I MORTI SALGONO ANCORA RECUPERATI ALTRI 4 CORPI

da leggo.it

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  1. Ross@na
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    • Maroni: ricerche sino a Pasqua
    Dalle macerie del centro storico de L'Aquila continuano ad emergere cadaveri. Due corpi, quelli di un ragazzo e di una ragazza, sono stati estratti dalla palazzina di cinque piani a Villa Gioia, sbriciolatasi la notte di domenica, la stessa dove ieri sera è stata estratta viva Eleonora Calesini. Altri due corpi, sempre di giovani, sono stati estratti da quello che resta della Casa dello Studente in via XX Settembre. Uno dei due è quello di uno studente israeliano.

    NUOVE SCOSSE NELLA NOTTE La terra ha tremato ancora nell'Aquilano, durante la notte. Dopo la mezzanotte ci sono state alcune scosse più lievi. Alle 5 ne è stata registrata una di magnitudo 3.5. La più forte è stata quella delle 6.27, magnitudo 3.7, che e ha fatto tremare strade ed edifici. Ininterrotti i lavori dei soccorritori.

    MARONI, RICERCHE FINO A PASQUA Proseguirà fino al giorno di Pasqua e continuerà incessante l'azione di ricerca di superstiti sotto le macerie. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, precisando che «poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione che non sarà - ha detto - nè facile nè breve».

    SALE BILANCIO VITTIME, ANCORA CROLLI L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati, ma il numero non è definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati. I cadaveri di due donne sono stati estratti dalle macerie dai vigili del fuoco in via Don Sturzo. La forte scossa di ieri sera ha provocato altri crollo nel borgo, già molto colpito, di Castelnuovo. A Paganica è cominciata la demolizione degli edifici pericolanti.

    VENERDÌ FUNERALI SOLENNI Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo dell'Aquila, che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo. E nei prossimi giorni il governo dichiarerà nei prossimi giorni una giornata di lutto nazionale.

    DOMANI VISITA NAPOLITANO Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Oggi sarà di nuovo all'Aquila il premier Silvio Berlusconi, che ha chiesto di visitare il centro storico con un gruppo ristretto di tecnici, per verificare lo stato del patrimonio storico e architettonico della città e per una prima pianificazione degli interventi. Da registrare anche una visita a sorpresa del leader del Pd Dario Franceschini, che ha incontrato Bertolaso e le autorità cittadine e ha visitato alcune delle aree colpite attorno al capoluogo.

    PROSSIMAMENTE VISITA DEL PAPA Benedetto XVI si recherà in Abruzzo in tempi brevi, ma «non questa settimana di Pasqua» e «verosimilmente nemmeno la prossima». Lo ha fatto sapere il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, smentendo comunque l'ipotesi di una visita nella giornata di Venerdì santo per celebrare i funerali delle vittime del terremoto.

    IL PUNTO SUI SOCCORSI Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vito, ha fatto il punto sulla macchina dei soccorsi nella sua relazione in aula al Senato. Vito ha sottolineato che, nelle ore immediatamente successive al terremoto, sono state allestite 20 tendopoli per un totale di più di 2.416 tende per ospitare fino a 14.500 persone e si è provveduto ad assicurare la distribuzione giornaliera di circa 18.000 pasti assicurati da 25 cucine da campo. Le persone attualmente assistite sono circa 18.000. Inoltre, dal 6 aprile la città di Pescasseroli ha reso disponibili 4.000 posti letto in alberghi e campeggi per gli abitanti della provincia dell'Aquila e al momento risulta che 907 persone sono state ospitate in albergo.

    NOTTE AL GELO Scosse ce ne sono state ancora: molto forte quella di ieri sera, che alle 19:47 ha provocato nuovi danni, meno intense invece quelle registrate intorno alle 23:30 e dopo la mezzanotte. Attimi di paura per i 25 mila sfollati de L'Aquila, costretti sotto le tende all'ennesima notte d'angoscia. E di freddo: la temperatura è calata fino a 4-5 gradi. Troppo poco per chi è scappato di casa senza vestiti e sulla testa ha solo la sottile tela delle tende montate in fretta e furia dai soccorritori. I pochi che ancora hanno un tetto vero sotto cui vivere, hanno preferito aspettare il giorno in macchina. La paura e il panico sono ancora troppo grandi per infilarsi di nuovo nell'uscio di casa. «La vede? È su da 100 anni e non ha subito nessun danno», dice un uomo con la barba di tre giorni sul volto. «È una casa sicura, solida - aggiunge - e dentro potremmo dormire meglio. Ma come faccio a fidarmi dopo che quello che è successo?». Dentro la sua auto, parcheggiata sul marciapiede davanti a casa all'inizio di via XX Settembre, ci sono la moglie, i figli e i genitori anziani. «Stiamo stretti - osserva riuscendo perfino a fare un mezzo sorriso - ma almeno ci scaldiamo». I soccorritori, che lavorano ormai da 48 ore, non li hanno dimenticati. Volontari della Protezione civile girano per la città e distribuiscono a queste persone una coperta, qualche bevanda calda e una parola di conforto quando i piedi tremano per le scosse dello sciame sismico. Più in alto, vicino al centro che ieri sera le forze dell'ordine hanno chiuso per precauzione, si continua a scavare. L'esempio di Eleonora Calesini, 20 anni, estratta viva dalle macerie dopo 42 ore, ha restituito un pò di forza anche ai Vigili del fuoco che scavano alla ricerca dei quattro giorni dispersi sotto le macerie della Casa dello studente. Ormai la grossa cesoia messa in funzione ieri pomeriggio ha finito di abbattere l'ala pericolante dell'edificio e tra poco si potrà riprendere a cercare. «Continuiamo a lavorare - dicono i pompieri - anche se le speranze si fanno sempre più flebili». Ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha indicato in 48 ore il termine delle ricerche. Poi i dispersi, ancora una trentina, andranno ad aggiungersi all'elenco delle vittime. L'ultimo dato fornito dal Centro di coordinamento dei soccorsi parla di 235 vittime e di un migliaio di feriti. Un bilancio ancora provvisorio, in attesa di un nuovo giorno

    IL NO AGLI AIUTI STRANIERI, POI SI' AD OBAMA «Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una visita alla tendopoli di San Demetrio, sottolineando che proprio mentre era in corso la visita ha ricevuto «una lunga telefonata» dal presidente Usa Barack Obama. In precedenza Berlusconi aveva chiuso la porta ad aiuti: «Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere e li ringrazio ma bastiamo da soli». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione in Abruzzo.

    LA POLEMICA GIULIANI È visibilmente scosso Giampaolo Giuliani, il tecnico e ricercatore del laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso che nei giorni scorsi aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso potesse essere il preannuncio di un evento più forte. È per queste parole era stato accusato di allarmismo, tanto da ricevere un avviso di garanzia. «È falso. È falso. È falso», si sfoga Giuliani. E mentre poi si interrompe «Abbiamo delle ripetute in questo momento (scosse di assestamento, ndr)». Poi riparte all'attacco: «È stato proditoriamente architettato perchè io potessi essere messo a tacere, addirittura con un avviso di garanzia. E ho le prove che è falso. Sono stati Boschi (il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ndr) e Bertolaso, dai quali vorrò le scuse per tutti i morti che ci sono stati oggi a l'Aquila, perchè hanno dichiarato il falso domenica scorsa e ho i testimoni. Le loro dichiarazioni sono false. La mia previsione purtroppo era giusta». Però non l'hanno ascoltata...? «Ma figuriamoci se questi ascoltano qualcuno. Figuriamoci. Non mi faccia dire di più, già ho un avviso di garanzia in corso, sicuramente mi faranno...». Che cosa possiamo prevedere dopo il violento terremoto che sconvolto tutto l'Abruzzo? «Stanotte mi sono andate distrutti almeno tre rivelatori che avevo in funzione e non riesco ancora a collegarmi con la macchina principale perchè l'Aquila non può essere attraversata», spiega Giuliani. «Credo che una sia in funzione. Quello che posso dire è che abbiamo previsto tantissime scosse anche per la giornata di domani, scosse di assestamento che vanno tra il terzo e il quarto grado della scala Richter».
    http://www.leggo.it/articolo.php?id=17381

     
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  2. *°Luna°*
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  3. llilli19
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    :6rt1x: nn ci sono parole...
     
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2 replies since 8/4/2009, 14:47   52 views
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