…”
    Andrea:”Amore mio… oggi è Natale… voglio che siamo felici e non voglio che torniamo più su questo discorso il passato è chiuso, ora ci aspetta un presente magico e un futuro ricco di sorprese… ” disse mettendo la mano sul ventre di Agnese…
    Per festeggiare il Natale, dopo la cerimonia liturgica, tutti andarono a mangiare a Rivombrosa, c’erano piatti di ogni tipo grazie alle doti di Bianca, Giannina e Dorina… L’atmosfera era finalmente spensierata, eccetto Federico che non aveva alcuna voglia di fare finta che tutto andasse bene, ma cerco di essere felice e di festeggiare almeno il ritorno di Andrea, che contava molto per tutti. Agnese non viveva un Natale così felice e spensierato da tempo, quando finirono col pranzo andò verso il quadro di sua madre e lo fissò a lungo…
    Andrea:”A cosa pensi?”
    Agnese:”A quanto sono fortunata… e a mia madre…”
    Andrea:”Capisco, tesoro ho bisogno di fare una cosa… verresti con me?”
    Agnese:”Certo, prendo uno scialle e torno da te…”
    Mentre Andrea aspettava fu raggiunto in biblioteca da Alberto che portò dei documenti tra le mani…
    Alberto:”Questo è stato davvero un giorno memorabile!!!”
    Andrea:”Aspetta non mi vorrai dire che parti!!!”
    Alberto:”No no! Non posso perdermi l’arrivo del mio nipotino…” disse ridendo… “Resterò ancora un po’… palazzo Van Necker mi ospiterà vero?”
    Andrea:”Ma certo papà potrai restare quanto vuoi, potrai venire anche da me e Agnese, è molto grande la nostra casa…” Alberto era felice di vedere Andrea sereno nonostante ciò che aveva passato.
    Alberto:”Ho un regalo per te…”
    Andrea:”Oh no! Andiamo io non ho avuto il tempo… sai ero leggermente… imprigionato!” scoppiarono a ridere…
    Alberto:”Tranquillo veramente è molto che sono pronti ma volevo darteli di persona…” porse i documenti ad Andrea… che non capiva cosa fossero… “Voglio che tutti sappiano che tu sei mio figlio… perché sono orgoglioso di ogni singola azione della tua vita, e della persona che sei diventato…” Andrea capì e senza aprire i fogli… suo padre l’aveva riconosciuto ufficialmente…. I due si abbracciarono e in quel momento rientrò anche Agnese…
    Agnese:”Mi sono persa qualcosa?”
    Andrea:”No amore mio… da oggi sarai la marchesa Casalegno…” disse baciandola in fronte… poi Agnese andò ad abbracciare Alberto…
    Agnese:”Grazie…”
    Alberto:”Grazie a te per avermi ridato mio figlio…”
    I due si congedarono e andarono a prendere la loro carrozza…
    Agnese:”Dove mi porti?”
    Andrea:”Devo portare questi fiori ad una persona, perché io non sono come lei…” Agnese si adagiò sul petto di Andrea capendo forse a cosa si riferiva.
    Infatti la loro carrozza si fermò al vecchio palazzo di Andrea, scesero e senza dire una parola mano nella mano Andrea e Agnese si ritrovarono sulla tomba di Lucrezia. Andrea si adagiò in terra e pose i suoi fiori sulla tomba di sua madre.
    Andrea:”Ho avuto modo di pensare e credevo fosse giusto dimostrarvi che io non sono come voi… non vi serbo rancore… nonostante il male che mi avete fatto mi avete privato di un padre, e volevate togliermi l’amore della mia vita, ma non ci siete riuscita, eppure siete sempre mia madre, e l’amore serve a questo a perdonare… e io madre vi ho amato molto nonostante tutto…” Andrea cercò di non commuoversi nonostante quella fosse sempre una ferita aperta per lui, Agnese si chinò dietro di lui e gli mise una mano sulla spalla.

    Passò qualche giorno dalla festa di Natale e finalmente tutti erano riuniti nella Chiesa del borgo per celebrare le nozze di Dorina e Corsini, un matrimoni che tanti desideravano, il primo a voler rendere tutto perfetto fu il fratello di Dorina, Primo perché aveva capito che Corsini era una brava persona e voleva veramente bene a sua sorella. Agnese presente alla cerimonia si commosse ma era felice di vedere che tutte le persone a cui voleva bene erano felici, felice di stare con la persona che amava, e di aspettare un bambino.
    Solo una cosa turbava il suo animo Federico. Mentre tutti danzavano quella sera al borgo Martino si avvicinò a sua sorella…
    Martino:”Stanca?”
    Agnese:”Un po’… ma sono preoccupata avrei voluto che Federico uscisse dalla sua stanza… è a terra…”
    Martino:”E’ normale, non ci sono novità purtroppo… ma vedrai disperavamo per Andrea ora troveremo il modo per aiutare lui e Chiara…”
    Agnese:”Lo spero tanto, sarebbe tutto perfetto, tu Emilia e il piccolo Fabrizio, io e Andrea, Rivombrosa in pace…”
    Martino:”Accadrà… ” Martino abbracciò la sorella…
    Federico nel frattempo stava passeggiando per i giardini di Rivombrosa quando notò dei soldati francesi entrare a palazzo, tutti capeggiati dal generale Savignac, corse subito verso di loro pieno di speranze…
    Federico:”ditemi che avete qualche notizia per me…”
    Savignac:”La contessa Granieri Solaro è venuta da me… ha saputo qualcosa… non so come questo è il luogo dove si incontreranno…” disse dandogli un biglietto. “Conte io ho letto il luogo ma farò finta di non sapere, avete detto che avreste sistemato voi tutto…mi fido di voi…” Federico annuì fece entrare il generale e ordinò che gli fosse servito da bere, lui prese un cavallo e andò di corsa verso il luogo dell’incontro.
    Quando i conti ristori e i Marchesi Casalegno rientrarono furono sorpresi di trovare il generale a palazzo.
    Andrea:”Cosa vi ha portato qui? Vi siete perso un matrimonio meraviglioso…”
    Savignac:”Mi spiace ma sapete ho sempre molto da fare ho portato al conte Besci l’informazione che gli serviva…” Andrea subito si allarmò e anche Martino…
    Andrea:”Mi state dicendo che Federico è partito solo?” il generale annuì… “Dannazione!!!” Andrea subito fece chiamare Primo.
    Andrea:”Chiama Cesare, Ettore e tutti gli altri dobbiamo andare via subito vi voglio pronti fuori dalle terre di Rivombrosa…”
    Primo:”Subito marchese.”
    Andrea tornò in biblioteca.
    Andrea:”Ditemi dove vi prego potrebbe fare una follia Federico, e sono certo che la farà se nessuno lo fermerà… non è lucido…” il generale sembro titubare poi diede ad Andrea l’informazione che gli serviva… “Vi prometto che entrò poche ore tutto finirà…nessuno sentirà più parlare del marchese Le Miriè.” Il generale si congedò e andò via…
    Andrea:”Stavolta resti qui… è molto lontano arriveremo domani mattina, pensa a riposarti, tornerò prima che tu possa sentire la mia mancanza…”
    Agnese:”Andrea, stai attento…se ti serve la maschera è di sotto nella panca delle scuderie…nella bisaccia…”
    Andrea:”D’accordo… ti amo…” Agnese lo baciò e lo lasciò andare via…
    Martino:”Sa quello che fa…” disse consolando la sorella…
    Agnese:”Lo so…”
    Emilia:”ti va’ di venire con me dal piccolo Fabrizio? Così ti distrai un po’…” Agnese felice annuì e andarono nella stanza dove riposava il piccolino della famiglia.

    Lo Sparviero ritrovò la sua banda pronta a una nuova avventura….
    Cesare:”Bentornato…”
    Andrea:”Grazie Cesare, dobbiamo prendere dei soldi che verranno trasportati in una carrozza, e poi dobbiamo evitare che Federico commetta qualche sciocchezza…coraggio seguitemi…” Tutti insieme andarono verso il confine con la Francia… ci vollero parecchie ore a cavallo perché le strade era impraticabili per via della neve non ancora del tutto sciolta, era l’alba quando ad Andrea parve di aver raggiunto il luogo prescelto… si guardava intorno sperando di trovare un simbolo che gli facesse capite che era il luogo adatto… infine le vide… le tre pietre… quella radura era nota per quelle tre pietre che erano disposte in modo strano, cercò di notare qualcosa ma non vide nulla, di colpo dal bosco sentirono uno sparo, subito si avvicinarono, e videro tre cavalli e una carrozza… Andrea ordinò ai suoi di tenersi pronti… davanti a lui il marchese Le Miriè stava duellando con Federico che sembrava una furia…
    Federico:”Ditemi dov’è!!!”
    Le Miriè:”Mai!!! Non lo saprete mai!!!” Federico si scagliò su di lui buttandolo in terra ma il marchese rotolò e Federico si ritrovò sotto di lui fu allora che lo Sparviero uscì allo scoperto coi suoi uomini…
    Le Miriè:”fuggite!!!” disse il marchese riferito al suo servo che doveva portare in salvo la carrozza coi soldi… ma sulla sua via trovò Cesare che lo bloccò puntandogli una pistola…
    Sparviero:”Mi spiace… ma questi li prendiamo noi… ” il marchese grugnì verso di loro…
    Federico però continuava a lottare sembrava volesse ucciderlo… Andrea allora scese da cavallo e andò verso di lui…
    Sparviero:”Fermati!! Non è il modo giusto uccidendolo non riavrai Chiara!!!”
    Federico:”Non mi fermerò finchè non mi dice dov’è…”
    Le Miriè:”Mai!!!!” il marchese scagliò la spada verso Federico che preso in contropiede rischiava di essere ferito seriamente ma con una prontezza disumana Andrea sguainò la spada e lo contrasto voltandosi….
    Sparviero:”Non crederete di essere più abile di me…” roteando la spada portò il marchese in una condizione di minoranza… lo scaraventò contro la carrozza e gli gettò la spada…
    Sparviero:”Sono certo che vorrete dirci ora dov’è…”
    Le Miriè:”No. Non mi ucciderete comunque voi non lo fareste mai…”
    Cesare:”Fossi in voi non ci giurerei!” disse puntandogli la pistola… ma il marchese non sembrava cedere…
    Sparviero:”Cesare lascia perdere… Primo aiutalo a metterlo nella carrozza. Il generale Savignac sarà felice di sistemarlo in cella e buttare la chiave…”
    Primo e Cesare lo misero di forza nella carrozza con le mani legate e ognuno sul suo cavallo stava a lato della carrozza, Ettore faceva da cocchiere mentre il suo cavallo fu attaccato dietro. Lo sparviero si tolse la maschera e andò da Federico…
    Andrea:”La ritroveremo te lo prometto…”
    Federico:”Lui non parla andrea non parla!!!”
    Andrea:”Hai fatto una sciocchezza lo sai venire qui solo… volevi morire forse?”
    Federico:”Forse sarebbe stato meglio…”
    Andrea:”Non dire mai più una cosa del generale… Sali a cavallo… torniamo a casa…”
    Il viaggio fu lungo, e anche l’attesa per Agnese, Emilia, Martino che a Rivombrosa attendevano buone notizie, quando arrivarono nelle terre di Rivombrosa, Andrea affidò il prigioniero a Corsini, che ne fu felice, e il generale Savignac che si era fermato al forte fu felice che tutto era andata come aveva previsto…
    Savignac:”Permettetemi di stringervi la mano…” disse ad Andrea e Federico… “uomini come voi sono rari… oggi….”
    Andrea:”Anche quelli leali come voi generale… qui c’è il denaro…”
    Savignac:”No… Marchese voglio che lo teniate voi so che ne farete buon uso… era il denaro di un ladro voglio che venga usato per una giusta causa…”
    Andrea:”E sarà così. Ve lo giuro.” Si salutarono e finalmente si diressero verso Rivombrosa…
    Lì Agnese non ce la faceva più…
    Agnese:”E’ passato troppo tempo…”
    Martino:”Sta calma… la radura delle Tre Pietre è lontana da qui arriveranno…” si sentirono dei passi ma era Bianca…
    Agnese:”Dimmi Bianca…”
    Bianca:”Marchesina questa mattina al borgo ho incontrato una persona… Elena…” Agnese non ricordò questo nome… “E’ un amica fidata di Chiara marchesina…”
    Agnese:”La donna che l’ha aiutata con la sua sorellina certo! Cosa ti ha detto Bianca?”
    Bianca:”Chiara è tornata ieri… scortata da un uomo che l’ha abbandonata fuori dalla porta… ma dice che non era in ottimo stato…” Agnese s’insospettì…
    Agnese:”Vado da lei…”
    Martino:”Cosa?”
    Agnese:”Non è lontano quando arriveranno Andrea e Federico glielo direte… di raggiungermi…”
    Martino:”Vengo con te sorellina…” Agnese non ebbe nulla da dire…
    Insieme andarono verso il piccolo villaggio dove abitava Chiara, arrivati lì elena li accolse…
    Elena:”E’ a letto non vuole farsi vedere da nessuno…”
    Agnese:”Cosa le è successo?”
    Elena:”Il marchese l’ha lasciata andare ma… guardate cosa le ha fatto…” la portò nell’altra stanza e Chiara tentò di nascondersi, Agnese chiese poi a Martino di non entrare…
    Agnese:”Chiara sono io che succede…” Chiara lentamente voltò l’altra parte del suo viso verso di lei… allora Agnese vide lo sfregiò che il marchese le aveva inferto un taglio profondo sulla parte più bassa della guancia. Nascose il suo disgusto per quell’ uomo…
    Agnese:”Ma tu stai bene?”
    Chiara:”Nessuno deve vedermi così ti prego va’ via…sono un mostro…”
    Agnese:”Non è vero! Se qui c’è un mostro quello quel vile del marchese ma ora è finita sono certa che tra poco Federico e Andrea ci diranno che è in prigione…”
    Chiara:”Lo ricorderò sempre io…” In quel momento si sentirono delle voci fuori dalla porta erano Andrea e Federico. Il conte insisteva per vedere Chiara…
    Andrea:”CI hanno detto a rivombrosa che è qui…”
    Martino:”Si ma le è successo qualcosa…”
    Federico:”Voglio vederla subito!!!” Martino cercò di fermarlo ma non ci riuscì… Federico raggiunse Chiara, Agnese li lasciò soli, per prima cosa si abbracciarono, poi Federico la baciò a lungo…
    Federico:”Credevo d’averti perso per sempre…”
    Chiara:”Non guardarmi ti prego…”
    Federico:”Perché?” allora Federico vide quel segno… ma non disse nulla sorrise semplicemente…
    Chiara:”Non sarà più come prima…”
    Federico:”Ma cosa dici, vedrai Antonio ti curerà e quella sarà solo un brutto ricordo, ora sei qui con me e non permetterò che nessuno ti faccia più male, è finita amore mio finita… il marchese è in prigione e tu sei libera…”
    Chiara:”Dici davvero?”
    Federico:”Si certo… e tu sei più bella che mai…” disse accarezzandogli delicatamente la ferita… “Mi sei mancata così tanto che ho rischiato di impazzire…”
    Chiara:”Anche tu…” disse abbracciandolo….
    Federico:”Poi c’era una cosa che dovevo dirti… molto importante… Chiara… io… ti amo…” finlmente lo disse e Chiara iniziò a piangere di gioia… felice per aver sentito qulle parole che attendeva da tempo…
    Chiara:”Anche io ti amo…”
    Federico:”Ora lascia che ti porti con me anche la piccola Caterina, da oggi mi occuperò di te… sempre…”
    La sollevò ed uscì sotto lo sguardo felice di Agnese e Andrea che con Martino li seguirono. Andrea prese la piccola Caterina a cavallo… e uniti più che mai tornarono a Rivombrosa.

    Passò qualche tempo da quella sera e le cose ora andavano meglio per tutti. A rivombrosa Martino ed Emilia vivevano felici; Chiara, Federico e Caterina erano a palazzo Van Necker dove viveva anche Alberto che si era affezionato alla piccola sorellina di Chiara. La giovane aveva superato il trauma grazie all’amore che Federico le dimostrava ogni giorno, nonostante non fosse nobile lui la trattava come se fosse la donna più ricca e lei lo era per lui, aveva una ricchezza nel suo animo immensa. Vederla sorridere era la più grande gioia per lui, e da quando vivevano insieme sentiva solo la sua risata.
    Andrea e Agnese si erano trasferiti nella loro casa speciale, il loro rifugio, divenuto ora palazzo Van Necker,la pancia di Agnese era ormai cresciuta e la felicità dei due giovani era fortissima… si godevano ogni giorno insieme, con lunghe passeggiate e momenti felici da trascorrere insieme.
    Il giorno in cui rientrarono dal battesimo del piccolo Fabrizio Agnese attendeva la visita di Antonio per controllare che fosse tutto a posto… ormai anche per lei si avvicina la nascita del suo bimbo… Quella sera si sentiva particolarmente goffa, e Andrea si divertiva a prenderla in giro…
    Agnese:”Non riesco più a muovermi!”
    Andrea:”Oh andiamo sta tranquilla, tra poco avremo davvero un bel da fare con questo piccolino…”
    Agnese:”o piccolina…”
    Andrea:”No no, direi che dai calci è proprio un bel bambino… un piccolo sparviero…”
    Agnese:”Non bastavi tu ora devo preoccuparmi di avere un figlio brigante!” scoppiarono a ridere… mentre parlavano arrivò Antonio… quando vide Agnese fu stupito.
    Antonio:”Sei davvero…insomma… “ Agnese capì a cosa si riferiva…e fece finta di essersi offesa…
    Antonio:”Sei proprio sicura del tempo?”
    Agnese:”So che non può essere accaduto prima di una certa data…”
    Antonio:”Eppure mi sta venendo un dubbio…” sollevo le vesti di Agnese e le tastò il ventre; mentre Andrea in un angolo della stanza aspettava… dopo un po’… Antonio sospirò…
    Andrea:”Qualcosa non va’?”
    Antonio:”oh no no! Ma ho cominciato a sospettarlo vedendo la pancia di Agnese più voluminosa rispetto al suo tempo…”
    Agnese:”sospettare cosa?”
    Antonio:”Sono quasi certo che sono due…” si congratulò con loro mentre Agnese era stupita e felice della cosa…Andrea andò da lei ad abbracciarla e baciarla, Antonio andò via…
    Andrea:”Hai sentito?”
    Agnese:”Si e sto per sentirmi male…”
    Andrea:”Oh no no amore mio!!!”
    Agnese:”Andrea ma come… no no non ci credo…! Due bambini!!!”
    Andrea:”Ora capisco tutto quel movimento…” disse scherzando…
    Agnese:”E se non fossimo pronti Andrea?”
    Andrea:”Guardami… abbiamo sempre affrontato tutto insieme, ora ci attende una nuova dolcissima avventura, tu sarai la mamma più bella e brava del mondo ne sono certo…”
    Agnese:”E tu il padre migliore…non ci credo ancora!!!”
    Andrea si mise accanto a lei felice di ciò che stavano vivendo… Ripensando al passato non potevano che sentirsi fieri di come avevano affrontato tutto, ne avevano passate tante, ed ora stavano vivendo il momento più bello e felice della loro vita senza niente che non andasse… Tutto era perfetto. Quella vita senza dubbi paure o incertezze che tanto desideravano era arrivata.
    La notizia dei due bambini di Agnese si sparse presto per Rivombrosa, com’era normale per un piccolo borgo; Andrea e Agnese avevano deciso cosa fare dei soldi di Loya. Ricordarono di quando a Torino incontrarono quel piccolo orfano Luca, che era costretto a rubare per mangiare. Con quel denaro decisero di aprire un piccolo orfanotrofio a rivombrosa. Rilevarono un vecchio edificio e iniziarono a sistemarlo per poter diventare una cosa per quei piccoli orfani che avevano perso le loro famiglie nella guerra. Qualche tempo dopo a Rivombrosa Andrea stava ringraziando tutti per il lavoro svolto nel mezzo del borgo di Rivombrosa…
    Andrea:”E’ merito vostro se ora tanti bambini potranno avere un tetto e un pasto caldo!!! Questo è ciò che conta che dalle cattive esperienze venga sempre fuori qualcosa di buono. Rivombrosa si è conquistata questa pace non si potrebbe volere nulla di più!!!”
    Il popolo di rivombrosa inneggiò verso Andrea urlando, viva i conti Ristori e viva i marchesi Casalegno. Andrea era commosso da tutti questi gesti d’affetto anche nei suoi confronti. Era riuscito a riscattare la sua famiglia. E questo lo riempiva di gioia, i suoi figli avrebbero avuto un futuro felice davanti.
    Mentre brindava con gli abitanti del popolo, Primo arrivo di corsa da lui…
    Primo:”Marchese!!! La Marchesina sta male…”Andrea lasciò cadere in terrà il bicchiere e andò subito verso palazzo Casalegno.
    Arrivo velocemente lì e trovò Martino, Emilia, e Alberto che aspettavano fuori…
    Andrea:”Che succede?”
    Martino:”Stava parlando con me quando ha iniziato a sentire dei dolori…”
    Emilia:”Credo che ci siamo… papà…” disse sorridendo…
    Sentiva delle urla di Agnese dalla loro stanza da letto… Andrea girò due volte per la stanza poi senza farsi fermare da nessuno aprì di colpo ed entrò non poteva stare fuori un minuto di più.

    A palazzo Van Necker invece Federico stava abbracciando Chiara nel giardino mentre fissavano Caterina che cercava di stare in groppa su un piccolo cavallino…
    Chiara:”Sai che da quando viviamo qui sembra che stia meglio…”
    Federico:”Tutti stiamo meglio… non solo lei… è tutto perfetto e vedrai che presto con i figli di Andrea potrà giocare e divertirsi…”
    Chiara:”Hai ragione amore mio… mi sembra tutto troppo bello…”
    Federico:”Anche per me è così, prima di partire da Venezia credevo che il dolore che portavo nel cuore mi avrebbe impedito di amare ancora… invece ho trovato te… il mio raggio di sole in mezzo a tanta oscurità…”
    Chiara:”Ci siamo salvati l’un altro…” si baciarono e furono interrotti dall’arrivo di Caterina…sul suo cavallino…
    Caterina:”Hai visto Federico? Sono brava?”
    Federico:”Certo piccolina!!! Continua così batterai presto tua sorella nelle gare…”
    Chiara:”grazie…”
    Federico:”E di cosa?”
    Chiara:”Per avermi ricordato cosa vuol dire vivere…”
    Mentre stavano rientrando arrivò Ettore da loro che li informò del parto di Agnese insieme decisero di raggiungere i loro più cari amici che li avevano aiutati in tanti momenti.

    Le cose per Agnese andavano per le lunghe e Andrea non riusciva a vedere Agnese che soffriva così tanto…
    Andrea:”Resisti amore mio coraggio sono qui con te…”
    Luigi:”forse dovresti andare Andrea lo dico davvero…”
    Andrea:”Non mi muovo di qui…”
    Finalmente dopo un altro urlò lungo… Agnese sentì Antonio che le diceva che erano vicini all’arrivo del primo bimbo… infatti poco dopo il pianto di una bambina stupenda risuonò in tutto il palazzo. Dorina avvolse la bimba in un telo e la diede in braccio ad Andrea che impacciato non sapeva come tenerla, ma poi capì subito. Quando la guardò si innamorò di quella piccola creatura che la vita le aveva regalato… Agnese guardò verso di loro e commossa a stento riuscì ad accarezzare il volto della piccolina…
    Antonio:”Andrea porta fuori la bambina…” Andrea era perso nell’ammirazione verso sua figlia, e dopo capì le parole di Antonio… poi però notò che Agnese stava sempre peggio e che Luigi e Antonio sembravano preoccupati…
    Andrea:”C’è qualcosa che non va’?”
    Luigi:”Andrà bene… su coraggio ora esci… ti chiameremo noi…” Andrea un po’ riluttante baciò la fronte di Agnese ed uscì ma la preoccupazione era troppa.
    Quando aprì la porta con la bambina tutta la famiglia era lì…
    Alberto:”E’ meravigliosa…”
    Andrea:”Meravigliosa è dire poco… è nostra figlia!” disse pieno d’orgoglio… Martino andò a vedere ammirato la piccola neonata…
    Federico:”Eccoci!!!” urlò Federico appena arrivato…con Chiara… subito videro la bimba, così piccola ma dal volto tanto dolce che sembrava trovarsi a suo agio con suo padre… muoveva lentamente le mani come a cercare qualcosa…
    Chiara:”E’ un amore…”
    Andrea:”Papà… prendila.. devo rientrare qualcosa non andava prima…” la lasciò tra le sue braccia…
    Martino:”Ma Agnese sta bene?”
    Andrea:”Sta andando alla grande ma è molto provata…” Andrea rientrò nonostante i dottori gli avessero detto di non farlo… andò accanto al volto di Agnese…
    Agnese:”Non ce la faccio più…”
    Andrea:”Coraggio stringi la mia mano andrà tutto bene…” Antonio però guardò Andrea e sembrava poco convinto… il giovane lasciò la mano della moglie e andò verso di lui…
    Antonio:”Non riusciamo a far nascere il secondo.. e Agnese è stremata…”
    Andrea capì la situazione e tornò verso Agnese…
    Andrea:”Amore mio… voglio che ora cerchi di trovare tutta la forza che hai abbiamo bisogno che resisti ancora un po’… d’accordo? Io sono qui con te… ce la possiamo fare noi… coraggio…” Agnese si lasciò baciare da Andrea e cercò disperatamente di non mollare.

    Mentre Andrea e Agnese affrontavano la loro nuovo battaglia, vittoria era partita con grande rammarico di Costanza che sperava di riaverla nella sua vita, ma lei preferì andare lontano. Le informazioni che era riuscita ad avere da quel nobile tedesco furono in cambio di qualche piccolo compromesso. A Vittoria serviva un cambiamento e così ripartì con lui verso la Germania. Per continuare con la sua vita tentando di dimenticare i grandi pesi che aveva sul cuore.

    Palazzo Casalegno.
    Per tutta la sera ci fu ansia a palazzo. E la mattina dopo Andrea era nella camera di Agnese con la piccola bambina in braccio. Aspettava che si svegliasse era molto stanca e aveva dormito molte ore… nel frattempo Andrea stava facendo molta attenzione ad ogni singolo particolare di sua figlia. Quando Agnese aprì gli occhi Andrea era troppo preso per accorgersene…
    Andrea:”Oh guarda la mamma si è svegliata…” Agnese sorrise e lasciò che Andrea le posò la bimba di fianco… finalmente poteva stringerla tra le sua braccia… Agnese si guardò intorno e non vide nessun altro per un attimo fu assalita dalla paura la sera prima era svenuta perché le mancavano le forze e non ricordava bene…
    Agnese:”Andrea… l’altro bambino?” Andrea la guardo per tranquillizzarla…
    Andrea:”E’ con papà… è un maschio… è stata dura ma sei stata bravissima…”
    Agnese:”per fortuna stanno bene…”
    Andrea:”Tu come stai?”
    Agnese:”Un po’ dolorante ma vedere loro allevia ogni sofferenza…” finalmente si aprì la porta e Alberto aveva in braccio il piccolo marchese Casalegno che dormiva tranquillamente… Agnese se lo fece portare accanto… e restò ammaliata dai suoi due bambini… Era commossa… ciò che la rendeva ancor più felice e vedere il volto di Andrea così sereno e felice quando fissava i bambini…
    Andrea:”Antonio ha avuto paura dopo la nascita della bambina non è stato molto semplice…anche io ero preoccupato ma sapevo che ce l’avresti fatta…”
    Agnese:”Questa è la nostra famiglia ora…” disse felice tenendo tra le braccia i bambini… Andrea la baciò e accarezzo i suoi figli…
    Andrea:”Questo è i giorno più bello della mia vita… ne sono certo…” Agnese annuì e non disse altro restarono incantati a vivere il loro sogno diventato realtà.

    Agnese ci mise poco a rimettersi in forze, stare accanto ai bambini la fece guarire presto e Andrea la copriva di attenzioni.
    Un giorno raggiunsero rivombrosa per festeggiare insieme a tutta la famiglia. Federico e Chiara erano presenti mostrando la loro felicità. Dopo il pranzo presero i bambini e scesero nel cortile di Rivombrosa… andarono verso le tombe dei genitori di Agnese… erano sorridenti pronti per presentarli anche a loro… si sedettero in terra…
    Agnese:”Mamma, papà… eccoci qui… io e Andrea dobbiamo presentarvi i nostri bellissimi bambini…” Agnese teneva in braccio la bambina che con i suoi grandi occhi si guardava intorno… “Lei è la piccola Marchesina Elisa Casalegno…” Agnese era ancora commossa per la scelta che Andrea aveva fatto per il nome della loro bambina… invece il nome del bambino l’aveva scelto Agnese… e Andrea quando lo sentì resto colpito ma non potè che esserne felice…
    Andrea:”E lui è il piccolo Jacopo Casalegno… il nome che porta è un nome speciale… e quando crescerà gli spiegheremo che lo porta per onorare la memoria di una persona che è stata tra le più leali per noi; che ha sacrificato la sua vita per la mia…” Agnese mise una mano sulla spalla di Andrea… Si guardarono felici e si baciarono interrotti dai versetti felici della piccola Elisa…
    Chiara:”Eccovi finalmente!”
    Federico:”Vi stavamo cercando…” Federico si avvicinò ad Andrea…
    Andrea:”Avevamo qualcosa di importante da fare…”
    Agnese:”Martino?”
    Chiara:”Lui ed Emilia sono andati dalla principessa di Carignano e noi pensavamo di andare a palazzo ora… tuo padre ha detto se volevate lasciare a lui i bambini per stare un po’ soli…”
    Andrea:”Non importa, mio padre avrà tutto il tempo per fare il nonno…”
    Accanto a loro arrivò un calesse fatto preparare da Andrea… Agnese lo guardò sorpresa…
    Federico:”Andate via?”
    Andrea:”In effetti… abbiamo un appuntamento…” Agnese scoppiò a ridere…
    Agnese:”Si si ora che ricordo… dobbiamo andare…”
    Chiara:”Allora ci vedremo stasera a cena da noi…”
    Andrea:”Certo…a più tardi…” Federico e Chiara salutarono i bambini e rientrarono, trovando Antonio e Alberto che discutevano di scienze. Così decisero anche loro di tornare a casa… facendo prima una romantica passeggiata nel parco di Rivombrosa…
    Andrea e Agnese per tutto il viaggio si guardarono felici… arrivarono al torrente e dissero a Titta di tornare dopo qualche ora… si avvicinarono…
    Agnese:”Hai avuto una bella idea…i bambini non erano mai stati qui…”
    Alberto:”infatti… vieni sediamoci…” Si misero l’uno accanto all’altro; Agnese con la piccola Elisa e Andrea con Jacopo…
    Andrea si rivolse ai suoi piccoli tesori e li guardo felice…
    Andrea:”oggi siamo qui perché vorrei raccontarvi una storia speciale e io e la mamma non smetteremo mai di raccontarvela, anche quando crescerete… E’ la storia di un amore, nato per caso, cresciuto tra mille problemi, che non è mai stato scalfito da nulla, un amore vero che ha portato alla vittoria più grande la felicità… Un amore nato proprio qui a Rivombrosa quale altro luogo migliore? Qui si sono innamorati i vostri nonni… e poi anche io della vostra mamma la donna più bella e più dolce che abbia mai conosciuto che mi ha fatto il dono più grande… voi…”
    Agnese commossa tentava di non piangere Andrea raccontava tutto guardandola negli occhi… parlava del loro amore, di quanto era forte, aveva resistito alle tempeste più cupe, agli inganni eppure era sempre più indistruttibile, e ora quella sensazione di pace, di tranquillità era la loro gioia, e la loro vittoria più grande erano i piccoli Jacopo ed Elisa. Andrea e Agnese sapevano che l’amore che gli era stato concesso di vivere era un dono raro, troppe volte le persone soffocano i loro sentimenti ma loro avevano avuto fortuna, potevano amarsi alla luce del sole, guardarsi negli occhi e ritrovarsi l’uno nell’altro, capirsi con un solo gesto, sentire la presenza dell’altro anche senza vederlo, i loro cuori battevano all’unisono. Avevano vissuto una grande storia d’amore e questo era un nuovo inizio l’inizio di una vita nuova fatta di amore e pura felicità.
    Agnese:”Qualche tempo fa arrivai proprio qui su questo torrente e trovai vostro padre a fare il bagno fu allora che capii che lui era davvero speciale per me… e inizio la nostra storia…”
    Andrea:”Una storia che non potrà finire mai…” Agnese sentendo queste parole si avvicinò a lui e lo baciò, Andrea sfoderò il suo sorriso sghembo che toglieva sempre il fiato ad Agnese. Lui la guardò ammirato ricordando tutto e continuarono a raccontare la loro storia davanti agli occhi attenti e curiosi dei loro piccoli angeli. Avevano lottato e avevano vinto. La vita per loro iniziava in quel momento nel posto che li aveva aiutati a costruire il loro grande amore.

    FINE
     
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