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.LADY OSCAR PER 3 SERATE SFODERA LA SPADA AL TEATRO SISTINA. INTERVISTA A DANILO BRUGIA 
07 mag. - INTERVISTA di Giovanni Zambito. Dopo il successo al Teatro Vascello, la Rosa di Versailles, conosciuta come Lady Oscar, la celeberrima spadaccina della corte di Francia, torna a teatro per tre serate, dall'8 al 10 maggio, per calcare le scene del Teatro Sistina di Roma, il tempio italiano della commedia musicale.
Diretto e scritto da Andrea Palotto, il 'rock drama' anche questa volta vedrà la bravissima Alice Mistroni nei panni della protagonista e Danilo Brugia in quelli di Andrè, suo fedelissimo amico, compagno d'armi, da sempre di lei innamorato. ClandestinoWeb lo ha intervistato: l'attore confessa subito l'emozione di potersi esibire al Sistina.
"E' una dimensione che ci spaventa - ammette - con gli illustri e prestigiosi artisti che ci hanno preceduto. Per me, che sono romano, è un vero e proprio debutto anche se vi ho eseguito un importante provino".
Quale?
"Per la parte di uno dei due protagonisti per la commedia "Poveri ma belli": mi sono esibito davanti a Massimo Ranieri, che ho sempre ammirato, cantando la sua canzone "Perdere l'amore", una canzone che mi permette di esprimere al meglio come tonalità. Alla fine però non fui preso: così vanno le cose".
Tu hai vissuto il mito di Lady Oscar?
"Certo: ero un bambino di 4-5 anni e ne ero quasi innamorato; è un personaggio cui sono molto affezionato e partecipare a questo spettacolo mi ha fatto tornare piccolo".
Parlavi del tuo provino come cantante: è una dimensione che coltivi da molto?
"Ho iniziato come cantante e la musica è stata il mio battesimo nel campo artistico: poi mi sono guardato intorno e per avere maggiori possibilità ho investito nella recitazione. Ma il canto mi torna sempre utile e ho preso parte per due anni al musical "Fame", mi sono pure esibito al Festival di Castrocaro ma dopo l'ho accantonato pur avendo sempre l'opportunità di cimentarmi in più cose come il ballo e il doppiaggio".
Nello spettacolo la parte narrante è affidata a un burattinaio: che rapporto hai con le storie e la fantasia?
"Molto stretto: nelle vesti di padre racconto le storie tradizionali ai miei figli e il più grande, Emiliano, che ha due anni e mezzo, s'addormenta mentre gliele narro. Personalmente, ricordo un libro di storie che portavo sempre con me e sono cresciuto legato al libro "Cuore". Adesso ci sono più distrazioni per i bambini ma spero di trasmettere ai miei il gusto dei racconti tradizionali".
Inevitabile una domanda sulla soap "Cento Vetrine": la guardi ogni tanto?
"Sì, anche se in sporadicissime occasioni per vedere a che punto è lo sviluppo delle diverse storie. Benché alcuni personaggi sono interessanti non posso non pensare con nostalgia al cast di prima, all'energia e all'amalgama che regnava tra me e colleghi come Morena Salvino, Anna Safroncik, Luca Biagini. Un po' come quando si ricorda il Milan di Gullit o Van Basten o la Roma quando vinse lo scudetto".
Romanista o milanista?
"Romanist, anche se da calciofilo riconosco le grandi squadre e i campioni del passato".
Giovanni Zambito.
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Ross@na .
User deleted
che bella intervista a Danilo 
lui è molto bravo mi piacerebbe andarlo a vedere al teatro, scommetto che anche li stupisce con la sua bravura! 
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llilli19 .
User deleted
grazie 1000!!! anche a me piaceva molto quando faceva centrovetrine, quindi chissà a teatro!!! .
