"Poker d’assi" per la rete trapianti

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  1. .•ˆ•… roxina …•ˆ•.
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    Nelle ultime settimane la stampa ha dato risalto a quattro notizie che hanno confermato l'eccellenza dell'attività della rete trapianti in Italia:

    Presso l'Ospedale Maggiore di Parma viene effettuato il primo trapianto di rene da donatore incompatibile, la donatrice, di gruppo sanguigno A1, e' la moglie del trapiantato, che ha invece gruppo sanguigno zero: si tratta del primo trapianto di rene AB0 incompatibile da donatore vivente. Dal punto di vista chirurgico, l'intervento risulta identico ai normali trapianti di rene, che la legislazione italiana regola in modo rigoroso sia da cadavere che da vivente, e il decorso post-operatorio del paziente è regolare. L'equipe medica del dott. Maggiore e del dott. Buzio ha eseguito l'intervento adottando un protocollo che ricalca quello utilizzato in Svezia, e che fa ricorso ad una particolare tecnica che prevede la rimozione selettiva degli anticorpi contro il gruppo sanguigno estraneo e la somministrazione di farmaci immunosoppressori che inibiscono la produzione degli anticorpi. Questo intervento fornisce una nuova opportunità per il trapianto di rene da donatore vivente e suscita nuove speranze, per chi è in lista d'attesa, vista la ridotta disponibilità di donatori cadavere.


    Una notte e un giorno ci sono voluti per completare il primo trapianto multiorgano realizzato in Italia. Il prof. Grazi ha effettuato, presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, il trapianto di cuore, fegato e rene su una donna di 40 anni affetta da una rara malattia e il cui fegato è stato trapianto ad un uomo di 63 anni. Questo tipo di intervento conta solo sei precedenti in 20 anni negli Usa, è stato necessario eseguire questo triplo trapianto sulla paziente perché la malattia genetica di cui soffriva al fegato (l’amiloidosi) aveva danneggiato anche il cuore e i reni, ma il suo fegato trapiantato in un corpo non affetto da questo patologia torna a lavorare correttamente. Il direttore del CNT ha commentato con grande soddisfazione la notizia: "…Il triplo trapianto è possibile solo con tecnologie mediche avanzate, tanto che in tutto il mondo questi casi si contano sulle dita di una mano…i colleghi di Bologna hanno dimostrato che l'Italia è all'avanguardia, con una rete di assoluta eccellenza in campo trapiantologico".


    Un piccolo fegato di un bambino di 8 mesi viaggia da Tel Aviv a Palermo per salvare la vita di un altro bambino della stessa età, di origine albanese, in lista d'attesa presso l'Istituto Mediterraneo dei Trapianti. Un caso eccezionale per il mondo dei trapianti, l'organo misura appena 15 centimetri e pesa 310 grammi, ma non solo, entrambi i pazienti sono piccolissimi. Fondamentale al fine dell'intervento è stata la collaborazione internazionale, tra il Centro Nazionale Trapianti e i paesi europei con cui è in collegamento, tempi strettissimi ed un'organizzazione eccellente hanno permesso di salvare la vita al bambino israeliano. La Rete italiana ha funzionato come una sorta di "cerniera" tra Paesi, ha spiegato il direttore del CNT dott. Alesandro Nanni Costa: "Siamo in collegamento con Grecia, Cipro e Israele e puntiamo a rafforzare ulteriormente la nostra Rete trapiantologica nell'area del Mediterraneo e dell'Est Europa. In Italia abbiamo un'organizzazione in grado di supportare in prima linea una rete di relazioni internazionali che si rivela utile per tutti, e per i pazienti in lista di attesa nel nostro paese innanzitutto. Con questi programmi di collaborazione, non si tolgono possibilità ma se ne aggiungono, poiché organi che non verrebbero usati nel paese del donatore, per mancanza di pazienti compatibili, vengono messi a disposizione in altri paesi in tempo reale".


    L'AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule) ha consegnato al Centro Nazionale Trapianti un "assegno" da un milione di firme da registrare nel Sistema Informativo Trapianti (SIT). Le firme di cui parliamo sono quelle di tutti gli iscritti all'Associazione, quindi di un milione di donatori che negli anni hanno espresso la dichiarazione di volontà alla donazione degli organi presso l'AIDO. I volontari delle 102 sezioni provinciali dell'AIDO hanno informatizzato tutti gli atti olografi raccolti sul territorio in un sistema informativo (SIA) che è connesso a quello del CNT.Il direttore del CNT dott. Alessandro Nanni Costa sottolinea la "sinergia con cui il Centro Nazionale Trapianti ha lavorato negli anni insieme alle Associazioni di Volontariato, condividendo progetti e iniziative volte alla sensibilizzazione e alla diffusione della cultura della donazione".
    http://www.ministerosalute.it/
     
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  2. *AleBerrutina*
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    che belle notizie... menomale che questa "rete", in Italia, per ora funziona alla grande.. speriamo continui così sempre..! perchè si tratta di salvare vite umane, ed il trapianto è importante davvero . :bunce:
     
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  3. dolcissimaberrutina
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    Beneee!!!!! qualcosa di giusto c'è!!! menomale...e cm ha detto ale il trapianto è importante davvero!!!!!!
     
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2 replies since 4/9/2008, 10:47   28 views
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