10 ottobre, giornata mondiale contro la pena di morte

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  1. *AleBerrutina*
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    L'Asia è il continente dove si pratica la quasi totalità delle pene di morte nel mondo. A Cina, Iran e Arabia Saudita spetta il primato delle esecuzioni. Non a caso l'edizione 2008 della Giornata mondiale contro al pena di morte è dedicata all'Asia. Tre paesi sono stati scelti per i recenti progressi verso l'abolizione della pena di morte: Corea del Sud, India e Taiwan. Altri tre, in quanto paesi dove esistono ancora oggi gravi preoccupazioni riguardanti l'applicazione della pena capitale: Giappone, Pakistan e Vietnam.

    Le condanne a morte eseguite in Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e Usa rappresentano l'88 per cento delle 1252 esecuzioni che Amnesty International ha documentato nel 2007.

    In occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte, Amnesty International chiede oggi a Corea del Sud, India e Taiwan di adeguarsi alla tendenza mondiale e di adottare immediatamente una moratoria sulla pena di morte.

    Il dossier dell'associazione ''Nessuno tocchi Caino''
    Diminuiscono nel mondo le esecuzioni capitali: almeno 5.454 contro le 5.851 del 2007 e delle 5.635 del 2006. 18 i paesi che vi hanno fatto ricorso, a fronte dei 26 del 2007 e dei 28 del 2006.

    Per la Sharia 373 esecuzioni nel 2008
    Il dato dei primi nove mesi del 2008 (erano state 754 in totale nel 2007) in 11 paesi a maggioranza musulmana. Impiccagione, decapitazione e fucilazione i metodi. La lapidazione imposta in sentenza, ma non praticata. A Cina, Iran e Arabia Saudita il primato delle esecuzioni.

    Oggi, più di due terzi dei paesi nel mondo ha abolito la pena di morte per legge o nella pratica. All'inizio di ottobre 2008, la cifra si è attestata a 137. Di questi, 92 sono abolizionisti per tutti i reati, 10 solo per i reati ordinari e 35 sono classificati abolizionisti nella pratica, poiché non vi si registrano esecuzioni da almeno dieci anni oppure hanno assunto un impegno a livello internazionale a non eseguire condanne a morte.

    Il 18 dicembre 2007, la 62ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astensioni una Risoluzione che chiede agli Stati membri di “stabilire una moratoria delle esecuzioni, in vista dell’abolizione della pena di morte.”

    Con questa Risoluzione, presentata dall’Italia insieme ad altri 86 paesi rappresentativi di tutti i continenti, le Nazioni Unite stabiliscono per la prima volta il principio fondamentale che la pena di morte attiene alle questioni del rispetto dei diritti umani e il suo superamento ne rappresenta un importante progresso.


    fonte: www.rainews24.it
     
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