Verso l’Eden: la maturità artistica di Riccardo Scamarcio

da ecodelcinema.com

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    giulio maria berruti forum Jenny

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    E' un Riccardo Scamarcio più uomo e meno idolo delle teen agers quello che si è presentato alla conferenza stampa per il nuovo film di Costantin Costa Gravas "Verso l'Eden" in uscita nelle sale italiane dopo essere stato presentato allo scorso Festival di Berlino. I tempi di "Tre metri sopra il cielo" e "Manuale d'amore 2" sembrano lontani, come è lontano il personaggio di Elia da quelli con cui l'attore si fece conoscere e amare da tantissime fans. Scelto dal regista greco che lo aveva visto in "Mio fratello è figlio unico" e "Romanzo criminale", Scamarcio interpreta il difficile ruolo di un giovane immigrato in fuga attraverso paesi europei non meglio identificati, verso quel paradiso che per lui è Parigi, ma potrebbe essere ovunque. Non sappiamo da dove arrivi Elia, parla pochissimo una lingua sconosciuta (il regista ha spiegato che è stata volutamente inventata), è solo un uomo, che deve accettare tutto se vuole integrarsi. La storia ruota attorno al suo personaggio, ma Scamarcio ci tiene a sottolineare di non sentirsi un divo e abilmente dribbla le domande sulla sua fama: "mi lusinga" ha detto ma ha confessato "quando ho ricevuto la telefonata di Costa Gravas, credevo fosse uno scherzo!". Un personaggio impegnativo quello di Elia che subirà violenze, umiliazioni e degradazioni solo perchè è il più debole. Un ruolo con poche battute per il nostro attore, " in tutto il film ne dirò una decina", il resto affidato alla mimica, al corpo e all'intensità degli sguardi. Una storia che ha fatto riflettere Riccardo sulla visione che i paesi occidentali hanno dell'altro, inteso come qualcosa che non conosciamo e quindi ci fa paura, che lo ha portato ad affrontare un tema scottante come quello delle ronde, della caccia all'immigrato, scena che gli era sembra irrealistica nel momento in cui la girava, ma che ora sente terribilmente attuale. E mentre nei cinema lo vedremo in "Il grande sogno" di Michele Placido, in cui è Andrea un poliziotto in un film ambientato nel ’68 e che ruota attorno alla strage di Piazza Fontana, l'attore sta lavorando a Milano sul set di "La prima linea" con la regia di Renato De Maria, lavoro altrettanto impegnativo sugli anni bui del terrorismo in cui è il leader brigatista Sergio Segio. Scamarcio quindi sempre più interessato a ruoli coinvolgenti che spera siano apprezzati anche da quelle fans che lo seguono da "Tre metri sopra il cielo", e che si augura continuino a seguirlo con lo stesso affetto. Proprio a loro rivolge l'invito di "venire a vedere "Verso l'Eden" per guardare all'immigrazione in maniera meno drammatica e allarmistica".

    Barbara Mattiuzzo - 03 / 03 / 2009

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