Unax Ugalde e Giulio Berruti in Bon appétit, l'Erasmus del cinema europeo

tratto dal Blog "Rotta a Sud Ovest"

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  1. ^_^oOSte87Oo^_^
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    Unax Ugalde e Giulio Berruti in Bon appétit, l'Erasmus del cinema europeo



    Bon appétit è un piccolo film di David Pinillos, coproduzione ispano-tedesco-svizzera, presentato con molto successo al Festival di Málaga dell'anno scorso. In Spagna è uscito in autunno e devono averlo visto solo gli intimi, perché è durato nelle sale lo spazio di un mattino. Però, siccome avevo visto i trailer, mi aveva affascinato la fotografia, mi aveva divertito TeleCinco, che in uno dei suoi siti web si chiedeva sorpreso chi fosse quel bonazzo di Giulio Berruti, capace di fare ombra a Unax Ugalde, l'ho aspettato su Internet.
    Non è il film che mi aspettavo, in realtà non saprei neanche dire cosa mi aspettavo, però merita di essere segnalato: è un film piccolo e delizioso, perfetto per una tarde tonta, di quelle in cui non si ha voglia di fare grandi cose e di stare bene.
    Girato tra Zurigo e i Paesi Baschi, con un'impressionante fotografia che fa venire voglia di fare subito le valigie, racconta storie, amicizie e amori di Daniel, un giovane e ambizioso chef basco che viene assunto in un ristorante di lusso di Zurigo. Si trova in un clima internazionale, con Thomas, il proprietario-chef svizzero, Ugo, il suo braccio destro italiano ("è italiano, ma nessuno è perfetto" è l'antipatica battuta con cui viene scherzosamente presentato), e Hanna, la bella sommeiller tedesca. Immediate, scattano la simpatia con l'italiano, competente, generoso e disponibile (finalmente un bel ritratto di italiano all'estero), e l'attrazione con la sommeiller. Solo che Hanna, che flirta volentieri con lui, vive una complicata storia d'amore e nel momento del suo disincanto si trova accanto solo Ugo e Daniel, con cui intraprende un viaggio fino a Bilbao. E' lì che i nodi iniziano a venire al pettine e quando i tre tornano a Zurigo le cose non sono più come prima. Hanna cerca la sua strada, Daniel rischia l'amicizia di Ugo per ambizione, ma meno male che il giovane italiano, il più generoso dei tre protagonisti, non perde di vista le cose importanti. Daniel e Hanna hanno una conversazione chiarificatrice a Monaco di Baviera e un ristorante, il Bon Appétit, e un libro di racconti infantili raccontano delle loro strade ritrovate.
    Non è un film d'azione, le passioni che racconta sono quelle interiori, che ti cambiano la vita da dentro. Memorabile la scena in cui Daniel deve preparare una cena a Hanna, avendo a disposizione solo spaghetti, due uova, un'arancia e qualche caramella alla menta. Devono muoverti creatività e passione per inventarti un piatto così, che chi lo vede si chiede se ha caramelle alla menta in casa, per provarlo. Tutte le passioni che il film racconta sono esteriorizzate poco, sono sofferenze e illusioni dell'anima, espresse dagli sguardi e dai sorrisi. Per questo è un film piccolo, tenero, emozionale, che deve molto ai suoi tre attori protagonisti, Unax Ugalde, Nora Tschirner, Giulio Berruti, tutti e tre credibili e misurati. Con un piccolo appunto tutto italiano: TeleCinco aveva ragione sul duello Ugalde-Berruti. Appare l'italiano, bellissimo e luminoso, e lo spagnolo sparisce (lo siento, non è questione di nazionalismo). Ma, ed è questa la bravura di Ugalde, nonostante sia meno bello e meno carismatico di Berruti, riesce a rendere credibile l'attrazione reciproca con Hanna.
    Una delle cose che colpiscono di più nel film, comunque, è il clima europeo: siamo in Svizzera, ad assistere a una storia d'amore e d'amicizia tra uno spagnolo, una tedesca e un italiano, senza che la nazionalità di alcuno di loro sia impedimento per i loro obiettivi professionali, le loro speranze d'amore o i loro gesti d'amicizia. Non ci sono pregiudizi né stereotipi, sono semplicemente Daniel, Hanna e Ugo, tre trentenni europei che vivono e lavorano a Zurigo. Un segnale che vent'anni di Erasmus hanno lasciato una traccia nella vita delle giovani generazioni europee e anche nel loro cinema.
    Non so se la presenza di Giulio Berruti tra i protagonisti e di Sonia Raule tra i produttori esecutivi porteranno il film in Italia, ma, se così non fosse, è su Internet. E chi capisce lo spagnolo gli può dedicare una di queste tardes tontas che a volte capitano.




    Fonte: http://rottasudovest.typepad.com/rotta_a_s...ma-europeo.html

    Raga sono io, Stefania, toma87, finalmente dopo tanto tempo che volevo cambiare nome ci sono riuscita..... Vi posto un bellissimo articolo dedicato in buona parte a Giulietto dal blog "Rotta a Sud ovest", un bellissimo blog dove la sua autrice ci racconta a noi italiani il mondo hispanico nel suo complesso, con il timone a sud ovest scopriamo ciò che avviene nei paesi ispanici e dintorni :)..... devo dire che il nostro Giulietto in Spagna ha lasciato il segno, è stato notato molto, e si dice che lui con il suo personaggio abbia eclissato un po' il protagonista ^_^... eheheheheheh sono contentissima del suo successo e sono sicura che ne avrà tantissimo anche in futuro.... ^_^
     
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  2. Elodie*
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    Grazie sono contenta per Giulio di vedere che il suo talento piace anche in Spagna :D
     
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1 replies since 1/4/2011, 15:52   120 views
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