SUL DARE

K a h l i l G I B R A N

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  1. Ross@na
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    Allora un uomo ricco disse: Parlaci del Dare.
    E lui rispose:


    Date poca cosa se date le vostre ricchezze.
    E' quando date voi stessi che date veramente.
    Che cosa sono le vostre ricchezze se non ciò che custodite e nascondete nel timore del domani ?
    E domani, che cosa porterà il domani al cane troppo previdente che sotterra l'osso nella sabbia senza traccia, mentre segue i pellegrini alla città santa ?
    E che cos'è la paura del bisogno se non bisogno esso stesso ?
    Non è forse sete insaziabile il terrore della sete quando il pozzo è colmo ?
    Vi sono quelli che danno poco del molto che possiedono, e per avere riconoscimento, e questo segreto desiderio contamina il loro dono.
    E vi sono quelli che danno tutto il poco che hanno.
    Essi hanno fede nella vita e nella sua munificenza, e la loro borsa non è mai vuota.
    Vi sono quelli che danno con gioia e questa è la loro ricompensa.
    Vi sono quelli che danno con rimpianto e questo rimpianto è il loro sacramento.
    E vi sono quelli che danno senza rimpianto né gioia e senza curarsi del merito.
    Essi sono come il mirto che laggiù nella valle effonde nell'aria la sua fragranza.

    Attraverso le loro mani Dio parla, e attraverso i loro occhi sorride alla terra.
    E' bene dare quando ci chiedono, ma meglio è comprendere e dare quando niente ci viene chiesto.
    Per chi è generoso, cercare il povero è gioia più grande che dare.
    E quale ricchezza vorreste serbare ?
    Tutto quanto possedete un giorno sarà dato.
    Perciò date adesso, affinché la stagione dei doni possa essere vostra e non dei vostri eredi.
    Spesso dite: "Vorrei dare ma solo ai meritevoli".
    Le piante del vostro frutteto non si esprimono così né le greggi del vostro pascolo.
    Esse danno per vivere, perché serbare è perire.
    Chi è degno di ricevere i giorni e le notti, è certo degno di ricevere ogni cosa da voi.
    Chi merita di bere all'oceano della vita, può riempire la sua coppa al vostro piccolo ruscello.
    E quale merito sarà grande quanto la fiducia, il coraggio, anzi la carità che sta nel ricevere ?
    E chi siete voi perché gli uomini vi mostrino il cuore, e tolgano il velo al proprio orgoglio così che possiate vedere il loro nudo valore e la loro imperturbata fierezza ?
    Siate prima voi stessi degni di essere colui che da e allo stesso tempo uno strumento del dare.
    Poiché in verità è la vita che da alla vita, mentre voi, che vi stimate donatori, non siete che testimoni.
    E voi che ricevete - e tutti ricevete - non permettete che il peso della gratitudine imponga un giogo a voi e a chi vi ha dato.
    Piuttosto i suoi doni siano le ali su cui volerete insieme.
    Poiché preoccuparsi troppo del debito è dubitare della sua generosità che ha come madre la terra feconda, e Dio come padre
     
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  2. *°Luna°*
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    :bunce: :bunce: :bunce:
    stupenda tesò grazie mille! :hehehe:
     
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  3. Ross@na
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    prego tesoro ;)
     
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2 replies since 2/4/2009, 16:38   51 views
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