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Ross@na
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Oltre a essere imprevedibili, le allergie sono difficilmente individuabili. A un primo impatto, infatti, se non si sono mai avute avvisaglie del problema, capita di confonderle con un banale raffreddore. La differenza sta nel fatto che, invece di regredire, il fenomeno va avanti e spesso si accentua. Mettendo a repentaglio la nostra salute: è stato calcolato infatti che nel 30-40% dei casi, chi non si cura per tempo vede la propria rinite allergica trasformarsi in asma vera e propria.
L’unico modo certo per individuare un’allergia in corso è rivolgersi allo specialista. Sarà l’allergologo, infatti, a sottoporvi a uno dei test specifici per individuare la terapia più efficace. Vediamo quali sono i principali.
Prick test – è quello a cui si ricorre più di frequente. Consiste in questo: vengono praticati sull’avambracci minuscoli taglietti, attraverso i quali la sostanza potenzialmente allergenica viene messa in contatto con il sangue. In caso di positività, entro 15 minuti compare un piccolo gonfiore o un eritema.
Test di provocazione – La sostanza a rischio viene messa a contatto direttamente con le mucose del naso o degli occhi. Subito dopo lo specialista valuta i sintomi che provoca.
Rast test – è l’esame a cui si ricorre di solito in caso di dubbi sui risultati ottenuti con gli altri due test. Consiste in un prelievo di sangue, che viene messo a contatto con le sostanze sospettate di provocare l’allergia: se sono presenti le Immunoglobuline E (Ige), il gruppo di anticorpi che interviene in caso di reazioni allergiche, il verdetto è positivo.
http://www.staibene.it/sb_articolo.asp?id=...warc=1&pagtxt=2
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*°Luna°* .
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io l'ho fatto un paio di anni fa, e sono allergica ad un pò di cosette 
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